Viene anche chiamato “il duro dal cuore tenero”, è amante delle temperature fredde e, anche se dall’esterno potrebbe sembrare cupo, al suo interno nasconde un gusto a dir poco dolce. Sto parlando del Broccoletto di Custoza, una specie autoctona appartenente alla famiglia delle “cruciferae”, tutelata come Presidio Slow Food. Cresce nel territorio di Custoza (VR), dove ogni anno, tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio, viene celebrato con una festa di paese dedicata. In questo articolo ti porto alla scoperta delle tecniche di coltivazione, le caratteristiche, gli usi in cucina e i benefici di questo ortaggio dalle innumerevoli proprietà. Curioso di scoprirle?
Come si coltiva il Broccoletto di Custoza? Tutto quello che c’è da sapere
Il Broccoletto di Custoza è una specie autoctona che si coltiva in una zona che abbraccia complessivamente circa 5 ettari, tutti nel territorio di Custoza. Infatti, nasce e cresce sui colli argillosi che coronano la città: monte Belvedere, Pico Verde, monte Croce, le Moscatelle, Balconi Rossi… Una volta veniva piantato come complemento alla vite, mentre oggi questa pratica in fase di semina è stata sostituita da un trapianto in fase di coltivazione, intorno a fine luglio o inizio agosto, quando le piantine (seminate a giugno in ambiente protetto) vengono trasferite in pieno campo, o tra i filari di vite. La raccolta, invece, comincia a novembre e termina a febbraio, e solitamente si effettua a mano.
Per quanto riguarda le tecniche di coltivazione, il Broccoletto di Custoza necessita di poca irrigazione e non ha bisogno di interventi di diserbo o di concimazione. Questa è una delle ragioni per cui è stato inserito nelle specie protette dei Presidi Slow Food.
Le proprietà del Broccoletto di Custoza: un toccasana per l’organismo
Il Broccoletto di Custoza è un ortaggio adatto a ogni dieta, ricco di antiossidanti e con una buona concentrazione di vitamine, amminoacidi e sali minerali, soprattutto ferro e potassio. L’alta quantità di antiossidanti lo rende un ingrediente ottimo per il rafforzamento delle difese immunitarie, mentre per l’alta percentuale d’acqua (90%) viene spesso consigliato a chi segue diete dimagranti e depurative. Sapevi che questa verdura diventa più buona quando soffre il gelo? Quando le temperature vanno sotto allo zero e l’aria “taglia” la pelle come fosse un coltello, il Broccoletto di Custoza si riveste di un bel verde scuro, mentre il suo interno diventa tenero e morbido come una noce di burro. È proprio questo il motivo per cui viene anche chiamato “il duro dal cuore tenero”. Ma vediamo ora le sue caratteristiche!
Le caratteristiche del Broccoletto di Custoza: un Presidio Slow Food
La “Comunitá dei Produttori del Broccoletto di Custoza” appartiene alla rete mondiale Slow Food e nasce ufficialmente nel 2011, grazie a un piccolo numero di persone accomunate dal desiderio di tramandare la tradizione cinquantenaria di questo ortaggio. Oggi l’associazione conta nove produttori che coltivano il Broccoletto nel territorio di Custoza, ponendo attenzione alla salvaguardia delle tecniche e alla valorizzazione delle sue caratteristiche. Vediamole più nel dettaglio:
- forma: la pianta è formata da un fusto breve e in alcuni casi addirittura nullo, con foglie lunghe, espanse e sottili situate a livello del suolo. Il fiore si apre a quattro petali disposti a croce, da cui deriva il nome botanico della famiglia di appartenenza di questo ortaggio: le “cruciferae”;
- sapore: il gusto del Broccoletto di Custoza è inconfondibile, molto delicato e leggermente dolce, e si presta benissimo in abbinamento alle uova sode o al salame, come vuole la tradizione della città;
- consistenza: come abbiamo intuito dal suo appellativo, il “duro dal cuore tenero” è caratterizzato da foglie esterne più rigide e un cuore interno tenerissimo. Questo gioco di consistenze abbraccia anche i sapori, che si fanno via via più dolci man mano che si raggiunge la parte più interna dell’ortaggio.
Abbiamo visto le caratteristiche del Broccoletto di Custoza. Ora è il momento di scoprire i modi più golosi per cucinarlo!
Fritto, in padella o nella pasta: tutti i modi per cucinare il Broccoletto di Custoza
Da sempre le famiglie di Custoza lo preparano nella sua semplicità: scottato in acqua bollente per una ventina di minuti, condito con olio extra vergine di oliva e accompagnato con uova sode, salame o salsiccia fresca. Questo è il piatto più tradizionale, ma le ricette che lo vedono protagonista sono davvero tantissime. Si trova in primi, come i risotti, i maccheroni con le acciughe, gli spaghetti o i ravioli ripieni, ma anche in abbinamento alla carne, nelle polpette o come farcitura per golose focacce. Ultimo, ma non meno importante, il piatto più goloso di tutti: il broccoletto fritto. Quest’ultimo è il vero protagonista della festa dedicata che si tiene ogni anno a Custoza, dove è possibile gustare alcuni dei piatti più tradizionali a base di Broccoletto insieme al vino locale, creando un perfetto equilibrio di sapori.
E tu conoscevi questo tipico ortaggio? Saresti curiosi di assaggiarlo?
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