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Centrifugati: fanno sempre bene? Come introdurli nella dieta in maniera sana ed equilibrata

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Il caldo attenua il senso di fame, spingendo a orientarsi verso cibi freschi e leggeri. Tra questi, i centrifugati e gli estratti di frutta e verdura rientrano nelle preferenze di chi cerca un’alimentazione light e salutare, in estate come durante tutto l’anno. Ma i centrifugati fanno bene sempre, a prescindere dal bilanciamento dei loro ingredienti? E come si possono inserire nel quotidiano in modo appropriato per una nutrizione sana ed equilibrata, evitando gli eccessi negativi delle diete liquide? E perché utilizzarli per sostituire i pasti non è una buona scelta? Considerando tutti gli aspetti da valutare, con questo approfondimento cercheremo di saperne di più.

Centrifugato, estratto o frullato? Cosa sono e quali sono le differenze

Non c’è dubbio che il caldo e la voglia di rimettersi in forma siano un forte stimolo a orientare la propria alimentazione verso cibi più leggeri, in grado di spezzare la fame ma senza richiedere un grande sforzo digestivo. Frutta e verdura, in questo senso, sono protagonisti della dieta estiva, e anche il loro consumo in forma liquida diventa invitante e più semplice, a tutte le età. Questa modalità si è diffusa recentemente, in parallelo con gli elettrodomestici che permettono di realizzare in casa centrifugati ed estratti, e prima di questi i frullati, ma anche grazie all’attenzione rispetto a diete dimagranti peraltro non sempre consigliabili.

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Innanzitutto, è bene distinguere le tre tipologie di prodotto a base vegetale appena citate, simili tra loro ma con alcune differenze significative.

Come abbiamo visto, anche gli smoothie e le bibite fatte in casa possono rappresentare una possibilità fresca e invitante per l’estate.

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I centrifugati fanno bene? 

Considerare centrifughe, estratti e frullati come prodotti salutari in quanto a base di vegetali e a prescindere dai valori nutrizionali effettivi, è sbagliato. Un errore tipico nella realizzazione di queste bevande è infatti quello di eccedere con la frutta, a discapito delle verdure. Questo sbilancia il prodotto finale nel contenuto di fruttosio, uno zucchero il cui abuso può indurre insulino-resistenza, sindrome metabolica e diabete di tipo 2, aumentando anche il rischio di malattie cardiovascolari e altre patologie. Se introdotto in forma liquida, privato delle fibre e con uno scarso apporto di vitamine – nutrienti che fungono da “freno” rispetto agli effetti appena citati – il fruttosio può avere un impatto ancor più negativo sul metabolismo. Per gli stessi motivi, meglio fare a meno di aggiunte di saccarosio o altri dolcificanti al prodotto finale. La prevalenza di verdure negli ingredienti della bevanda, invece, evita questi problemi e favorisce l’azione detox.

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Centrifugati: come introdurli nella dieta in maniera sana ed equilibrata

Avere una centrifuga oppure – ancor meglio – un estrattore permette di inserire nelle abitudini alimentari quotidiane questi prodotti a base di vegetali, da poter consumare quindi in forma liquida o cremosa. Ma come e quando andrebbero consumati per un’alimentazione sana?

Può essere consigliabile farne ricorso per sostituire i succhi di frutta già pronti, ricchi di zuccheri, mediamente molto poveri di vitamine ed enzimi – soprattutto se pastorizzati – e ancor più carenti di fibre.

I momenti migliori per consumarli – subito dopo la preparazione, per non disperdere vitamine e antiossidanti – sono la colazione, per accompagnare cibi solidi, quando potranno fornire energia e nutrienti di qualità, oppure per spezzare la fame a merenda. Soprattutto in estate, il loro apporto vitaminico e idratante è ottimo per affrontare il sole e il caldo.

Viceversa, centrifugati ed estratti non vanno intesi come sostitutivi dei pasti principali, perché, come ha già sottolineato il professor Enzo Spisni in una nostra intervista, “l’alimentazione su base liquida è antifisiologica, in quanto nega il ruolo dello stomaco, imprescindibile per il benessere del nostro sistema digerente. Anche se ben bilanciato nei nutrienti, infatti, un estratto o un frullato non impegnano lo stomaco in modo sufficiente e fanno aumentare i livelli di grelina, l’ormone che stimola l’appetito”. Quindi, assorbire le sostanze nutritive da un cibo intero o da un suo estratto non è identico, perché l’azione di un alimento dipende anche dalla sinergia tra i suoi nutrienti, che non sempre è bene separare.

Preparare centrifugati, estratti e frullati con le giuste proporzioni

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Per concludere, alcuni semplici consigli per realizzare in casa queste bevande:

Come sempre, prima di intraprendere determinate scelte alimentari è importante rivolgersi al proprio medico o a un nutrizionista per un parere specialistico.

Vi piacciono i centrifugati? In estate ne consumate di più?

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