Le patate bollite sono un elemento fondamentale in molte ricette italiane, dalle insalate fresche ai purè cremosi, fino agli gnocchi fatti in casa. Tuttavia, anche quando si tratta di una preparazione semplice, possono sorgere domande apparentemente banali su come ottenere il risultato perfetto. Qual è il modo migliore per bollire le patate? È meglio cuocerle con o senza buccia? Come evitare che si sfaldino durante la cottura? Oggi ci soffermiamo su ogni aspetto di questa preparazione, cercando di eliminare i dubbi più comuni. Vediamo quindi come bollire le patate perfettamente.
Come bollire le patate: con o senza buccia?
Una delle prime domande che sorgono quando si devono lessare le patate è se farlo con o senza la buccia. La risposta dipende dalla ricetta che si vuole preparare. Bollire le patate con la buccia aiuta a conservare meglio i nutrienti, in particolare le vitamine e i minerali presenti appena sotto la superficie. Inoltre, la buccia funge da barriera, impedendo all’acqua di penetrare troppo nella polpa e mantenendo una consistenza più soda, particolarmente utile per preparazioni come l’insalata di patate o il purè. Se, invece, si desidera una consistenza più omogenea, come per gli gnocchi, è preferibile lessarle senza buccia per facilitare la lavorazione successiva. Per chiarire ogni dubbio, ecco cosa c’è da sapere quando le preparate in entrambi i modi.
Con la buccia
Se scegliete di lasciarla, la prima cosa da fare è lavare accuratamente le patate sotto acqua corrente per rimuovere ogni traccia di terra o impurità. Una volta pulite, adagiatele in una pentola capiente e copritele con acqua fredda. Portate l’acqua a ebollizione a fuoco medio-alto e, una volta raggiunto il bollore, riducete la fiamma e lasciate sobbollire dolcemente.
Questo aiuta a evitare che le patate si sfaldino e garantisce una cottura uniforme. Al termine, scolatele e lasciatele intiepidire prima di utilizzarle o sbucciarle, a seconda della ricetta.
Senza buccia
Se optate per bollire le patate senza buccia, il procedimento è leggermente diverso. Dopo aver sbucciato le patate con un pelapatate, vi consigliamo di immergerle immediatamente in una ciotola con acqua fredda per evitare l’ossidazione, che potrebbe scurire la superficie. Le patate possono essere lasciate intere o tagliate a pezzi per accelerare la cottura, come vedremo più avanti. Posizionatele poi in una pentola, copritele con acqua fredda, portate l’acqua a ebollizione e cuocete per il tempo appropriato, in base alla dimensione e al taglio. Una volta cotte, si scolano e si utilizzano secondo necessità.
Se bollite le patate tagliate a pezzi, assicuratevi che i pezzi siano di dimensioni uniformi. Questo permette una cottura omogenea e previene che alcuni pezzi si cuociano troppo velocemente e si sfaldino.
Perché mettere le patate in acqua fredda e i tempi di cottura
Iniziare la cottura delle patate mettendole in acqua fredda è fondamentale per garantire una cottura uniforme. Se si immergono in acqua già bollente, infatti, l’esterno tende a cuocere eccessivamente mentre l’interno rimane crudo. L’acqua fredda permette al calore di penetrare gradualmente, assicurando che la patata cuocia in modo omogeneo dalla superficie al centro. Questo metodo preserva anche la consistenza del tubero, ed evita che l’esterno si sfaldi prima che l’interno sia cotto.
I tempi di cottura
Il tempo di cottura delle patate varia in base alla dimensione, al tipo di patata e al metodo di preparazione.
- Patate intere con la buccia: 30-40 minuti.
- Patate intere senza buccia: 25-35 minuti.
- Patate tagliate a pezzi: 15-20 minuti.
È sempre consigliabile controllare la cottura infilzando una patata con una forchetta: se penetra facilmente, è ora di spegnere il fuoco; altrimenti, proseguite per qualche minuto ancora.
È importante non prolungare troppo la cottura per evitare che le patate diventino eccessivamente morbide o si sfaldino, a meno che questo non sia l’effetto desiderato per la vostra ricetta, come nel caso di un purè. Se preferite una consistenza più soda, ad esempio per un’insalata di patate, controllate la cottura qualche minuto prima del tempo previsto.
Una volta cotte e scolate, è importante lasciare asciugarle bene. L’eccesso di umidità può compromettere la consistenza finale del piatto, rendendole troppo molli o acquose. Potete lasciarle asciugare per qualche minuto nello scolapasta o stenderle su un canovaccio pulito. Questo semplice accorgimento aiuterà le patate a mantenere una consistenza ideale per qualsiasi ricetta.
Come lessare le patate velocemente?
Per chi ha poco tempo, ci sono diversi trucchi per lessare le patate in modo più rapido. Tagliare le patate in pezzi più piccoli, come abbiamo visto, riduce i tempi di cottura. Ma oltre a questo anche usare strumenti come la pentola a pressione o il microonde aiuta a ridurre i tempi.
Utilizzare la pentola a pressione
Utilizzare una pentola a pressione, che permette di cuocere le patate in circa 10 minuti mantenendo inalterate le proprietà organolettiche. Inserite le patate e l’acqua fino a coprirle, facendo attenzione a non superare il limite segnato all’interno della pentola. Chiudete il coperchio, abbassate la valvola del vapore e, dal momento di inizio del fischio, calcolate 5 minuti. Poi fate sfiatare e, solo quando la valvola di sicurezza sarà scesa – ci vorranno altri 3-4 minuti, durante i quali la cottura continua – potete aprire il coperchio, proteggendovi le mani per non scottarvi con il vapore.
Cuocere le patate nel microonde
Per velocizzare i tempi potete anche avvalervi del microonde: lavate accuratamente le patate e, se le cuocete con la buccia, praticate dei piccoli fori sulla superficie con una forchetta per permettere al vapore di fuoriuscire ed evitare che esplodano. Se preferite cuocerle senza buccia, sbucciatele e tagliatele a pezzi uniformi. Disponete le patate in un contenitore adatto al microonde, aggiungete un paio di cucchiai d’acqua e coprite con un coperchio adatto o con pellicola trasparente adatta al microonde, forata per far uscire il vapore. Cuocete a potenza alta per circa 8-12 minuti, controllando la cottura a intervalli di 4-5 minuti e mescolando se necessario. I tempi possono variare in base alla potenza del vostro microonde e alla quantità di patate, quindi è importante fare attenzione per evitare una cottura eccessiva.
Come conservare le patate bollite avanzate
Le patate bollite avanzate possono essere conservate in frigorifero per 2-3 giorni. Dopo la cottura, lasciatele raffreddare completamente a temperatura ambiente. Una volta fredde, riponetele in un contenitore ermetico o avvolgetele con pellicola trasparente per alimenti per prevenire l’esposizione all’aria e l’assorbimento di odori. È consigliabile conservarle senza condimenti aggiunti per mantenere la loro freschezza e versatilità. Quando desiderate utilizzarle, potete riscaldarle al vapore, in padella con un filo d’olio o tagliarle a pezzi per aggiungerle a insalate e altre preparazioni. Evitate di congelare le patate bollite, poiché la loro consistenza potrebbe alterarsi, diventando granulosa e meno piacevole al palato.
E voi, avete qualche trucco da suggerire per fare le patate bollite?
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