di Giuditta Lagonigro.Tre cipressi, riportati anche sulle etichette delle bottiglie, sono il simbolo dell’Azienda Vitivinicola Caccese. Tre cipressi che svettano imponenti, quasi a guardia dell’antico e discreto edificio, al numero 6 di Pradis, località di Cormons (Go).Paolo Caccese, avvocato dedicatosi alla viticoltura, ha una personalità che ricorda il mosto nella fase della fermentazione accoglie i suoi visitatori sempre con grande disponibilità e generosità.Non si ritrae quando gli chiediamo di raccontarsi: ‘Mio padre Francesco, ci narra, era un ingegnere; ricordo con orgoglio il suo incarico di Commissario Prefettizio di Villa Russiz (storica dimora, trasformata, per volontà dei nobili proprietari, in un centro di aiuto e sostegno per bambini disagiati). I vigneti, allevati con passione, costituivano per Lui un rilassante passatempo’.La storia enologica della famiglia Caccese comincia nel 1954, con due ettari di terreno.Nel 1976 Paolo decide di dare una svolta alla sua ed alla vita dei vignetiSi lavora con maggiore professionalità perchè si incomincia ad imbottigliare il vino.L’azienda man mano si allarga, vengono acquisiti altri vigneti con diverse tipologie di vitigni.Paolo non sarà solo in quest’avventura.A fare quasi da contrappeso alla sua esplosiva personalità, arriva Veronica, dolce ma determinata, che aggiunge un delizioso tocco di femminilità non solo per la ristrutturazione della casa ma anche nelle scelte che riguardano l’intera vita dell’azienda.I viniDi grande interesse i vini, prodotti da ‘vigneti collinari, su terreno marnoso e arenario, esposti a sud-sud ovest, i quali godono di un clima ottimale grazie alla vicinanza del mare’.Il Friulano dal colore giallo paglierino e dal classico sentore di mandorla.Il Pinot bianco, elegante e d armonioso con il suo profumo di mela golden e crosta di pane.Il Pinot grigio, dai riflessi ramati, che in bocca ricorda i frutti tropicali pur essendo un vino asciutto e di buona struttura.La Malvasia, il pezzo forte della produzione con il suo aroma intenso, il profumo di pepe bianco e l’armonica rotondità che si ritrova in bocca.Il Muller Thurgau, più delicato, secco ed elegante con il suo sentore di caramello.Il Traminer Aromatico, con i suoi riflessi dorati ed il suo profumo di petali di rosa.Il Riesling, fresco ma di struttura con il tipico aroma minerale che si ritrova in bocca.Il Cabernet Franc, dallo spiccato sentore e sapore erbaceo.Il Merlot, rosso rubino, con profumi di tabacco e frutti di bosco, asciutto e intenso in bocca.La Veronica, vino da dessert o ‘da salotto’ ottenuto uve Malvasia Istriana e Verduzzo Friulano, lasciate appassire. Intensi i profumi di acacia e frutta secca, in bocca morbido, dolce senza essere stucchevole.A coloro che, spesso, consigliano di ridurre il numero dei vitigni, Paolo risponde che non ne vede il motivo, giacchè i suoi vini piacciono e sono apprezzati anche fuori i confini dell’Europa.Come dargli torto?