Per molti, la regina indiscussa della cucina. Quel tocco di sapore a cui non si può rinunciare.
Già nell’antico Egitto, la cipolla era un oggetto di culto, poiché si credeva che la sua forma sferica ed i suoi anelli concentrici fossero simbolo di vita eterna; gli egizi credevano inoltre che il forte aroma delle cipolle potesse ridonare il respiro ai morti. In Europa fece la sua comparsa grazie ai Greci, i quali la utilizzavano soprattutto per le competizioni atletiche in quanto si credeva che alleggerisse il sangue. Tale uso “sportivo” venne ripresa dai Romani: i gladiatori, infatti, ci si strofinavano il corpo per rassodare i muscoli prima di una gara. Successivamente, nel Medioevo, la cipolla acquistò potere terapeutico e i medici erano soliti prescriverla come rimedio ai morsi di serpente e alla calvizie, oltre che per alleviare il mal di testa. Cristoforo Colombo la introdusse in America in uno dei suoi viaggi, uno dei pochi casi di migrazione inversa verso il Nuovo Mondo. La cipolla è diventata così una delle piante orticole maggiormente coltivate ed utilizzate, in quanto viene usata sia cruda che cotta, come condimento, come medicinale ed anche gli scarti sono usati per l’alimentazione degli animali.
Caratteristiche
Varietà
Le cipolle si differenziano tra loro per l’utilizzo finale (consumo fresco, stoccaggio, produzione industriale per sottaceti), per l’aspetto esteriore (bianche, giallo-dorate, rosse, sferiche o ovali) e per la zona di produzione; alcuni esempi sono la cipolla rossa di Acquaviva delle fonti (Ba), la cipolla di Suasa (An), la cipolla Ramata di Monitoro (Av), la Borretana (Re), la cipolla di Brunate (Co). Una varietà particolarmente pregiata è quella ovale di Tropea (Vibo Valentia), dalla sottile buccia rossastra e dai carnosi strati concentrici bianchi: coltivata nelle zone di Tropea, Ricadi e Capo Vaticano è una delle qualità più ricercate per la sua particolare dolcezza.
Aspetti nutrizionali ed impiego terapeutico
Proprietà nutrizionali per 100 grammi:
- Acqua: 92,1 g
- Proteine: 1 g
- Lipidi: 0,1 g
- Zuccheri solubili: 5,7 g
- Fibra: 1 g
- Kcal: 26
In cucina
Perché si lacrima
Quando si affetta una cipolla, i tessuti danneggiati rilasciano un enzima, l’allinasi, che degrada alcune sostanze, tra cui aminoacidi, formando composti volatili e odorosi. Questi reagiscono con l’acqua che ricopre la cornea, stimolando l’occhio a liberarsene ed attivando le ghiandole lacrimali.
Curiosità
Per evitare la ben nota lacrimazione, si può immergere la cipolla in acqua fredda per almeno un’ora prima di affettarla.
I vecchi orologi vengono chiamati “cipolle” per la loro struttura: per proteggerli dagli urti, infatti, si ideò una chiusura esterna ed una interna che si aprivano proprio come i veli di una cipolla.