Tutti conosciamo gli indiscutibili vantaggi portati da un elettrodomestico come il frigo, che ci permette di fare scorta di ogni genere alimentare, organizzando con anticipo pranzi e cene in base agli ingredienti a disposizione e senza che il cibo si guasti. Ammettiamo pure di essere anche molto affascinanti dai frigoriferi intelligenti e dalle molte funzioni extra che offrono ai fortunati che già ce l’hanno in casa.
Ma come disporre e conservare gli alimenti in frigo? Spesso quando ci troviamo davanti a ripiani e termostato ci organizziamo seguendo l’istinto, inventando disposizioni e temperature, magari mentre lasciamo aperto il frigo, compromettendo, a nostra insaputa, la stessa salubrità dei cibi che contiene. Vediamo allora alcuni semplici accorgimenti per utilizzare al meglio il frigorifero.
Freschezza dei cibi e sicurezza alimentare
Se non si conserva correttamente si corre il rischio di buttare via cibo perché marcito. Non basta avere l’ultimo elettrodomestico di moda per essere esperti in cucina. Sapere come funziona la conservazione degli alimenti è il primo passo, si tratta di un problema di spreco alimentare, ma anche di freschezza, di sapore e salubrità. Separare gli alimenti e mantenerli alla giusta temperatura, infatti, permette di conservare le proprietà chimiche, fisiche e nutrizionali dei cibi, e di evitare il loro deterioramento e la contaminazione crociata, ovvero il passaggio di eventuali microrganismi patogeni da un alimento all’altro.
Questo vale nelle nostre cucine, come nella ristorazione industriale, in cui si applica l’HACCP (Hazard analysis and critical control points). Come spiega il sito del Ministero della Salute nell’area dedicata ai consigli di conservazione per la tutela del consumatore, si tratta di un sistema “teso ad aiutare gli operatori del settore a conseguire un livello più elevato di sicurezza alimentare”. Vediamo cosa c’è da sapere per conservare in frigo correttamente.
Come scegliere la temperatura giusta del frigorifero
Una volta ricoperti gli alimenti con pellicola (comprese le opzioni ecologiche come l’Apepak di cui abbiamo parlato qualche tempo fa) o alluminio, oppure dopo averli inseriti in appositi recipienti con coperchio ermetico, bisogna disporli in frigorifero in base alla diversa temperatura di cui necessitano.
La prima buona regola è quella di impostare il termostato interno sui 4° – 5°, abbassando a 2° d’estate. Se non è presente, è possibile utilizzare dei termometri a spillone. Inoltre, è importante ricordarsi di aprire e richiudere velocemente lo sportello, per evitare cambi di temperatura che potrebbero compromettere le caratteristiche e la qualità degli alimenti. Per disporre il cibo in frigorifero occorre considerare che ogni zona mantiene una sua temperatura: la parte più fredda è la mensola più bassa (0° – 2°), poi la temperatura sale fino alle mensole più alte. Lo sportello è la parte meno fredda, insieme ai cestelli per frutta e verdura, che necessitano di minor refrigerazione.
[elementor-template id='142071']Ad ogni alimento il suo ripiano
Occorre considerare che esistono dei tempi di conservazione degli alimenti, ma anche temperature ideali e, di conseguenza, disposizioni. A tal proposito, è facile capire come tra i consigli per conservare la carne ci sia quello di collocarla nella parte più fredda del frigorifero, quindi nel comparto più basso, al riparo da acqua e aria. Ricordatevi, inoltre, che solitamente la carne va consumata velocemente e non va conservata più di 3 giorni, a seconda del taglio e della tipologia. Anche il pesce va disposto nella zona del frigo più fredda e consumato entro 24 ore, altrimenti è preferibile congelarlo.
La parte centrale del frigorifero (4° – 5°) è invece indicata per uova, latticini e per gli alimenti già aperti. Per conservare verdura e frutta, che si danneggerebbero a temperature troppo basse, bisogna disporle nei cassetti alla base del frigorifero (7° – 10°), con l’accortezza di non lavarle prima e di consumarle velocemente. Infine, le mensole all’interno dello sportello rappresentano la parte meno refrigerata (10° – 15°), per cui vanno bene per salse, bibite e burro.
E se lo spazio finisce? In commercio esistono numerosi ripiani, divisori e altri gadget per il frigorifero che permettono di ottimizzare e personalizzare gli spazi all’interno dell’elettrodomestico. Un esempio sono i “cassetti” che ti attaccano sotto al ripiano oppure delle lastre di plexiglass da posizionare dove è più comodo.
Un altro aspetto da sapere è che non tutti gli alimenti vanno conservati in frigorifero. Vediamo perché.
Cosa non mettere in frigo?
Non tutti gli alimenti necessitano di refrigerazione, ma anzi, in alcuni casi metterli in frigo potrebbe danneggiarli. È quanto avviene, ad esempio, al pane, che tende a diventare raffermo a basse temperature, oppure alla frutta e verdura non sufficientemente mature, che hanno bisogno di stare a temperatura ambiente. Scopriamo, quindi, tutti gli alimenti che non bisogna conservare in frigorifero:
Ma non è tutto. Anche lo scatolame, le conserve e le salse ancora chiuse si possono tenere fuori dal frigorifero, così come i prodotti da forno non farciti, cereali e legumi, che altrimenti rischierebbero di prendere troppa umidità. Infine, vanno collocati fuori dal frigo anche olio, erbe aromatiche e spezie per condimenti. Evitare di riempire inutilmente il frigorifero con prodotti non adatti alla refrigerazione è una buona accortezza anche per mantenere la salubrità dei prodotti. Capiamo insieme il motivo per cui per conservare in frigo correttamente non bisogna sovraccaricarlo.
Come ottimizzare lo spazio del frigorifero
Un frigo stracolmo impedisce il passaggio dell’aria fredda tra gli alimenti, condizione che può compromettere la corretta conservazione del cibo impedendo la distribuzione della temperatura sui ripiani. Questo vale anche anche per i cibi caldi: ricordatevi di lasciarli sempre raffreddare fuori frigo in modo da evitare che si crei condensa o che si innalzi in modo drastico la temperatura interna dell’elettrodomestico.
Ci sono tuttavia dei pratici consigli per ottimizzare, sempre in sicurezza, gli spazi all’interno del frigo. Una volta fatta la spesa – fatta in maniera intelligente e per evitare gli sprechi – possiamo partire dall’eliminazione di alcune confezioni a partire da quelle più ingombranti. Possiamo, infatti, impiegare contenitori che abbiamo in casa per stoccare la frutta e la verdura occupando meno spazio, oppure anche la carne che va in ogni caso consumata dopo pochi giorni.
Per riporre, invece, le erbe aromatiche “lunghe” abbiamo due opzioni “salva spazio”. La prima è quella di posizionarle in verticale, ponendole così sullo sportello come se si trovassero tutte insieme dentro ad un vaso. Oppure possiamo preparare dei mix in anticipo da conservare separatamente. In un contenitore (di vetro, se possibile), il mix di erbe per condire la carne, in un altro quello per l’insalata e così via.
Se lo spazio è davvero poco, possiamo anche immaginare di travasare gli yogurt oppure anche il latte (vaccino o vegetale) in una bottiglia di vetro dalla capienza maggiore rispetto alle singole porzioni. Trattandosi di alimenti freschi, in questo caso è più che fondamentale etichettare il contenitore specificando la data di scadenza per poterli consumare in tempo.
Infine, una attenta strategia di pianificazione dei pasti – di cui il batch cooking è un esempio – può contribuire ad una migliore organizzazione del frigorifero. In questo modo, infatti, sappiamo tutto quello che abbiamo bisogno di conservare, per quanto tempo e in che ordine, grossomodo, lo andremo a consumare. Teniamo così non soltanto separati gli alimenti per evitare contaminazioni, ma evitiamo uno dei problemi principali: mangiare tutto prima che vada a male.
Attenzione alla scadenza
Per evitare che i cibi perdano le loro caratteristiche nutrizionali o che si sviluppino microorganismi patogeni, è importante sapere come conservare in frigo, ma anche tenere d’occhio la scadenza, indicata sulle confezioni.. Le diciture utilizzate nel settore alimentare sono: “da consumarsi entro…”, solitamente per alimenti facilmente deteriorabili per cui è bene attenersi alla data di scadenza, oppure “da consumarsi preferibilmente entro”, per gli alimenti che si mantengono a lungo e che possono anche essere consumati dopo la scadenza, se integri. Tuttavia, potrebbero aver perso qualche proprietà organolettica, come colore, odore o sapore.
Conoscere le temperature più adatte agli alimenti e disporli con criterio, ci aiuta in primis ad evitare di buttare via cibo, ma anche a impedire il deterioramento degli alimenti. Questo infatti può comprometterne le caratteristiche e facilitare lo sviluppo di patogeni che, nei casi più seri, possono creare problemi gastrointestinali o di pelle. È il caso, ad esempio, del pesce conservato male, balzato alle cronache per il cosiddetto “male di sushi”.
Ora sapete come disporre e conservare gli alimenti in frigo in maniera corretta, ma vogliamo darvi qualche ultimo consiglio. Per prima cosa, ricordatevi di pulire regolarmente il frigorifero e infine sperimentate la regola del “primo dentro primo fuori”: prendete fuori dal frigo e consumate per primi gli alimenti riposti per primi.
Senza questi accorgimenti come ve la sareste cavata? Promossi o bocciati?
Articolo scritto in collaborazione con Elena Rizzo Nervo.