Di Gianluigi Storto
I migliori gelati di produzione artigianale sono distinguibili in due grandi famiglie: quelli a base di creme all’uovo (fra cui la famiglia dei gelati al cioccolato) e quelli a base di frutta. Le differenze sono essenzialmente sugli ingredienti per cui li tratteremo assieme, fornendo al momento opportuno le necessarie precisazioni. I migliori gelati artigianali sono preparati utilizzando ingredienti disponibili sul mercato all’ingrosso e miscelandoli nell’ordine che segue.
Si comincia con i componenti più liquidi. Come l’acqua, il latte o la panna e lo zucchero invertito. Quindi si passa ad ingredienti leggermente più pastosi, come latte condensato, uova (solo nel caso della categoria dei gelati cremosi, ovviamente) e glucosio.
Seguono fasi molto importanti, sulle quali non possiamo dilungarci, come l’omogeneizzazione attraverso una forte agitazione meccanica, la maturazione e la mantecazione. La maturazione è una fase fondamentale: permette infatti alle proteine del latte e delle uova di assorbire l’acqua presente nell’impasto ed evitare così la formazione di cristallini di ghiaccio fastidiosissimi sotto i denti. Inoltre le stesse proteine permettono all’impasto di incamerare grandi quantità d’aria, rendendo l’impasto più soffice e voluminoso. Nella mantecazione, invece, si ha il passaggio dell’acqua presente dallo stato liquido a quello solido. È la vera fase di gelatura del gelato. Questa fase di raffreddamento è molto delicata ma fondamentale per la buona riuscita della ricetta di preparazione in quanto la velocità di raffreddamento determina la grandezza dei cristalli di ghiaccio. E la grandezza dei cristalli di ghiaccio influenza a sua volta le caratteristiche di cremosità di un gelato.
I gelati al cioccolato
In ogni caso, per tornare al nostro cioccolato, i gelati al cioccolato, in realtà, sono tutti al surrogato di cioccolato, mancando sempre in essi il burro di cacao. Anche le famose coperture di cioccolato solido, che si trovano su molti gelati industriali (quelli con il bastoncino, per capirci), in realtà sono a base di surrogati di cioccolato, peraltro di ottimo gusto.
Non si potrebbe usare cioccolato fondente per fare i gelati perché la presenza del burro di cacao nella composizione del cioccolato fondente impedirebbe il mantenimento di uno stato fisico pastoso e cremoso, perché il burro di cacao è un grasso solido.
Tuttavia anche le particelle di cacao prive del burro di cacao, al freddo si compattano, e, senza ulteriori accorgimenti, darebbero un prodotto “duro” e poco pastoso, inadatto per i normali gelati artigianali, che vengono tenuti sui banchi a temperature attorno a -10 / -12 °C. per ottenere i gelati come li conosciamo, occorre dunque utilizzare opportune sostanze dette emulsionanti, con cui si riesce a migliorare un po’ la situazione. Migliorare ma non risolvere completamente perché anche così, al freddo, il prodotto risultante non avrebbe la pastosità richiesta a un buon gelato.