Giornale del cibo

A San Valentino cucina lui? No panico, arrivano i dummies

Con San Valentino alle porte, è inevitabile essere coinvolti dall’aria di romanticismo che si respira. Perché San Valentino è un po’ come una certa banca: è tutto intorno a te. Anche se non lo vuoi. Perché se si è in due, almeno un pensiero più dolce del solito al proprio amato/a lo si concede…
E se non ci si scambiano regali (troppo commerciale) né fiori o cioccolatini (troppo banale) o richieste di matrimonio (troppo scontato), la classica cenetta romantica preparata con amore e attenzione ai dettagli sembra sempre il giusto compromesso. Quando poi a prepararla è Lui diventa il gesto d’amore più grande. Soprattutto se il lui in questione A) non ha mai dato prova di sapere cosa sia una pentola o come si accendono i fornelli e B) durante il resto dell’anno usa i pollici opponibili solo per giocare alla Playstation.

Uomo confuso ai fornelli

Ti rispecchi nel Lui in questione? Ebbene per accendere gli occhi della tua amata c’è solo un ostacolo che devi superare: cucinare. Ma niente paura, loro vengono in tuo soccorso. Non barare, niente chef a domicilio! Loro sono i Dummies, ossia i fondatori di Cooking by dummies, esilarante blog di cucina che testimonia che tutti possono cucinare (come il topino Ratatouille, ma non così bene!).

Ciao Saverio e Lorenz, partiamo con una domanda di rito: com’è nato Cooking by dummies?

Saverio: Un po’ per caso, come tutte le cose della vita. Lorenz ed io abbiamo convissuto lavorando presso l’Università di Urbino e, dovendoci purtroppo necessariamente nutrire di qualcosa che non fosse sempre pizza o piadina, ci siamo improvvisati cuochi. In quasi un anno di convivenza…

Lorenz: Vi assicuro che è sembrata un’eternità.

Saverio: …abbiamo avuto occasione anche di organizzare qualche cena fra amici, durante la quale è nata l’idea di pubblicare una guida utile per chi, come noi, fosse sostanzialmente negato ai fornelli.

Lorenz: Insomma, più che del caso, il blog è figlio soprattutto della birra.

Quanto negati eravate all’inizio della vostra avventura? Ora vi sentite ancora negati o state segretamente pensando di partecipare a Masterchef?

Lorenz: La cosa divertente è che, a parte tutta l’autoironia, credo sia abbastanza onesto dire che ci consideriamo dei cuochi perlomeno decenti. Tuttavia, a mano a mano che si provano e scoprono nuove cose, ci si rende conto sempre più dei propri limiti. È del tutto possibile che le nostre ricette col passare del tempo siano peggiorate.

Saverio: Ne sono quasi sicuro, ma non sarà certo la consapevolezza della nostra ignoranza a fermarci. Il nostro motto è: O cucina o morte! Più probabilmente morte. In ogni caso andremo fino in fondo!

Lorenz: Staremo a vedere se il fondo corrisponde ad una partecipazione a MasterChef oppure a finire in prima pagina per avvelenamento di massa. In ogni caso andremmo in TV! Ciao mamma!

Saverio: Siamo aperti a quasi tutto. L’obiettivo principale rimane quello di non finire nell’edizione serale di Studio Aperto.

C’è chi sostiene che l’uomo in cucina sia sexy (io sono una di quelle, ma il mio uomo non ci casca). Voi quanto vi sentite sexy quando cucinate?

Lorenz: Stai parlando di quando indosso il grembiule col David di Michelangelo stampato sopra?

Saverio: Ho i miei dubbi…

Lorenz: Con indosso soltanto il grembiule, voglio dire.

Saverio: Ora sì che non riuscirò mai più a dormire. Come testimonia il blog, più che sul sexy, potremmo puntare sulla simpatia e sull’intossicazione alimentare.

Lorenz: C’è da dire che quando estraiamo dal forno del cibo non carbonizzato ci sentiamo perlomeno molto fichi.

Avete mai sfruttato il sex appeal del grande chef, cucinando per una donna?

Insieme: Sì certo, ma mai con successo!

Lorenz: Voglio dire, cucinare è una buona occasione per mettere in luce il vostro lato tenero.

Saverio: Io sono sempre stato convinto che le donne cercassero il lato rude dell’uomo. Non a caso S. Valentino cade durante il periodo della mattanza del maiale, per cui potreste decidere di fare una serata romantica in macelleria!

Lorenz: Forse hai ragione. Non ho mai capito bene quale sia il lato dell’uomo che le donne cerchino, ma sono sicuro che per soddisfarle bisogna fingere di essere almeno un dodecaedro. Mentre l’uomo, come è noto, è una figura monodimensionale.

 

Che consigli date a chi vuole cimentarsi nella classica cenetta romantica? Dall’organizzazione alla spesa, a come disfarsi del cadavere in caso di avvelenamento.

Saverio: Come per il crimine perfetto, in cucina è tutta questione di organizzazione e timing. Perché anche il soufflé meglio riuscito, se non mangiato subito è un po’ deludente. Idealmente sarebbe bene avere in mente un menù da preparare in buona parte in anticipo, tipo la mattina o il pomeriggio del giorno stesso.

Lorenz: È anche utile fare la spesa con altrettanto anticipo, non sia mai che dobbiate correre in giro per la città alla ricerca disperata di spezie afrodisiache misteriosamente esaurite in ogni negozio.

Saverio: Esattamente! Mai arrivare con l’acqua alla gola, a meno che non stiate cercando di sedurre un idraulico, e mai improvvisare.

Lorenz: Infine, cercate di avere sempre pronto il numero della pizzeria da asporto più vicina. Non si sa mai.

Veniamo al sodo: qual è il vostro menù di San Valentino?

Saverio: Secondo noi è fondamentale che la cenetta perfetta non sia troppo pesante. Non serve riempire il proprio partner fino all’orlo (a meno di non volersene cibare). Quindi: niente Amatriciana ma piuttosto tante piccole cose sfiziose da stuzzicare e un secondo un pochino ricercato. Poi, chiaramente, il dessert è fondamentale! E se si tratta di una cosa veloce può essere un’idea quello di prepararlo a quattro mani, sul momento.

Lorenz: Oppure, una buona idea per il dolce che ho sperimentato in occasioni simili, è la mousse di cioccolato. Si prepara il giorno prima e si serve velocemente con un po’ di frutta ed un lumino da tè!

Saverio: Tra l’altro, se la serata finisce male, avrete sempre un frigo pieno di cioccolata da scofanare.

Lorenz: Il menù ideale prevede anche un drink, ovviamente! Chi non ha mai sognato di mescere un drink alla propria amata con lo stesso fascino di Cary Grant, ma meno brillantina? Almeno per ogni universitario che si rispetti, combinare liquori rientra nelle capacità manuali di base.

E dopo cena? Parlo di chi lava i piatti, cosa pensavate?

Saverio: Lavare i piatti? Qualsiasi slancio amoroso può essere azzerato dalla vista dei temibili guanti gialli Vileda!

Lorenz: Il nostro rifiuto per le più basilari regole igieniche non ci permette di esprimerci in merito: lavare? Cosa? Perché?!

Saverio: Quando parliamo di organizzazione, intendiamo che il vero cuoco deve essere preparato a tutto. Questo significa anche preparare una scusa per farli lavare al partner!

Lorenz: Il vostro migliore amico in questo caso è la lavastoviglie. Vi siete mai chiesti il motivo dell’impennata delle nascite in concomitanza con l’introduzione di questo elettrodomestico? Ecco, ora conoscete la verità.

 

Grazie ai Dummies, non hai più scuse: per quanto negato tu possa essere almeno a San Valentino un tentativo ai fornello fallo. Ti assicuro che sarà apprezzato… anche (forse) in caso di intossicazione alimentare!

 

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