Giornale del cibo

Pasti fuori casa e caldo estivo: i consigli per consumare gli alimenti in sicurezza

Evgeny Karandaev/shutterstock.com

 

Con l’arrivo della bella stagione, aumenta il desiderio di trascorrere le giornate all’aria aperta a prendere il sole o a godere della natura che ci circonda. L’estate infatti porta con sé, con la fine della scuola per i più piccoli e l’avvicinarsi delle ferie per gli adulti, oltre che un po’ di spensieratezza e tranquillità, anche piatti freschi e colorati, tantissime varietà di frutta e ortaggi, gelati e granite, e chi ne ha più ne metta, da gustare magari in spiaggia sotto l’ombrellone o durante un pic-nic in montagna. Ma quando si è fuori casa e ci si porta il pranzo o la merenda al sacco, il nemico numero uno di cui tenere conto è il termometro che segna +30 °C.

Il caldo estivo, infatti, può, facilmente accelerare la deperibilità degli alimenti. Il risultato? Prodotti non più buoni per essere consumati, e in alcuni casi più seri addirittura un rischio di tossinfezione alimentare, data la proliferazione microbica. Per questo, ci sono alcuni piccoli accorgimenti da seguire su come conservare al meglio il cibo in estate, anche quando si è fuori casa: scopriamoli tutti!

Caldo estivo e cibo: quali rischi?

Parlando dei trattamenti termici che alcuni cibi subiscono, come ad esempio il latte, abbiamo puntualizzato e ricordato come il calore, in particolare le temperature di cottura tra i 65-70°C, sia la principale fonti del risanamento degli alimenti. Infatti, uccide i microrganismi che si potrebbero sviluppare sul prodotto rendendolo di conseguenza non idoneo al consumo.

panino in spiaggia
KieferPix/shutterstock.com

Diverso è il discorso che riguarda le temperature estive che si aggirano attorno al range di 30-37 gradi e favoriscono lo sviluppo microbico. Ecco perché è fondamentale prestare ancor più attenzione alla conservazione degli alimenti in questo periodo. Infatti più a lungo i cibi vengono lasciati a temperatura ambiente, più velocemente andranno incontro a un rapido deperimento, soprattutto gli alimenti freschi, che se lasciati fuori dal frigo in estate in breve tempo non possono essere più consumati.

Regole per conservare il cibo con il caldo

Purtroppo, la stagione estiva è forse il periodo dell’anno dove vi sono i maggiori sprechi alimentari, dal momento che i prodotti si alterano più facilmente. Per consumare del cibo buono e sicuro, che non sia quindi andato a male a causa del caldo, ed evitare di cestinarlo, la cosa più importante da fare è saper conservare bene, a partire da quando si acquistano i prodotti al mercato o al supermercato. 

Dopo la spesa, infatti, a luglio o ad agosto, è bene portare subito tutto a casa e disporlo in frigo o nel congelatore, senza sovraccaricare eccessivamente l’elettrodomestico, così da aiutarlo a lavorare meglio e conservare ogni prodotto nel ripiano opportuno. Ciò che non va in frigo, ma in dispensa, è come sempre necessario che stia lontano dalla luce e luoghi umidi.

Andrey_Popov/shutterstock.com

È bene sapere quindi che:

Come conservare il cibo in viaggio in estate: i consigli da seguire

È quando si è fuori casa in estate, durante una giornata in spiaggia o in montagna, come conservare i cibi? Innanzitutto, è fondamentale che gli alimenti siano stati già conservati in maniera adeguata, rispettando le indicazioni riportate sopra. Oltre a questo, però, vediamo insieme alcuni piccoli suggerimenti:

Gerisima/shutterstock.com

Oltre a conservare in modo adeguato, vi sono alcuni cibi che sono più idonei di altri per essere consumati fuori casa, magari in spiaggia, sia perché sono leggeri e facili da digerire sia perché si preservano più a lungo, come ad esempio insalate di riso, di quinoa, panini poco farciti e frutta.

Come incartare i cibi in estate?

Quando si tratta di pranzi o merende da consumare fuori casa, uno dei dubbi principali è: dove li metto? Meglio alluminio, pellicola alimentare o sacchetti di carta? Esistono infatti numerosi tipologie di materiali da imballaggio, che servono a proteggere gli alimenti e conservarli bene. La cosa migliore sarebbe utilizzare contenitori con chiusura ermetica, in particolare quando si tratta di pasta, insalate di riso e cereali, ma anche di frutta e verdura. Mentre se si tratta di panini, sandwich, tramezzini va benissimo utilizzare la pellicola o anche la carta stagnola.

[elementor-template id='142071']

Come si conservano le bevande in estate?

Abbiamo quindi visto come conservare correttamente gli alimenti, ma come sappiamo anche le bevande hanno bisogno di protezione dal caldo estivo. Anche queste infatti perdono il loro gusto e possono “alterarsi” a causa delle alte temperature, non essendo più buone per il consumo.

Come abbiamo anticipato, il primo consiglio è ovviamente quello di non esporre le bottiglie di plastica al sole, sia che contengano acqua che altre bevande, a causa della possibile cessione di sostanze pericolose. In molti congelano l’acqua prima di portarla al mare o in montagna, un procedimento utile anche per mantenere fresco il cibo contenuto nella borsa frigo (attenzione però quando si va a berla, evitando di consumarla ghiacciata). Per le altre bevande, invece, come il caffè o il tè freddo, una buona soluzione è quella di optare per dei thermos, dove si conservano bene a lungo.

Voi lettori, cos’altro fate per conservare al meglio il cibo durante il caldo estivo?

 

 

Exit mobile version