Il peperone è facile da coltivare, bello a vedersi, molto generoso di frutti. E, a conti fatti, un bel risparmio a fine stagione. Peperone e peperoncino sono varietà della medesima pianta e si coltivano allo stesso modo.
Nome botanico: Capsicum annuum (Fam. Solanacee).
Terreno: Metà terriccio ricco di humus e metà terreno di campo. Aggiungete il 10-15% di sabbia di fiume per assicurare il drenaggio e il 10% di stallatico terricciato.
Vaso: Deve essere grandicello, di almeno 30 cm di diametro.
Nutrimento: Lasciate che la pianta raggiunga i 30 cm di altezza e aggiungete concime biologico organico o stallatico pellettato ogni 15-20 giorni.
Esposizione: Al sole e al riparo dal vento.
Semina: Date la preferenza alle piantine.
Semina: Date la preferenza alle piantine.
Trapianto: A maggio piantate una sola piantina per vaso.
Cure: Fornite la pianta di un tutore, per esempio una canna, che dovrà risultare più alta della pianta dopo essere stata infilzata fino alla base del vaso. Legatevi i rami con la rafia per farli resistere a eventuali folate di vento e al peso dei frutti.
Consociazioni: Lattuga, patate, cavoli.
Varietà: Si distinguono in quadrate e allungate. Tra le quadrate: il Braidese di Cuneo rosso e giallo, il Quadrato di Asti rosso e giallo, il peperone di Carmagnola rosso e giallo. Il peperone di Capriglio rosso e giallo, piccolo e tondeggiante, oltre a essere consumato fresco viene conservato sotto grappa. Tra le allungate: il Corno di bue di Carmagnola, il peperone di Pontecorvo, il Lungo di Nocera ofriggitello. Tra i peperoncini piccanti: Ancho (o Pasilla o Poblano se verde), Ciliegia (o Bacio di Satana), Aji Cristal,Cascabel, Big Jim, Fantasia, Jalapeño. Tra i piccantissimi:Serrano, Arbol, Cayenna, Tabasco, Chiltepin, Pili-Pili, Scotch Bonnet, Thai Cayenna, Habanero Red Savina.
Ciclo: Annuale.
Tratto dal libro di Martino Ragusa Orto e Mangiato Sperling & Kupfer, 2012
L’immagine principale è dell’utente Flickr The Ken Cook
di Martino Ragusa