Una semplice tazzina di caffè può spalancare mondi interi. Racconta le storie di persone che, anche in paesi molto lontani, lavorano per coltivare una pianta che dà un frutto che, a sua volta, si trasforma nell’amatissima bevanda. Dare valore a tutto il mondo che ruota attorno a questi chicchi, dalla materia prima alle ultime tendenze e innovazioni, è uno degli obiettivi degli “assaggiatori professionisti di caffè”: ne abbiamo parlato con Antonia Trucillo, che si occupa del Controllo qualità dell’azienda di famiglia a Salerno ed è responsabile dell’Accademia Trucillo.
Assaggiatori di caffè, dalla passione alla professione: Antonia Trucillo e l’Accademia
La torrefazione Trucillo è stata fondata a Salerno nel 1950 da Cesare Trucillo. Oggi a portare avanti la realtà familiare è la terza generazione composta da Antonia Trucillo, insieme alla sorella Andrea e al fratello Cesare, come il nonno. Il caffè è, dunque, di famiglia per la 27enne, ma è soprattutto una grande passione sviluppata ed esplorata attraverso moltissimi viaggi in Honduras, Colombia, Brasile, India, Guatemala, Costarica e Vietnam. Tutti luoghi dove il caffè viene coltivato e dove imparare a riconoscerne dettagli, caratteristiche e sfumature.
Antonia, inoltre, è Trainer AST della Specialty Coffee Association e tra i più giovani Q Grader in Italia, titolo che rappresenta la massima specializzazione nel mondo della formazione del caffè, ed è per questo che le abbiamo chiesto come si diventa “assaggiatori di caffè”.
L’Accademia Trucillo è la prima nel Centro-Sud Italia e propone percorsi di formazione sia per professionisti sia per appassionati. La cultura del caffè, come sottolinea la responsabile, ha bisogno di essere alimentata, di conoscenza, di condivisione e di aggiornamento continuo per stare al passo coi tempi. Nonché di curiosità, a tutte le età, che porta a sperimentare e assaggiare miscele e preparazioni differenti. Del resto, come ci dice Antonia, “l’espresso è un regalo che l’Italia ha fatto al mondo!”.
Qual è il vostro caffè preferito?