Giornale del cibo

5 metodi per cucinare a vapore senza vaporiera

Leszek Glasner/shutterstock.com

Dopo un periodo in cui ci si è consessi qualche vizio a tavola, molti sentono il desiderio di tornare a mangiare in maniera più salutare e leggera. Verdure, pesce e carni bianche sono gli ingredienti più indicati, ma anche come vengono cucinati questi alimenti è importante. Una delle migliori tecniche per una cucina sana è senz’altro la cottura a vapore. Per realizzarla, si possono usare vari strumenti, primi tra tutti la vaporiera elettrica, un comodo elettrodomestico composto da un contenitore, in cui viene inserita l’acqua, e da uno o più cestelli, forati e impilabili, che vengono poi chiusi da un coperchio. Dotata di programmi e timer, in modo da facilitarne l’utilizzo, consente di cuocere anche contemporaneamente cibi differenti. Ma come fare se non ne possediamo una? Dobbiamo rinunciare a questa tipologia di cottura? La risposta è no. Oggi vi racconto i vari metodi alternativi per cucinare a vapore senza avere una vaporiera.

Cottura a vapore: vantaggi e regole da seguire

Molti sono i vantaggi di questa tecnica di cottura: primo tra tutti il fatto che gli alimenti mantengono intatti i loro valori nutrizionali, grazie a una cottura lenta e a bassa temperatura. Il fatto, poi, che il sapore rimanga più decisoe il colore inalterato, permette di ridurre il condimento, a beneficio di un’alimentazione più sana e leggera, ideale proprio per chi ha bisogno di mangiare in maniera dietetica. Ultimo – ma non per questo meno importante – un notevole risparmio economico: è possibile infatti cuocere più cibi contemporaneamente, risparmiando tempo e denaro. Ma prima di vedere i diversi metodi su come cucinare a vapore senza la vaporiera, vediamo quali sono le regole d’oro da seguire.

Cottura a vapore verdura
Leszek Glasner/shutterstock.com

Poca acqua

Per evitare l’effetto bollito, la prima regola da seguire è quella di mettere poca acqua: uno o due bicchieri, in base alla quantità di cibo da cuocere, saranno sufficienti. Per avere un’idea della quantità, pesate gli alimenti e mettete acqua pari alla metà del peso. Quindi, se dovete cuocere circa 500 grammi di verdure, che siano cavolfiori o patate, inserite al massimo 250 ml di acqua. Verificate sempre che l’acqua, a metà cottura, non sia del tutto evaporata e, in caso, aggiungetene ancora un po’.

Cottura a bassa temperatura 

A prescindere se abbiamo scelto di cucinare sul gas, in forno o al microonde, un altro trucco per una perfetta cottura a vapore è quello di cuocere a temperatura moderata, per evitare che l’acqua evapori troppo facilmente, prolungando quindi i tempi di cottura.

Il cestello per cottura a vapore

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Per fare in modo che la cottura sia a vapore e non bollita, dovete fare in modo che i cibi non siano a contatto diretto con l’acqua. Ecco perché è importante l’utilizzo dei cestelli che si trovano in commercio e che sono di vari tipi: da quelli in acciaio, rigidi o che si chiudono a petalo, da inserire nelle pentole di varie dimensioni, a quelli colorati in silicone, fino a quelli in bambù, tipici della cucina orientale. E se proprio non avete nulla di tutto questo a disposizione, potete sempre usare uno scolapasta, meglio se in acciaio: sistematelo in una pentola, su cui avrete versato l’acqua, adagiatevi le verdure, chiudete con un coperchio, quindi iniziate la cottura a fiamma molto lenta.

Attenzione ai tempi

Vi avevamo dato delle indicazioni sui tempi per la cottura a vapore che variano a seconda del peso, della tipologia di cibo, del volume, e se sono inseriti interi o tagliati in pezzi. Ad ogni modo, sappiate che è meglio controllare il cibo spesso, prolungando eventualmente di qualche minuto, piuttosto che trovarsi poi con verdure troppo cotte e ammollate.

Disposizione degli alimenti 

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Per una cottura omogenea, in particolare se si è scelto di cucinare più alimenti contemporaneamente, è preferibile tagliare le verdure in dimensioni più o meno uguali. Un ulteriore suggerimento in caso usiate un cestello a più piani, è quello di posizionare gli alimenti che richiedono tempistiche più lunghe in basso, mentre quelli che cuociono più velocemente vanno posizionati in alto. Questo non solo consente all’alimento in basso di cuocere in maniera più rapida, ma anche di spostare facilmente il cestello superiore in caso il cibo sia già pronto, lasciando quello presente nel cestello inferiore a proseguire la cottura.

Come cucinare al vapore senza vaporiera: 5 metodi alternativi

Ora che abbiamo visto quali sono i vantaggi e le regole d’oro da seguire, vediamo come poter fare la cottura a vapore anche se non si possiede una vaporiera.

Cucinare al vapore sul gas

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La prima cosa che penso parlando di cottura a vapore è il cestello di acciaio, quello chiudibile che aveva mia madre. Da bambina mi divertivo ad aprirlo e chiuderlo. Per me era solo un gioco, ma non sapevo quanto potesse essere utile! Il fatto di potersi allargare e stringere, infatti, consente di adattarsi a contenitori di vari diametri e dimensioni: la cosa importante è che i piedini poggino bene sul fondo per evitare il contatto diretto del cibo con l’acqua. Per quanto riguarda le pentole da usare, oltre alle tradizionali in acciaio, potete usare anche quelle in ghisa, in ceramica o qualsiasi altro tipo di materiale resistente al gas. Anche l’utilizzo del wok è utilissimo in questo caso.

Cottura a vapore in pentola a pressione

Più o meno con lo stesso criterio è possibile utilizzare la pentola a pressione, dimezzando i tempi di cottura. Sempre mettendo acqua per metà del peso delle verdure, che andranno posizionate nel cestello, chiudete il coperchio e abbassate la valvola. Accendete il fuoco a fiamma vivace e, appena inizia il fischio, abbassate al minimo dai 3 agli 8 minuti, in base al cibo che dovete cuocere. Spegnete, sollevate la valvola e, quando il vapore sarà completamente fuoriuscito, potete aprire il coperchio e verificare lo stato di cottura.

Cottura a vapore nel microonde

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Da quando ho comprato la vaporiera per il microonde non posso più farne a meno: oltre a tutti i vantaggi di cui abbiamo parlato, tra cui cuocere in maniera leggera e senza grassi, velocizzando i tempi, un altro punto a favore è quello di eliminare i cattivi odori. Pensate, infatti, a quando cucinate alimenti come i broccoli o il cavolfiore che, per quanto saporiti siano, lasciano sempre un odore forte in cucina. Ebbene, cucinandoli a vapore nel microonde questo problema si elimina. Per non parlare poi della velocità di preparazione e della leggerezza del pesce, condito poi con solo un filo d’olio e un goccino di limone!

Come quella elettrica, la vaporiera per microonde è composta da una base in cui si versa l’acqua e da uno o più cestelli forati e impilabili, su cui vengono posti i cibi, chiusi poi con un coperchio. La proporzione da seguire è di 250 ml di acqua per ogni mezzo chilo di verdura. Se avete un microonde e volete cimentarvi nella cottura a vapore senza possedere questo accessorio, niente paura. Anche in questo caso potete ottenere lo stesso risultato con un semplice trucchetto: prendete un contenitore in ceramica, pirex o altro materiale adatto al micro, meglio ancora se svasato. Versate un bicchiere di acqua sul fondo e sistemate, ad esempio, le verdura sopra. In questo caso suggerisco di lasciarle intere, in modo tale che solo una minima parte di cibo entri a contatto con l’acqua. Coprite quindi con il coperchio o, in alternativa, con la pellicola per microonde lasciata aperta da un lato, e azionate il microonde a 750 w per 8 minuti. Quindi, aprite, girate le verdure e proseguite per ulteriori 4 o 5 minuti, tenendo presente che modificando il peso o il tipo di verdura la tempistica potrebbe variare leggermente.

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Cottura a vapore con il Bimby

Gli appassionati del Bimby non potranno fare a meno di pensare che non hanno bisogno di altro per cucinare a vapore: grazie al Varoma, un accessorio in dotazione, è possibile cuocere al vapore sfruttando tre livelli anche per cucinare alimenti differenti contemporaneamente. In meno di 30 minuti è possibile preparare una cena. La cosa importante è sistemare correttamente le verdure, ossia quelle più dure come le patate e le carote più in alto, mentre le altre, magari affettate in rondelle, negli altri cestelli. A pochi minuti dal termine del programma, verificate lo stato di cottura e decidete se prolungare o fermarvi.

Cottura a vapore in forno

I forni di ultima generazione possiedono una funzione fantastica: la cottura a vapore. Dotati di serbatoi laterali che vanno riempiti di acqua prima dell’utilizzo, questi forni, una volta accesi, attivano una caldaia interna che scalda l’acqua vaporizzandola e consentendo una cottura uniforme e costante. Se però avete un forno più datato, potete “simulare” questa cottura con questo procedimento: portatelo alla temperatura desiderata lasciando dentro la leccarda, ossia la teglia nera solitamente in dotazione nel forno. Quindi, aprite lo sportello, versate dell’acqua nella leccarda e poi il cibo da cuocere. L’effetto vapore, unito al calore del forno, consentirà di avere una cottura leggera.

 

Che cosa ne pensate di queste tecniche per cuocere a vapore anche senza vaporiera?

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