Innovazione in agricoltura, la storia di Michela, Nicola e la Società Agricola Alba

Angela Caporale
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    Nell’entroterra del Molise c’è un’azienda agricola che coniuga innovazione, cura, sostenibilità e relazione con il territorio. I titolari sono Michela Bunini e Nicola Del Vecchio, soci e compagni di vita, e l’azienda si chiama Società Agricola Alba, un esempio virtuoso di come tradizione e contemporaneità possano convivere armoniosamente. La loro azienda non è solo un luogo di produzione agricola, ma un progetto che promuove multifunzionalità e connessione con il territorio. Ce lo racconta proprio Michela Bunini. 

    Credits @Società Agricola Alba snc

    Dall’Università di Scienze Gastronomiche all’entroterra molisano: la storia di Alba

    La nascita della Società Agricola Alba è radicata negli studi universitari di Del Vecchio all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, in Piemonte, dove ha delineato il progetto dell’azienda nella sua tesi di laurea. Con il supporto di Bunini, che ha portato la sua esperienza dal Politecnico di Torino, la coppia ha recuperato 85 ettari di terra abbandonati che appartenevano alla famiglia Del Vecchio nell’entroterra molisano, a Campolieto, in provincia di Campobasso. Un terreno molto vasto che include boschi, terreni seminativi e un uliveto. “Abbiamo recuperato i terreni, ma anche un casolare in pietra del 1700 dove ora ha sede l’azienda, nonché la nostra casa, e anche le casette circostanti, trasformandole in laboratori e depositi,” racconta Michela. Il lavoro di recupero è stato intenso ed è ancora in corso, ma oggi la Società Agricola Alba è una realtà e dai terreni abbandonati vengono realizzati prodotti di qualità in un ambiente unico e curato.

    Alba, un’azienda multifunzionale che traduce la sostenibilità in pratica

    La Società Agricola Alba si distingue per il suo approccio multifunzionale e sostenibile. L’azienda opera a ciclo chiuso, ovvero prevede che tutti gli scarti prodotti vengano riutilizzati. “Per esempio, il siero esausto del latte, solitamente un rifiuto speciale, viene impiegato per alimentare le galline, riducendo i costi e l’inquinamento,” racconta Michela, a cui chiediamo di spiegarci cosa si intende per azienda multifunzionale. “L’idea è realizzare un’azienda multifiliera, che quindi coniuga più processi di produzione, dall’olivicoltura all’allevamento delle galline fino alla produzione di formaggi. Non si tratta soltanto di una varietà produttiva, ma di consolidare un approccio consapevole in cui l’azienda si colloca in un territorio di cui beneficia, nel quale però genera delle esternalità positive. In questo senso, è cruciale per noi produrre cibo pulito, che non ha alcun tipo di residuo chimico in maniera tale da prendere il mio scarto e impiegarlo come risorsa.” Alba produce una varietà di prodotti, tra cui olio, formaggi e conserve, utilizzando materie prime locali di alta qualità, conformemente con i requisiti delle aziende biologiche. La produzione di formaggi, come il Rustico e la ricotta salata, è un fiore all’occhiello dell’azienda, realizzata con latte crudo proveniente da un partner locale.

    La sostenibilità ambientale è centrale nella filosofia di Alba, che appunto non utilizza sostanze chimiche nei suoi processi produttivi. Questo impegno si riflette anche nelle attività educative e turistiche offerte, che permettono ai visitatori di comprendere l’importanza della sostenibilità. Le visite guidate, i laboratori didattici e le esperienze immersive, come il cheese making e la raccolta delle olive, offrono ai visitatori un’opportunità unica di vedere da vicino come funziona un’azienda agricola sostenibile e multifunzionale.

    Credits @Società Agricola Alba snc

    La produzione a ciclo chiuso non solo riduce l’impatto ambientale, ma migliora anche l’efficienza economica. “Ogni parte di ciò che produciamo è utile, non c’è scarto. Questo aumenta di molto la sostenibilità economica della nostra impresa,” afferma Michela. Si tratta di un approccio permette all’azienda di essere resiliente e di adattarsi ai cambiamenti del mercato e delle condizioni ambientali.

    Infine quando si parla di sostenibilità non si può prescindere dalla dimensione sociale. Bunini ci racconta che il tema “non riguarda solo il fatto che un’azienda nel territorio ha bisogno di manodopera e, quindi, nel nostro caso andiamo a valorizzare  le competenze e i saperi di un’area interna dove certe maestranze stanno scomparendo, ma la sostenibilità sociale si sviluppa anche attraverso e grazie ai servizi che un’azienda può dare. Se la mia azienda si dedicasse ad un monoprodotto, per esempio, questo non sarebbe fatto per restare sul territorio, ma se io creo e promuovo filiere multifunzionali e produco cose diverse. Di conseguenza, offro un servizio a chi abita qui.”

    La relazione con il territorio e i sogni per il futuro

    La scelta del Molise non è stata casuale. Nicola ha ereditato le terre dal nonno, e insieme a Michela ha visto in questa regione un’opportunità per valorizzare un territorio ricco di potenziale. Inizialmente accolti con curiosità e scetticismo, Michela e Nicola hanno costruito relazioni solide con la comunità locale, dimostrando il valore del loro progetto. Alba impiega persone della zona, valorizzando le competenze locali e offrendo servizi che migliorano la qualità della vita nelle aree interne. “La vera difficoltà di queste aree è che siamo pochi, ma ciò fa sì anche che ci conosciamo tutti e piano piano scopri chi è simile a te e da lì è facile creare progetti comuni,” spiega Michela. Questa connessione si estende anche alle collaborazioni con altre aziende e istituzioni locali, creando una rete di supporto e sviluppo reciproco.

    Durante la pandemia, racconta ancora Bunini, Alba ha dimostrato una notevole capacità di adattamento, una caratteristica che è parte del DNA dell’azienda. “Noi produciamo dei peperoni arrosto sott’olio il cui processo di produzione è semplice: i peperoni vengono raccolti, cotti al forno e poi messi sott’olio. Ma per un’azienda come la nostra che produce qualche quintali di peperoni arrosto all’anno possedere e gestire un forno abbastanza grande è insostenibile. Quello che facciamo noi è portare i nostri peperoni a cuocere nel forno di un fornaio amico, creando così una rete. Quando lui ha finito di cuocere il pane, resta molto calore esausto, noi ne approfittiamo per preparare i peperoni. Andiamo così a recuperare un calore che andrebbe perso.” E la collaborazione funziona anche al contrario, il pane dello stesso fornaio, infatti, viene utilizzato da Alba per produrre le pallotte cacio e ova in barattolo, prodotte dall’azienda durante il Covid per non sprecare il formaggio, ma allo stesso tempo un modo per valorizzare un prodotto che racconta la tradizione gastronomica del basso Abruzzo e del Molise. 

    Credits @Società Agricola Alba snc

    Guardando al futuro, Michela e Nicola sognano di rendere Alba un’azienda ancora più sostenibile, anche dal punto di vista energetico. Attualmente, si alimenta con i suoi 40 ettari di boschi e una caldaia a legna, ma l’obiettivo è ottimizzare ulteriormente l’efficienza energetica, attraverso soluzioni di energia green. “Vogliamo creare un luogo accogliente e produttivo, che diventi un punto di riferimento per la comunità, dove produzione ed esperienze si fondono in un ecosistema in armonia con il territorio,” dice Michela. L’idea è di trasformare Alba in un centro di eccellenza per l’agricoltura sostenibile, un luogo dove si possa apprendere, lavorare e vivere in sintonia con la natura.

    La bellezza del progetto di Michela Bunini e Nicola Del Vecchio risiede nella possibilità di esprimere creatività e conoscenze all’interno di un’azienda che rispetta e valorizza l’ambiente. Entrambi sono determinati a continuare su questa strada, dimostrando che l’agricoltura può essere una forza di cambiamento positivo, capace di generare benefici a 360 gradi. “Fare un’azienda agricola così è dare spazio alla creatività, alle conoscenze e alle relazioni, creando un progetto che si adatta al territorio,” conclude Michela.

    In conclusione, la Società Agricola Alba è un esempio di come la passione, l’innovazione e il rispetto per la terra possano trasformare un’idea in un progetto di successo, capace di influenzare positivamente l’ambiente e la comunità. Michela e Nicola, con la loro dedizione e visione, ci ricordano l’importanza di credere nei propri sogni e di lavorare con impegno per realizzarli.


    Immagine in evidenza di: Società Agricola Alba snc

     

    Passaporto friulano e cuore bolognese, Angela vive a Udine dove lavora come giornalista freelance. Per Il Giornale del Cibo scrive di attualità, sociale e food innovation. Il suo piatto preferito sono i tortelloni burro, salvia e una sana spolverata di parmigiano: comfort food per eccellenza, ha imparato a fare la sfoglia per poterli mangiare e condividere ogni volta che ne sente il bisogno.

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