È opinione diffusa che il caffè di sera faccia male, impedendoci di dormire serenamente a causa della dose di caffeina contenuta in una tazzina di espresso. Ma è davvero così? Molte controindicazioni del caffè, come abbiamo visto interrogandoci qualche tempo fa a proposito del fatto che possa far male, non sono sostenute dalla scienza. Al contrario, i ricercatori hanno scoperto che è un ottimo protettore contro la cirrosi epatica e che contribuisce a mantenere il cuore in salute. Caffè-dipendenti, uniamoci e scopriamo tutte quelle abitudini che non dobbiamo abbandonare e perché.
Caffè e insonnia: che rapporto?
L’insonnia è un problema molto sentito tra gli italiani, tant’è che ben tre su dieci faticano abitualmente ad addormentarsi. E, in questi casi e non soltanto, si sente spesso dire che sia assolutamente da evitare il caffè dopo una certa ora del pomeriggio, pena l’impossibilità di prendere sonno. Se è vero che la caffeina può avere delle controindicazioni, non ci sono evidenze scientifiche che legano in maniera diretta, esclusiva e inequivocabile questa abitudine con la patologia.
Perché bere il caffè di sera non fa male?
Sono proprio le caratteristiche dell’insonnia a farci capire che si tratta di un problema con radici più profonde e non direttamente influenzabile da un caffè serale ogni tanto. Si tratta, infatti, di un disturbo del sonno caratterizzato dalla difficoltà di addormentarsi o di dormire a sufficienza e in maniera continua durante la notte.
Le cause possono essere molteplici come assumere determinati farmaci per un lungo periodo, depressione, ansia, abuso di sostanze eccitanti come l’alcol e, anche, il caffè. Esiste poi una potenziale correlazione tra insonnia e alcune patologie come la bronchite o dolore cronico che possono disturbare il sonno provocando la cronicizzazione di questo tipo di problema.
Il punto è, quindi, non tanto l’orario in cui si consuma l’ultima tazzina di espresso o l’ultimo cappuccino della giornata, quanto la quantità complessiva di caffeina che assumiamo con la dieta, in particolare se combinata con gli altri fattori di “rischio insonnia”.
Più o meno caffeina
Proprio perché la quantità è cruciale per capire le controindicazioni del caffè, è importante specificare che non tutte le tazzine di espresso contengono la stessa quantità di caffeina. Essa, infatti, varia a seconda delle preparazioni e all’origine. L’arabica, per esempio, contiene un livello medio di questa sostanza, mentre il Robusta ne è ricco. Il caffè solubile ne contiene, invece, generalmente una bassa quantità, mentre quello preparato con la moka tradizionale, quello non filtrato e quello napoletano ne contengono molta.
Controindicazioni del caffè e della caffeina
Bere il caffè di sera, dunque, non provoca automaticamente insonnia, a patto che le dosi giornaliere non superino i 300 mg, il corrispettivo di circa tre tazzine. La caffeina, però, non si trova solamente nell’espresso, ma anche nel tè, nella cioccolata calda o nella Coca Cola: come regolarsi, dunque, per non esagerare?
Caffè | 3 tazzine |
Tè nero | 6 tazze |
Cioccolata calda | 8 tazze |
Coca Cola | 10 lattine |
L’insonnia non è l’unica (parziale) conseguenza sull’organismo di un abuso di caffeina, infatti tra gli altri effetti ricordiamo bruciori di stomaco, tachicardia, ipertensione, tremori ed eccitabilità.
Una ulteriore curiosità è che il caffè aiuta a dimagrire per via dell’effetto lipolitico della caffeina e del contenuto apporto calorico, però attenzione allo zucchero: aggiungerne anche un solo cucchiaino annulla completamente il beneficio e, al contrario, ne accresce l’apporto calorico di 20 calorie.
Un aumento ridotto, ma comunque considerevole, se pensiamo al fatto che facciamo riferimento a una semplice tazzina di caffè, è determinato anche dall’aggiunta di latte.
In conclusione, il caffè sembra avere più effetti positivi che controindicazioni. E se ciascun caso andrebbe affrontato in maniera soggettiva con un esperto, il cui parere non può essere sostituito da questo articolo, il consiglio è di non abbondare con le dosi, soprattutto per chi già è a rischio insonnia. Se proprio non si riesce a rinunciare all’aroma del caffè anche di sera, perché non optare per un decaffeinato che, come spiegato dal professor Enzo Spisni in questa intervista, non fa male. Lo sapevate?