Oltre che svago, Facebook fornisce un’informazione agile, tempestiva e soprattutto dalla parte di noi gente comune. Tutto bene se non ci fossero i creatori di bufale molte delle quali a tema alimentare. Falsità allarmanti poi diffuse da utenti convinti di fornire un utile servizio al prossimo. L’ultima parla di aziende alimentari (tutte elencate per nome) che vendono prodotti contaminati e perciò cancerogeni. Prima c’è stato il latte scaduto e ribollito fino a 5 volte della pasta Barilla fatta con grano ammuffito, il pane surgelato precotto in Romania in forni alimentati con legno di bare per citarne solo alcune.L’ultima riguarda la pericolosità del DHMO, il Monossido di Diidrogeno. è un killer diffusissimo in natura e per niente controllato che provoca la morte in seguito a inalazione accidentale anche di piccole quantità. Ebbene, altro non è che l’acqua (un atomo di ossigeno e due di idrogeno) che, come tutti sanno, è meglio non inalare….Eppure la bufala viaggia.
Articolo di Martino Ragusa