Da un po’ di tempo, tra gli scaffali del supermercato, qualcuno avrà sicuramente notato barrette, praline e dolcetti vari ricoperti di cioccolato rosa. Se anche voi come me, avete pensato subito a quanti coloranti contenessero tali prelibatezze, posso rassicurarvi: l’apparenza ci ha ingannati. Questo nuovo cioccolato che sta colorando dolcetti e intere vetrine delle pasticcerie è un prodotto totalmente naturale e nuovo sul mercato. Ci sarà un motivo se è stato definito “la più grande innovazione del settore degli ultimi 80 anni”. Vi racconto il perché.
Cioccolato rosa: gusto, proprietà, applicazioni
L’azienda produttrice del cacao rosa, Barry Callebaut, lo descrive così: “the biggest innovation in the chocolate industry in 80 years. Ruby offers an intense sensorial delight, a totally new taste experience: neither bitter, milky or sweet, but a tension of fresh berry fruitiness and luscious smoothness.” (La più grande innovazione nell’industria del cioccolato degli ultimi 80 anni. Il cioccolato ruby offre un’esperienza di gusto totalmente nuova: né amara né dolce, ma una tensione di fruttato di bacche fresche e acidule”).
Effettivamente, oltre al colore unico, il cioccolato rosa ha anche un sapore unico. Non è amaro come il fondente e neanche dolce e burroso come il cioccolato bianco. Inoltre si distacca completamente dal sapore del cioccolato al latte, perché il cioccolato rosa sa sì di cacao, ma contiene note finali fresche e quasi acidule, che ricordano i frutti di bosco, il che completa un’esperienza gustativa diversa da tutte le altre varietà. C’è da ricordare che questo tipo di cioccolato non contiene né aromi artificiali né coloranti, il suo colore dipende da quello del chicco da cui viene estratto e viene mantenuto attraverso un accurato e unico processo di produzione.
Fin dal suo “debutto in società”, ovvero da quando l’azienda Barry Callebaut la presentò per la prima volta in un esclusivo evento in Cina, il 5 settembre 2017, il cioccolato ruby ha visto una rapida ascesa ed è riuscito a conquistare moltissime aziende, tra cui quelle italiane come Perugina e Zaini, fra le prime a proporre tavolette di cioccolato e praline a base di questo particolare tipo di cioccolato. Oggi il cioccolato rosa si presta a moltissimi tipi di preparazione, infatti, proprio al pari degli altri tipi di cioccolato, può essere utilizzato per tutte le applicazioni della pasticceria artigianale, moderna e tradizionale.
[elementor-template id='142071']Come viene prodotto il cioccolato rosa?
L’azienda “inventrice” del cioccolato rosa dichiara che per la messa a punto del prodotto ci sono voluti anni e anni di ricerca “da parte dei centri Global R&D di Barry Callebaut, con sede in Francia e in Belgio – parte di una rete mondiale di 28 centri R&D –, della Jacobs University.”
Purtroppo, le notizie sulle tecniche produttive e sulla lavorazione di questo nuovo cioccolato sono ancora top secret. Sappiamo che i chicchi da cui viene estratto sono unici nel loro genere, poiché presentano un delicato sapore di frutti di bosco e sono naturalmente colorati, inoltre tali chicchi chicchi provengono da differenti parti del mondo (generalmente si tratta di Brasile, Ecuador e Costa d’Avorio). Non sono state divulgate altre informazioni sulle tecniche di produzione, se non che il metodo di estrazione delle sostanze principali del chicco di cacao è stato messo a punto dall’azienda dopo anni di studi.
Il mercato del cioccolato oggi: una novità può stimolare i consumi?
Fra gli aspetti più interessanti dell’introduzione di questo nuovo prodotto nell’industria del cioccolato, ci sono le aspettative con cui esso è stato lanciato sul mercato. Secondo alcune ricerche di mercato citate dalla stessa Barry Callebaut, il cioccolato ruby è un prodotto destinato al successo per una serie di motivi: il primo è il fatto di essere unico e diverso da ciò che finora è stato prodotto e si inserisce a pieno titolo in un panorama rimasto invariato per 80 anni (quello dei tipi di cioccolato) che finora era composto da 3 tipologie differenti con gusti ben distinti e caratteristiche peculiari.
Il secondo motivo è che esso sembrerebbe rispondere a specifiche esigenze di consumo riscontrate nei millennials che – sempre stando alla ricerca – sarebbero disposti ad acquistarlo a varie soglie di prezzo. Eppure il mercato del cioccolato sta vivendo una fase di evoluzione molto importante: dal un lato l’attenzione agli stili di vita e all’alimentazione ha fatto sì che diminuissero i consumi dei prodotti più lavorati e aumentasse la richiesta del cioccolato fondente (ritenuto più salutare degli altri). Inoltre, le nuove tendenze alimentari richiedono un’attenzione che spesso solo i produttori premium riescono a soddisfare (cioccolato biologico, gluten free, vegano etc.). Ma dall’altro lato troviamo la questione ambientale, che obbligherà i mercati (forse già nel giro di un decennio) a dover fare i conti con un restringimento delle aree coltivabili a causa della siccità, il che significherà meno disponibilità di materia prima, meno produzione, innalzamento dei prezzi.
Il cioccolato rosa rappresenta una novità interessante e solo il tempo saprà rivelarci se avrà successo o no. Che cosa ne pensate, siete curiosi di assaggiarlo?