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L’importanza del diritto agroalimentare: al via il corso della Fondazione Forense Bolognese

corso diritto agroalimentare

simon jhuan/shutterstock.com

 

Com’è disciplinata la la tutela delle eccellenze del made in Italy, e cosa prevede il contrasto alle frodi alimentari? O ancora, come si regolamenta l’introduzione sul mercato dei novel food? Questi sono alcuni degli argomenti di stretta attualità esplorati dalla Fondazione Forense Bolognese nell’ambito del nuovo Corso di Alta Formazione in Diritto Agroalimentare, promosso in collaborazione con Fondazione FICO, Campagna Spreco Zero e CAAB, Centro Agroalimentare di Bologna.

Il Giornale del Cibo patrocinia il corso che, grazie al contributo di numerosi esperti del settore, si pone l’obiettivo di indagare il settore agroalimentare e le sue normative, con un approccio multidisciplinare. Sarà per noi l’occasione di  intervistare  avvocati e docenti insieme ai quali svilupperemo approfondimenti per raccontarvi sempre meglio il valore del cibo e della filiera, per  conoscere – e riconoscere – ciò che acquistiamo, cuciniamo e portiamo nel piatto.

Diritto agroalimentare: il corso della Fondazione Forense Bolognese e la collaborazione con Il Giornale del Cibo

Costituita nel 1999 con la partecipazione predominante del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bologna, la Fondazione Forense Bolognese è un ente morale senza scopo di lucro che si occupa di organizzare eventi formativi e didattici di aggiornamento e approfondimento nel settore legale. Gli appuntamenti si rivolgono prevalemente ad avvocati, praticanti e professionisti e riconoscono loro crediti formativi.

Tra le iniziative, vi è anche il corso di Alta Formazione in Diritto agroalimentare in partenza l’8 aprile 2021 e sviluppato in 12 moduli e 14 focus, con lezioni online che proseguiranno per tutto l’anno. Ampia anche la platea di docenti, tutti di alto profilo e di diversa provenienza: si alterneranno avvocati, professori, ricercatori, esperti e tecnici del settore proprio per dare ai partecipanti l’opportunità di spaziare nell’argomento. A partire dall’inquadramento generale di questa branca del diritto che si intreccia con il diritto comunitario, il diritto civile e quelli dei consumatori, il percorso che seguiremo insieme si rivolge ad un pubblico ampio, non solo al mondo dell’avvocatura, e conduce ad approfondire temi di grande attualità e da sempre cari anche al Giornale del Cibo, come:

Ad esempio, si parlerà di come si indica la data di scadenza degli alimenti e del ruolo fondamentale che svolge l’EFSA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare. Ma anche di che cosa sono gli additivi alimentari e quali sono le norme da seguire per introdurli in maniera corretta, a tutela della salute. Si tratta di argomenti trattati nella nostra sezione dedicata a Spesa consapevole e sicurezza alimentare, ma che avremo modo di approfondire tramite interviste e video interviste per evidenziare quali sono gli ultimi aggiornamenti dal punto di vista delle leggi e delle regolamentazioni.

Kaspars Grinvalds/shutterstock.com

L’importanza del diritto agroalimentare

Il Corso di Alta Formazione nasce dall’esigenza – nel settore forense, ma non soltanto – di accrescere le competenze a proposito della sicurezza alimentare. Come abbiamo visto nell’intervista alla professoressa Tullia Gallina Toschi coordinatrice del progetto europeo OLEUM a tutela dell’olio d’oliva, molto spesso manca la consapevolezza di che cosa significhi un prodotto di qualità, e questo aspetto espone l’eccellenza a pratiche fraudolente. Imparare a riconoscere quali sono le caratteristiche che distinguono un cibo o un alimento realizzato seguendo specifiche regole può fare la differenza.

La Fondazione Forense Bolognese ricorda, infatti, che l’industria agroalimentare è elemento di traino per l’economia italiana: ha un valore pari a circa 205 miliardi di euro e rappresenta il 12% del Pil. Tuttavia esiste un ampio giro d’affari fraudolento legato alle eccellenze alimentari del made in Italy che, secondo le stime di Coldiretti/Ixé, vale oltre 100 miliardi di euro su scala globale e che spaventa il 65% del campione intervistato.

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Strumenti per professionisti preziosi per il consumatore

Che cosa significa, ad esempio, la commercializzazione di un Parmigiano Reggiano contraffatto? Quali sono gli strumenti che operatori, legali e consumatori possono utilizzare per essere sicuri di ciò che portano a tavola? A quali controlli vengono sottoposti i “novel food”, oppure come avere la sicurezza che un prodotto etichettato come “halal” o “kosher” sia tale? Queste sono alcune delle domande a cui cercheremo di rispondere coinvolgendo i docenti e relatori del corso di Alta Formazione promosso dalla Fondazione Forense Bolognese.

D’altro canto, tra le finalità del percorso formativo c’è la volontà di promuovere percorsi  di divulgazione e formazione, con particolare attenzione ai giovani e alle loro opportunità di lavoro, oltre che all’economia circolare. Per questo, come raccontato dall’Avv. de Capoa, che cura il coordinamento scientifico del corso, si è voluto allargare la platea a professionisti e operatori (non solo avvocati, ma anche manager o imprenditori) con una competenza multidisciplinare e trasversale, fondamentale per orientarsi in un ambito complesso e parlare ad un pubblico ampio. Si spazia, infatti, in più branche del diritto, parlando anche di etichettatura, di chimica, di fiscalità, di sicurezza e di mercati. Attraverso il coinvolgimento di tecnici, fiscalisti, chimici, agronomi, Associazioni di categoria, Università, funzionari pubblici, il corso mira ad affrontare la complessità, contribuendo alla formazione di una visione d’insieme di una materia tanto cruciale per l’economia e, rispetto alla quale, c’è un forte bisogno di chiarezza, competenza e professionalità.

 

Quali sono gli argomenti che vi interessano di più? Scrivetecelo nei commenti!

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