Chef CIRFOOD

Recupero, donazioni, risparmio energetico e benessere dei lavoratori: prosegue l’impegno di CIRFOOD per la sostenibilità ambientale, economica e sociale

Angela Caporale
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    Lotta agli sprechi, solidità, sostenibilità, innovazione e qualità. Sono questi i pilastri dell’operato di CIRFOOD, principale impresa italiana nel settore della ristorazione collettiva, commerciale e nei servizi di welfare, che in queste settimane ha visto l’approvazione da parte dei soci del bilancio della cooperativa 2023. Un bilancio chiuso in positivo, grazie all’aumento dei ricavi del 15% e con un patrimonio netto di gruppo di 120,4 milioni di euro. I ricavi consolidati si sono assestati a 618,7 milioni di euro, mentre gli investimenti sono stati portati a 21,3 milioni, +42% rispetto al 2022: risultati che segnalano una forte ripresa post Covid, a favore di innovazione, digitalizzazione, efficientamento, formazione e benessere delle persone.

    Punti centrali anche del Bilancio di Sostenibilità di CIRFOOD, presentato in questi giorni. Un documento redatto con continuità dal 2015 (dal 1996 Bilancio Sociale), che ha visto aumentare di anno in anno le azioni intraprese sul fronte della sostenibilità ambientale, economica e sociale, con investimenti continui votati alla realizzazione di servizi ad alto valore per le persone e a mitigare gli impatti sul Pianeta. Ne abbiamo parlato insieme a Maria Elena Manzini, Corporate Social Responsibility (CSR) Manager per CIRFOOD.

    Riduzione degli sprechi e diritto ad una sana alimentazione

    Bambina che mangia seguendo una sana alimentazione

    PH CIRFOOD

    Visto il settore in cui CIRFOOD opera, l’attenzione agli sprechi, l’accesso equo ad una alimentazione sana e l’esigenza di dare al cibo una seconda vita, evitando gli sprechi, sono valori fondanti. Solo l’anno scorso, la cooperativa ha donato 12,6 tonnellate di cibo, tra materie prime e pietanze, ad associazioni, enti ed onlus.  Ad esempio, utilizzando il portale  Regusto CIRFOOD ha donato,tramite la piattaforma logistica Quanta Stock and Go,, 3.780 kg di prodotti ad Associazione Solidarietà e Caritas Reggiana, con un risparmio di circa 8.660 kg di CO2e. A essi si aggiungono ulteriori 8.848 kg di alimenti donati, dalle strutture produttive, ad associazioni come Banco Alimentare, Caritas e Last Minute Market.“Negli anni le donazioni di prodotti hanno rappresentato un impegno costante, nonostante gli impatti degli eventi esterni” – spiega Manzini. “Per rendere sempre più efficiente questo processo di donazione, a partire dal 2022 è stato introdotto l’utilizzo della piattaforma Regusto, il primo marketplace riservato al non profit per la gestione delle donazioni e la vendita di eccedenze che sfrutta la tecnologia blockchain, scelta che ci permette di registrare i benefici sociali e ambientali generati. Inoltre, prosegue la collaborazione con Too Good To Go, che ha raggiunto il quarto anno di vita. Abbiamo esteso l’iniziativa nel 2023 ad ulteriori due punti vendita, raggiungendo i 33 locali CIRFOOD attivi. Con Too Good To Go abbiamo salvato in quattro anni oltre quarantamila pasti, di cui quindicimila nel 2023, con ottimi dati relativi alla soddisfazione e al gradimento dei clienti”.

    Economia circolare e efficientamento energetico nell’ambito della ristorazione collettiva

    Sarayut Sridee/shutterstock

    CIRFOOD ha intrapreso una collaborazione con il Gruppo HERA, legata al recupero e alla valorizzazione degli scarti organici e degli oli esausti. Nel solo 2023 sono state raccolte 429 tonnellate di rifiuti organici e 58,5 tonnellate di oli alimentari provenienti dalle cucine CIRFOOD, permettendo di produrre oltre 60 mila litri di biocarburante e 22 mila metri cubi di biometano. Un modo per rendere ancor più virtuosa la gestione di CIRFOOD, particolarmente attiva anche sul fronte della riduzione del consumo di energia: ogni pasto prodotto dall’azienda ha, infatti, richiesto il 5,9% di energia in meno rispetto all’anno precedente.

    “L’intensità energetica” – commenta Maria Elena Manzini – “è un indicatore che ci consente di verificare e monitorare a livello ‘macro’, ma anche a livello di singola struttura, il consumo di energia per singolo pasto. Il risultato si ottiene sommando tutta quella utilizzata per la produzione di un pasto, l’energia elettrica e il gas utilizzati dalle cucine e il carburante per il trasporto dei pasti stessi. Siamo da sempre stati convinti che il monitoraggio dei consumi sia la solida base di una buona politica di efficientamento energetico. Attraverso l’utilizzo di due piattaforme informatiche, oggi siamo in grado di misurare i consumi delle nostre oltre duecento strutture, e di valutarne con degli indici di performance il comportamento energetico. Questo ci consente di consumare meno ed eliminare gli sprechi, diminuendo costi ed emissioni a prescindere dalla fonte energetica utilizzata”.

    “Nel campo delle nuove tecnologie” – prosegue la CSR Manager per CIRFOOD – “la tecnologia IOT (acronimo di Internet of Things, tecnologia che nasce per portare nel digitale gli oggetti della vita e dell’esperienza quotidiana) e i sistemi BMS, Building Management System (sistemi per la gestione integrata di tutte le funzioni tecnologiche di un edificio), sono ormai da considerarsi il presente dell’evoluzione impiantistica nelle nostre cucine e dei nostri ristoranti self, e saranno sempre più determinanti nel controllo dei parametri di funzionamento e delle grandezze fisiche che più impattano sui consumi e sul comfort dei nostri lavoratori e clienti. La strategia di efficienza energetica continuerà ad essere guidata dall’impegno concreto a sostenere la transizione, e quindi non potrà prescindere dallo sviluppo di nuovi impianti fotovoltaici e dalla graduale riduzione dell’energia da combustibili fossili”.

    Benessere delle persone 

    lavoratori e lavoratrici CIRFOOD

    PH CIRFOOD

    Il tema dell’innalzamento degli standard interni si rispecchia anche nella qualità della vita dei lavoratori e delle lavoratrici. Nel 2023, CIRFOOD ha aumentato del 5% il numero di dipendenti, raggiungendo la cifra di 11.518 lavoratori e lavoratrici, nella sola cooperativa. Di questi, l’89% ha un contratto a tempo indeterminato e l’87% è donna. Sono cresciuti gli investimenti a favore dei programmi di welfare e le ore di formazione professionale, linguistica, informatica, manageriale e personalizzata hanno superato quota 110 mila.

    Sul fronte delle persone che ogni giorno fruiscono dei pasti prodotti da CIRFOOD “Tutto quello che facciamo in CIRFOOD” – afferma Manzini – “implica anche grande attenzione ai bisogni e alle attese dei nostri consumatori e delle nostre consumatrici. Ci rivolgiamo a bambini, bambine e giovani nelle scuole, ma anche agli adulti nelle aziende e a pazienti di ogni età in strutture socio sanitarie, tutti con le loro esigenze. A loro offriamo un fattore comune: la garanzia di sicurezza e salubrità dei cibi. Controlliamo i nostri prodotti e servizi secondo appropriati piani di campionamento e monitoraggio, garantendo il presidio della sicurezza alimentare con sistemi di audit interni e di analisi su materie prime, ambienti di lavoro e prodotto finito. Nel 2023 abbiamo svolto 18.356 analisi condotte in autocontrollo, di cui il 98% conclusesi con esito positivo”.

    Sostenibilità in rete: perché è importante coinvolgere anche partner e fornitori?

    Platea al CIRFOOD DISTRICT

    PH CIRFOOD

    Nel suo operato CIRFOOD cerca di spingere l’acceleratore sui temi legati alla sostenibilità coinvolgendo anche la rete che si è costituita sul territorio. “Creiamo rapporti di stretta collaborazione con i fornitori, stimolandoli a intraprendere percorsi di miglioramento che consentano performance durature nel tempo, in un’ottica di reciproca crescita e di creazione di valore condiviso. Il nostro processo di selezione dei fornitori è molto articolato, ed è allineato alle linee guida del Green Public Procurement per la ristorazione collettiva. Tutti i fornitori sottoscrivono il codice etico e possono essere valutati anche in base a criteri socio ambientali. Sia nel processo di valutazione precontrattuale sia in fase di monitoraggio, richiediamo a tutti i nostri fornitori che siano rispettati i diritti umani. Nel 2023, ad esempio, abbiamo svolto attività di risk assessment su nove aziende fornitrici di Parmigiano Reggiano e questa filiera risulta a basso rischio”.

    Benessere delle comunità e sviluppo dei territori

    Da sempre CIRFOOD è molto attenta a sviluppare benessere per le comunità cui si rivolge e lo sviluppo dei territori in cui opera  “in questi contesti contribuiamo con politiche di inclusione, accessibilità e integrazione culturale. In particolare, di fronte a nuove emergenze attiviamo azioni di vicinanza ai territori per offrire un supporto concreto alle popolazioni coinvolte. Non abbiamo esitato, per esempio, a contribuire alla raccolta fondi promossa con prontezza da Legacoop Nazionale in risposta ai danni causati dall’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna nel mese di maggio 2023. Nel 2023, abbiamo contribuito a Spesa Sospesa, iniziativa di solidarietà a sostegno delle famiglie economicamente più svantaggiate. Sempre nel 2023 è proseguita la partecipazione di CIRFOOD a oltre 40 eventi per promuovere e diffondere la nostra esperienza, i nostri progetti e il nostro modo di vivere la ristorazione. Inoltre, il piano di comunicazione e marketing 2023 ha previsto un’ampia rosa di iniziative, progetti e attività e una pianificazione editoriale intensa su tutti i canali proprio su queste tematiche che rappresentano i nostri valori fondanti”.

    Come emerge, dunque, dal Bilancio economico e sociale 2023 di CIRFOOD, l’impresa prosegue il suo percorso verso gli obiettivi del Piano Strategico 2022-2025, con un focus sull’innovazione e la sostenibilità. Attraverso progetti come il CIRFOOD DISTRICT e l’implementazione di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale e tecnologie 4.0, l’azienda continua a ottimizzare la supply chain e a migliorare l’esperienza del cliente, contribuendo al contempo al benessere delle persone e alla tutela dell’ambiente.

     


    Immagine in evidenza di: CIRFOOD

     

    Angela, con passaporto friulano e cuore bolognese, vive a Udine e si occupa di giornalismo e comunicazione in ambito culturale e sociale. Ha pubblicato due libri e dal 2016 collabora con Il Giornale del Cibo, dove scrive di sostenibilità, sociale e food innovation. Il suo comfort food sono i tortelloni burro e salvia, per i quali ha imparato a fare la sfoglia, condividendoli ogni volta che ne sente il bisogno.

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