Azioni concrete contro lo spreco di cibo. Sono tante le iniziative che, in tutta Italia, coinvolgono centinaia di volontari e non, impegnati a trovare strategie per far sì che tutto ciò che avanza in famiglia, nei negozi e lungo la filiera non diventi rifiuto. Dopo aver conosciuto le attività dei ragazzi di ReFoodGees a Roma e Re-Cup a Milano, ci spostiamo in Puglia dove ha preso avvio il progetto “Avanzi Popolo 2.0”. L’idea di quattro amici – Marco Costantino, Marco Ranieri, Antonio Spera e Antonio Scotti – è quella di mettere in contatto i luoghi del bisogno con quelli dello spreco. Da qui, il lancio della piattaforma a cui possono accedere cittadini in tutta Italia, ma anche di molte iniziative che coinvolgono pattinatori, parrocchie e organizzatori di matrimoni. Per farci raccontare meglio questo progetto – che è valso all’associazione promotrice anche l’Oscar alla sostenibilità assegnato da Ministero dell’Ambiente e Last Minute Market – abbiamo intervistato uno dei fondatori, Antonio Spera.
Avanzi Popolo 2.0, una piattaforma di food sharing solidale
Spera spiega che Avanzi Popolo 2.0 è soltanto il più famoso dei tanti progetti contro lo spreco alimentare dell’associazione Farina 080, fondata nel 2015 proprio con questo obiettivo. “Ci siamo resi conto di quanto fosse importante non limitarsi a considerare le eccedenze dei supermercati o delle grandi aziende, ma agire per far sì che venga consumato anche tutto ciò che abbiamo in casa. Partendo da questa consapevolezza, abbiamo iniziato a studiare dei dispositivi sociali che permettessero prima alle singole persone, poi a comunità più ampie, di fare la propria parte.”
Avanzi Popolo 2.0 è, dunque, una piattaforma web – e presto una app per smartphone – a cui ciascuno può iscriversi. Una volta completato il log-in, chi si trova con del cibo in casa che non verrà consumato può metterlo in condivisione caricando una nuova “cesta”. Il sistema funziona come un mediatore mettendo in comunicazione chi ha l’eccedenza e chi ha bisogno o può trarre beneficio da quella donazione. Spera specifica che “non dobbiamo pensare al food sharing come qualcosa che riguarda soltanto le persone con un basso reddito. Questo sistema può tornare utile a chiunque. Avanzi Popolo 2.0 funziona one to one, ed è potenzialmente attivo in qualsiasi parte d’Italia.” Il tutto, come sottolineano i fondatori, in maniera rigorosamente trasparente.
Matrimoni a spreco zero: le eccedenze donate alle comunità che ne hanno bisogno
Ragionando sempre sui luoghi dello spreco, è nata l’idea di individuare anche altri piccoli “dispositivi di promozione sociale”, come li definisce il fondatore dell’associazione, che permettono di distribuire le eccedenze prima che diventino rifiuto. “Abbiamo pensato ai pranzi e alle cene principesche dei matrimoni pugliesi e ci siamo chiesti perché non elaborare un piano per agire contro lo spreco alimentare anche in questa situazione.”
Una qualsiasi coppia di sposi che desideri un matrimonio più ecologico contatta l’associazione che spiega loro quali sono le regole da seguire per la donazione del cibo e mettersi in contatto gli organizzatori dell’evento, la location e la più vicina realtà che ha effettivamente bisogno di quell’eccedenza per le proprie attività. L’intervistato ci spiega che “si tratta di associazioni che si trovano a pochi km dal luogo del banchetto, raggiungibili in meno di venti minuti, e che ritirano all’orario migliore quanto andrebbe altrimenti buttato.”
L’idea è piaciuta a tal punto che alcuni wedding planner pugliesi hanno iniziato a collaborazione con Farina 080, ma non soltanto. Lo scorso novembre, infatti, l’iniziativa è stata premiata con l’“oscar della sostenibilità”, un riconoscimento assegnato dal Ministero dell’Ambiente e da Last Minute Market nell’ambito della campagna “Spreco Zero”.
La distribuzione degli alimenti viaggia sui pattini
I progetti creativi contro lo spreco alimentari dell’associazione pugliese non sono finiti qui. Sempre applicando la filosofia dell’incontro tra luoghi dello spreco e del bisogno, sono state promosse altre iniziative di food sharing che contribuiscono a dare valore alle comunità e a creare relazioni. Un esempio è quello dei frigoriferi solidali, elettrodomestici collocati in alcune aree di Bari (centri Caritas, coworking, ecc.) dove chiunque può prendere o lasciare del cibo in eccedenza.
Un’altra idea è quella della distribuzione del cibo recuperato con i pattini. Il progetto coinvolge il gruppo dei Pattinatori di Bari che, ogni mercoledì, alle 19.45, si trova nel quartiere Madonnella per fare il giro dei negozi prima della chiusura e poi della distribuzione delle eccedenze nell’area. “Ci siamo domandati, insieme, ‘cosa cambia se il giro di allenamento lo facciamo con uno zaino pieno di cibo sulle spalle?’. È una somma di piccoli gesti”, riflette ancora Antonio Spera, “che può fare la differenza. Siamo sempre più attrezzati per la riduzione degli sprechi su larga scala (anche grazie alla Legge Gadda, ndr), ma riteniamo che sia importante diffondere comportamenti virtuosi e far sì che ciascuno faccia il suo.”
Avanzi Popolo 2.0 contribuisce proprio ad accorciare le distanze, stimolare relazioni e mettere in contatto persone e realtà che sono sensibili al tema della lotta contro lo spreco alimentare suggerendo pratiche virtuose. “Fortunatamente, sono tante le persone, anche non tradizionalmente impegnate nel sociale, che si possono così attivare e mettere a disposizione anche solo dieci minuti, che possono però migliorare la vita della comunità”, conclude Spera.
Voi conoscevate queste iniziative?