Tavola medievale

Viaggio nel tempo al Corteo Matildico di Quattro Castella

Antonio Pastore
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    Amanti della storia e avventurieri dello spirito, preparatevi a una full immersion nel passato che promette di essere indimenticabile. Il Corteo storico Matildico di Quattro Castella (Reggio Emilia) è un viaggio nel tempo che riporta in vita la leggendaria figura di Matilde di Canossa (1046-1115) e le sue turbolente vicende medievali. Quest’anno, l’appuntamento è fissato per il 24-25-26 maggio, un’occasione perfetta per rivivere la storia come mai prima d’ora, “ospiti” della Gran Contessa e della sua pittoresca corte di armigeri, dame, cavalieri, mercanti e popolani.

     

    Un weekend di storia e spettacolo

    Cena del venerdì del Corteo Matildico

    PH Francesco Mantovani

    Ogni anno, per tre giorni, le verdi colline di Reggio Emilia sono lo sfondo di una delle rievocazioni storiche più autentiche e coinvolgenti della regione: il Corteo Matildico. L’evento, radicato nella comunità locale dal 1955 e ripreso vigorosamente dopo una pausa tra il 1972 e il 1984, si svolge nei prati sotto il maestoso Castello di Bianello, luogo carico di storia e mistero, con la regia dell’Associazione Comitato Matildico e grazie al contributo dei gruppi storici castellesi.

    Il viaggio nel tempo comincia con una suggestiva cena medievale sotto le stelle,  venerdì 24 maggio, dove i “Villici” delle Quattro Castella servono piatti che fondono tradizione e innovazione. Immaginatevi di gustare una portata ispirata al Medioevo mentre intorno a voi riecheggiano le melodie d’epoca, i balli tradizionali e i duelli di scherma scenica. La serata è così ben curata che, per alcune ore, potreste davvero dimenticarvi di essere nel XXI secolo.

    Il giorno successivo, il prato sotto al Castello di Bianello prende vita fin dalle prime luci dell’alba con l’allestimento di un accampamento e un mercato medievale, arricchiti dalla presenza di centinaia di appassionati storici provenienti da tutta Italia e dall’estero. Qui artigiani, musicisti e attori in costume rievocano l’antico splendore, mentre i mercanti offrono prodotti che sembrano appena usciti da un racconto antico. Camminando tra le bancarelle, troverete di tutto, da fedeli riproduzioni di armature e armi medievali a gioielli e monili ispirati a quelli dell’epoca di Matilde. Inoltre, il sito si vivacizza con laboratori didattici e spettacoli coinvolgenti, offrendo un’immersione completa nell’atmosfera medievale.

    Il corteo storico

    Combattimento della rievocazione storica

    PH Francesco Mantovani

    L’apice dell’evento è il grande corteo storico, la sfilata che attraversa il borgo di Quattro Castella nella giornata di domenica. Qui i protagonisti della storia sono Matilde, potente e influente nobildonna, e l’Imperatore del Sacro Romano Impero Enrico V, figura chiave nel complicato scacchiere politico medievale del XII secolo. L’evento rievoca un momento storico cruciale avvenuto nel 1111, quando Enrico V conferì a Matilde il titolo di Vicaria Imperiale d’Italia, ponendo fine a una disputa che durava da oltre 20 anni.

    I costumi fedelmente riprodotti e l’intricata scenografia trasformano questo evento in un vero e proprio tuffo nella storia, rendendo il Corteo Matildico un appuntamento imperdibile per chiunque sia affascinato dall’epoca medievale. Una curiosità: fino al 2014, celebrità del cinema e dello sport hanno prestato il loro volto a questi personaggi storici, e da qualche anno a questa parte, attori professionisti del teatro italiano continuano questa tradizione.

    Ma chi era Matilde di Canossa e come mai la sua figura risplende ancora così tanto?

    Andare a Canossa

    Incontro tra Matilde di Canossa ed Enrico V

    PH Francesco Mantovani

    Colta, diplomatica, bellissima e indipendente, Matilde di Canossa è entrata nell’immaginario collettivo come donna straordinaria e, ancora oggi, a distanza di quasi mille anni è considerata una delle figure femminili più importanti della storia italiana. Amatissima dai suoi sudditi, governò con giustizia e abilità, schiacciata fra le ingombranti figure del Papa e dell’Imperatore, eppure mai sottomessa, anzi. 

    Il suo mito è giunto fino a noi non solo per le evidenti capacità politiche e militari (in battaglia guidava le sue truppe in prima linea!), ma soprattutto per “l’umiliazione di Canossa”, ovvero quando Enrico IV, nel gennaio del 1077, si recò innanzi al castello di Matilde per chiedere perdono a Papa Gregorio VII, che lo aveva scomunicato. L’imperatore trascorse tre giorni inginocchiato sotto la neve a piedi scalzi e con il capo cosparso di cenere – riportano le cronache del tempo – prima che la contessa mediasse con il pontefice per farli incontrare e revocare il provvedimento. L’umiliazione ebbe un fortissimo impatto emotivo e, da allora, si dice “andare a Canossa” per chiedere perdono e ammettere di aver sbagliato.  

    Cultura e tradizione: le altre attrazioni del Corteo Matildico

    Oltre agli spettacoli, il Corteo Matildico offre anche visite guidate al maestoso Castello di Bianello, una residenza storica che risale almeno all’anno 1044 e ha avuto un ruolo significativo nelle vicende legate a Matilde. Queste visite permettono ai visitatori di immergersi completamente nell’atmosfera medievale e di apprezzare la bellezza architettonica dell’epoca, evidenziata dalla struttura poligonale del castello e dalle sue successive espansioni. Inoltre, durante i tre giorni della manifestazione, le taverne delle contrade offrono un gustoso spaccato della cucina locale, come l’erbazzone, lo gnocco fritto e i tortelli verdi, con possibilità di assaggiare piatti sia seduti che al volo, soluzione ideale per chi non vuole perdere nemmeno un minuto dell’azione. A questo si aggiunge la visita alla Chiesa di Sant’Antonino Martire, un altro gioiello architettonico che contribuisce all’atmosfera storica del luogo, rendendo l’esperienza unica e indimenticabile, perfetta per chi cerca una profonda connessione con il passato e in un contesto festoso e accogliente.

    Cena del Corteo Matildico

    PH Francesco Mantovani

    Uno dei momenti più attesi della domenica è il Gioco del Ponte, una competizione carica di tensione dove le quattro contrade del borgo si sfidano in duelli di forza e abilità su un ponte di legno. L’adrenalina degli spettatori sale mentre tifano per i loro favoriti.

    Un altro spettacolo suggestivo è la Quintana dell’anello. In questa gara, cavalieri in armatura dimostrano abilità e precisione nel tentativo di infilare anelli sempre più piccoli con la loro lancia a cavallo, in un test visivamente coinvolgente che cattura l’essenza del torneo medievale.

    Il Corteo è anche un’opportunità per ammirare sbandieratori e musicisti delle contrade locali in azione, con esibizioni che sono tanto un tributo alla storia del posto quanto un’esplosione di colore e talento. La partecipazione delle varie contrade, inclusi i gruppi storici dei Villici e degli Arcieri delle Quattro Castella, aggiunge una dimensione di comunità all’evento.

    L’intramontabile magia del Corteo Matildico

    Scena durante il Corteo Matildico

    PH Francesco Mantovani

    Partecipare al Corteo Matildico è come aprire una finestra sul passato e vivere in prima persona le vicende che hanno plasmato la storia italiana. È l’occasione perfetta per prendersi una pausa dalla routine quotidiana e immergersi in un’atmosfera ricca di cultura, arte e spettacolo. Se cercate un modo diverso di trascorrere il weekend, Quattro Castella offre un’esperienza che unisce divertimento, apprendimento e avventura in modo unico.

    Amanti della storia, delle feste medievali o semplicemente curiosi di scoprire qualcosa di nuovo, non potete perdervi il Corteo Matildico! Vi consigliamo di andare a Quattro Castella dal 24 al 26 maggio per un viaggio indimenticabile nel tempo, dove ogni momento vissuto diventa una vivida pagina di storia. Questa è un’occasione unica per esplorare come il passato e il presente si intrecciano in una festa piena di gioia e tradizione. 

    Più che un semplice spettacolo, il corteo promette un’avventura che coinvolgerà mente e spirito, lasciandovi ricordi che dureranno a lungo. E voi avete mai partecipato a questo evento? Ne conoscete altri da suggerire?

     


    Immagine in evidenza di: gallimaufry/shutterstock

     

    Lucano di nascita, campano di formazione, emiliano d’adozione. Si è trasferito a Bologna per studio e per amore della cotoletta alla petroniana. Oggi lavora come copywriter anche se da bambino sognava di diventare benzinaio. Il suo primo preferito sono gli gnocchi alla sorrentina. Nella sua dispensa non mancano mai basilico, menta e l’olio dello zio.

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