“Come si gira la bella polenta? La bella polenta si gira così”. Conoscete questa canzoncina che i bambini cantano spesso in cerchio mimando i gesti? È solo un gioco eppure, senza neanche rendersene conto, i piccoli raccontano passo passo come si ottiene un piatto prelibato. E voi conoscete tutti i passaggi? Sapete quali sono i trucchi da seguire? In questo articolo vorrei darvi dei suggerimenti su come fare la polenta, parlando degli errori da evitare quando si prepara.
Come fare la polenta: gli errori da evitare
La polenta è un piatto che fa festa. Immancabile nei giorni di Natale o in una domenica in famiglia, in alcuni paesi di montagna questa pietanza è praticamente come il pane quotidiano. Per chi la prepara spesso non esistono segreti. Ma se magari abitate in città e non avete l’abitudine di cucinarla ripetutamente, potreste incappare in errori comuni che ne comprometterebbero il risultato. Prepare la polenta alla perfezione non è infatti così scontato: farina di scarsa qualità, un tegame non adatto, dosi non corrette e la formazione dei grumi sono solo alcuni degli sbagli che potrebbero compromettere la riuscita di questo piatto. Vediamo insieme quali sono gli errori da evitare.
Non scegliere una farina qualunque
Che sia bramata, di grano saraceno, biancoperla o taragna, la scelta di un prodotto di qualità è la prima importante regola per la buona riuscita di questo piatto. Ecco perché qualche tempo fa vi ho fornito dei suggerimenti approfondendo le diverse tipologie di farina da usare per realizzare la polenta. Per ottenere un buon piatto la materia prima è fondamentale: non risparmiate sulla qualità!
Acqua tiepida per evitare i grumi
Versare la farina in acqua calda, o addirittura in ebollizione, è un errore da evitare perchè tenderà a rapprendersi diventando grumosa e compromettendo il risultato. L’ideale è invece aspettare che l’acqua sia tiepida versando poi la farina a pioggia, ossia un po’ alla volta, non tutta assieme, girando continuamente: in questo modo si scioglierà velocemente senza formazione di grumi.
Occhio alle dosi
Per ottenere una polenta dalla giusta consistenza dovete considerare 4 litri di acqua per ogni chilo di farina. Tenete però presente che più la farina è grezza, più tende ad assorbire liquidi, quindi in quel caso potrebbe essere necessario aggiungerne dell’altra.
Per quanto riguarda la quantità da cucinare, la giusta proporzione è di 500 g di farina per 4 persone. Ma ovviamente questo dipende, oltre che dall’appetito dei commensali, anche dal tipo di accompagnamento: se a base di carne o di formaggi, che tendono a saziare molto, questa stessa quantità andrà bene anche per 6 persone. Se per caso avete abbondato e ve ne fosse avanzata molta, non disperate! Potete conservarla in frigo e riciclarla in numerosi modi.
Un pizzico di sale
Quando la polenta sarà quasi cotta aggiungete un pizzico di sale. Tenete presente che il condimento con cui l’accompagnerete, soprattutto se si tratta di carne di maiale o di formaggio, darà sapidità: quindi meglio non esagerare. A cottura ultimata, assaggiate e, se occorre, aggiustate ancora di sale.
Non abbiate fretta
A meno che non stiate optando per una di quelle precotte e pronte quindi in 5 minuti, comode, certo, ma non dallo stesso risultato, per ottenere una buona polenta sono necessari dai 40 minuti a un massimo di un’ora. La cottura lenta consente alla farina di addensarsi in maniera uniforme, senza grumi. Armatevi quindi di santa pazienza e accendete il fuoco per tempo.
Ok, il paiolo è giusto!
Anche se non cuocete la polenta sul camino come si faceva una volta, utilizzare una pentola adatta è comunque indispensabile. Tegami bassi o in acciaio non vanno bene: durante la cottura, giunta al punto di ebollizione, la polenta inizierà, infatti, a scoppiettare e l’utilizzo di una pentola dai bordi bassi comporterebbe il rischio di scottature. Ecco perché è meglio sceglierne una alta. Come materiale, il rame o la ghisa, inoltre, consentono la corretta distribuzione del calore in modo da far cuocere in modo uniforme: perfetto in questo caso è il paiolo.
Girare, girare, girare
Il segreto ora sta nel mescolare sempre. Originariamente per eseguire questa operazione, veniva usato un bastone di legno, piuttosto grande, in grado di mescolare la polenta quando iniziava a prendere consistenza. Se i tradizionalisti continuano a usare questo strumento, altri si sono attrezzati con dei cucchiai di legno o simili. Molto utile in questo caso è un braccio elettronico che farà la fatica al posto vostro. Ma attenzione: questo non significa che potete “abbandonare” la polenta a se stessa. Anche utilizzando questo macchinario, di tanto in tanto avrete bisogno di mescolare la polenta anche per rendervi conto del grado di consistenza raggiunta: per evitare di graffiare il paiolo, utilizzate il cucchiaio di legno.
E ora a tavola!
Tutta questa fatica per preparare la polenta, abbinata magari con un sugo a base di spuntature, che vi ha costretto in cucina numerose ore: c’è bisogno di piatti adatti a valorizzare al meglio la preparazione. I migliori in questo caso sono quelli in legno che, oltre a mantenere il calore, sono anche molto scenografici. Vi suggeriamo, inoltre, di servire la polenta in un grande piatto da portata da posizionare al centro della tavola, in modo che i commensali possano prenderne da soli. Perché quando la protagonista è la polenta, non c’è spazio per altro.
Conoscevate gli errori da non commettere e come fare la polenta alla perfezione? A voi ne sono mai capitati? E come avete rimediato? Fateci sapere se avete l’abitudine di preparare questo piatto qual è il condimento con cui preferite accompagnarlo.