Giornale del cibo

Le 10 imperdibili Birre di Natale

C’è a chi il Natale trasmette gioia, a chi tristezza, chi lo aspetta per sciare, chi per abbuffarsi e chi per passare le nottate attorno ad un tavolo verde giocando a poker. Diciamo che il “vero” valore del 25 dicembre, per un motivo o per un altro, passa spesso e volentieri in secondo piano. Io sono un appassionato di sci e certamente un amante del poker (all’italiana), nonché per declinazione professionale incline alle abbuffate, ma se dovessi dirvi cos’è la prima cosa a cui penso con l’arrivo di dicembre non avrei dubbi: le Birre di Natale.

 

Le origini della Birra di Natale

Le Christmas Beer non sono certamente una trovata recente e della loro esistenza dobbiamo ringraziare chi ha pensato di produrle  per sopportare i freddi inverni e scaldare gli animi durante le festività natalizie. Se andiamo a ritroso fino all’Inghilterra medievale possiamo ritrovare le tracce di una bevanda fermentata con mele arrostite, noce moscata, zenzero, miele o zucchero, dal persistente cappello di schiuma. In realtà questa tipologia rappresenta un’antica tradizione, tipica di alcune regioni del Nord Europa, in particolare molto diffusa nel Belgio di fine ’800 in cui inizialmente queste birre erano nate per un consumo familiare.

 

Le birre di Natale hanno uno stile preciso?

Sono birre speziate per esempio con zenzero, cannella, miele e di alta gradazione alcolica. Non sono collegate ad uno stile ben preciso ed ogni birrificio crea la sua birra di Natale. Addirittura alcune ricette cambiano di anno in anno e difficilmente si ripresentano al consumatore perfettamente uguali a quelle dell’anno precedente. Dimostrazione di una produzione fuori dagli schemi, espressione dell’eclettismo del birraio.

 

E in Italia come sono le birre di Natale?

In Italia questa tradizione si è diffusa in maniera importante, sicuramente anche grazie alla vicinanza con la cultura birraria belga. Ecco i nostri consigli:

 

25 DodiciBirrificio Birra del Borgo

25dodici

 

9,5 gradi alcolici per questa suadente birra ambrata. Calda e avvolgente è prodotta con quattro differenti malti e speziata con uva sultanina e scorze
d’arancia amara che al naso sprigionano note vellutate con sentori di frutta sotto spirito, frutta secca, agrumi ed un leggero mielato. È lunghissima, prima caramello e miele di castagno e subito dopo il fruttato della ciliegia e dell’amarena con una chiusura piacevolmente amara e rinfrescante. La persistenza e il ricco corpo la rendono veramente unica.

 

Platinum Edizione Galaverna   Birrificio Croce di Malto

Intitolata alla medaglia di platino conseguita al Mondial de la Bier (Strasburgo ’09), questa birra oro carico con riflessi arancio e rubino, presenta 8,6 gradi ed è prodotta con malto d’orzo e di frumento, avena, zucchero candito. Ha un aroma vigoroso e persistente che in principio si manifesta con la banana e con il caco maturo, e che successivamente si sposta sulla frutta candita e caramellata. È ampia ed equilibrata, arricchita da sentori di timo ed un percepibile pepato e zenzero bilanciati dalla dolcezza del malto. La chiusura è pulita ed difficile non continuare a berla.

 

Astrum – Birrificio Sorrento

“Ricordo i giorni di Natale quando entrando in casa di mia nonna venivo letteralmente investito da un’onda calda e umida con profumi di chiodi di garofano, cannella e anice. Erano le spezie utilizzate nei nostri dolci tradizionali, tipici del periodo natalizio: roccocò (emblema della tradizione napoletana), mustacciuoli e zeppole”, racconta uno dei due birrai Giuseppe Schisano. Una Belgian Strong Ale di 8,5% color tonaca di frate, aromatizzata con l’aggiunta di chiodi di garofano, cannella e anice. Al naso i profumi di frutta secca e sciroppata sono delineati. Dal corpo importante è ricca e persistente ma mai sbilanciata grazie alla nota amara che le dona secchezza sul finale. Sull’etichetta è riportata l’annata, inusuale per una birra, ad evidenziare la longevità dell’Astrum e la sua capacità d’invecchiamento.

 

Primatia – Birrificio Birranova

Sui generis questa birra nata come natalizia la cui ricetta è ormai collaudata e riproposta negli anni. Tanta identità pugliese per Primatia, interessante birra ambrata realizzata solo ad ottobre con il cotto di fichi artigianale (glassa ottenuta dall’ebollizione dei fichi in acqua), prodotto a fine estate quando è nel massimo della sua espressione organolettica. Questo ingrediente la contraddistingue con piacevoli note agrodolci e le dona un grande carattere. Al naso l’apporto del fico utilizzato è da subito chiaro e piacevole, come i suoi 9% mai eccessivi. In bocca è piena con un giusto bilanciamento tra malto e  luppolo, è morbida ed ha un lungo retrogusto.

 

Christmas Cru – Birrificio Almond ‘22

La birra di Natale dello storico birrificio abruzzese ha uno stretto legame con il territorio ed una intrigante caratteristica: l’utilizzo di lievito autoctono di uve Montepulciano d’Abruzzo. In realtà non stupisce visto che la firma è quella di Jurij Ferri, ma a colpire è proprio lei, la Christmas Cru dalle note vinose con una complessità simile al vino Montepulciano. Lunga fermentazione, caratterizzata da un colore ambrato con riflessi rubino, naso fasciante. Miele in evidenza (utilizzato quello di Stachys) insieme ad una delicata speziatura di coriandolo e zenzero. Nel sorso si avvertono biscotto e caramello, pesca sciroppata e arancia candita. Armonica con i suoi 9% che la rendono particolarmente calda.

 

Duck – Birrificio Olmaia

Decisa speziatura al coriandolo con luppolatura importante di provenienza tedesca, inglese e americana (vedi l’Amarillo). Una creazione negli anni leggermente variata ma che ora sembra aver trovato la miglior ricetta di rappresentanza. È scura, presenta schiuma fitta e corposa, è profumatissima con un naso variegato e divertente: biscotto dolce, caramello, frutta matura e candita, prugne, il coriandolo e ancora lo zenzero. Con i suoi 8 gradi alcolici è decisamente scorrevole ed è in grado di arricchire la bevuta con una facciata fresca contraddistinta da sensazioni balsamiche incantevoli con finale amaro.

 

Nadal – Birrificio Foglie d’Erba

Una Belgian Winter Ale color tonaca di frate perfetta per le fredde serate invernali. È prodotta da Gino Perissutti nel cuore delle Dolomiti Friulane (patrimonio Unesco) i cui profumi di montagna sono sempre riportati nelle sue caratteristiche birre. Viene utilizzata acqua d’alta quota e la Nadal è brassata senza spezie ma con un selezionato mix di lieviti che donano note calde e complesse di frutta rossa e spezie. Una birra dalle spalle larghe che permette una bevuta fuori dal comune, a tutti gli effetti natalizia e tipicamente invernale. Bevetela lentamente e godete di ogni sorso.

 

Navidad – Birrificio Pausa Cafè

Pausa Cafè è una cooperativa sociale che si occupa della produzione e distribuzione di caffé, cacao e birra. Per il Natale produce la Navidad dal colore rosso intenso. Calda e ammaliante con le sue spezie e con l’impiego di melograno, cedro candito, uva sultanina ed una rarissima spezia di Ceylon. Una birra non convenzionale ma neanche eccessivamente spinta verso la bevuta d’occasione. Il bouquet è ampio e avvolgente, gioca alternandosi dalle sensazioni fruttate e speziate alla buona struttura maltata. 8 gradi alcolici per un finale lungo e convincente.

 

Kerst – Birrificio Extraomnes

Una Belgian Strong Ale dalla schiuma abbondante e cremosa, e da un intenso color arancio. Il naso è dominato da un deciso fruttato dolce che ricorda la frutta candita, le mele caramellate ed in secondo piano la pasta reale siciliana e i dolci di marzapane. Decise le note etiliche e maltate in bocca, con la frutta sciroppata anche qui presente,  orchestrate da un attacco morbido e da una freschezza acida ben costruita che lascia la bocca pulita. L’alcol (circa 10%) è ben nascosto e il retrogusto speziato accompagna egregiamente la bevuta. Buona Kerst (Natale in fiammingo)!

 

Super 8 – Birrificio Scarampola

Solo duecento magnum da un litro e mezzo per questa valida birra di Natale prodotta da un più che valido Flibus, il birraio di Scarampola. Una double Blanche da 8% realizzata con bucce di bergamotto, chinotto, pepe della Malesia, coriandolo e con un 15% di grano. Ha uno stile tutto suo rispetto alle classiche natalizie, è molto fresca e particolarmente beverina. Da stile blanche è poco luppolata e la sua piacevolezza si concentra nella freschezza, nei profumi vigorosi e giovani, nell’incredibile bouquet di spezie e nella facilità di beva. La Super 8 è equilibrata e contraddistinta dalle note marcate di agrume e dal finale in cui è il Chinotto di Savona (presidio Slow Food) ad essere il protagonista.

Ora che le conoscete meglio, avete scelto la vostra birra di Natale in abbinamento ai menù delle feste?

 

Exit mobile version