Giornale del cibo

Asimina, un frutto tropicale da scoprire

 

 

Ho scoperto l’Asimina solo di recente, proprio come la Feijoa, di cui avevamo parlato qualche tempo fa. Questo dolcissimo e profumatissimo frutto proviene da una pianta appartenente alle famiglia delle Annonaceae, composta da migliaia di specie diverse e diffuse nelle aree tropicali ed equatoriali di tutto il mondo.

L’Asimina è conosciuta con il nome di pawpaw, (o paw paw), il banano di montagna o del nord. È da sempre coltivata negli Stati Uniti orientali, dal nord della Florida fino alle regioni dei grandi laghi, area geografica con un clima simile al nostro, caratterizzata da un inverno freddo con poche gelate e un’estate calda e piovosa, tanto che questa specie vegetale è in grado di adattarsi e crescere rigogliosa anche qui da noi in Italia.

Qui vi racconterò come questo frutto particolare e sconosciuto ai più, si gusta in alcune ricette di facile esecuzione e tutte vegetali e vi farò scoprire come e dove viene coltivato nel nostro paese.

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Asimina: un frutto dalle mille virtù

L’Asimina, la cui raccolta avviene dalla fine del mese di agosto sino a tutto settembre, ha una polpa morbida dal color giallo caldo, un sapore dolce e inaspettato simile a quello del mango e della banana, ma con un retrogusto di cacao.

Il frutto si mangia tagliandolo a metà e rimuovendo con un cucchiaino la polpa all’interno, facendo attenzione ai semi ovoidali marroni di cui è ricco.

Questo frutto con una spessa buccia verde chiaro a forma di grosso fagiolo, è ricco di vitamine quali la A e la C, sali minerali come calcio, fosforo, magnesio e manganese, contiene moltissimi aminoacidi essenziali e pochi carboidrati.

La coltivazione dell’Asimina nel Parco dei Colli

asimina coltivazione italia
Foto: tropicodeicolli.it

L’asimina è una pianta robusta, rustica, in grado di difendersi naturalmente dalle avversità. La coltivazione, molto lenta, viene effettuata senza necessità di trattamenti: filari regolari di piante coltivate che con i loro fiori attirano insetti impollinatori e che si alternano a strisce di prato spontaneo.

Il Tropico dei Colli, l’azienda che mi ha fatto scoprire le meraviglie dell’Asimina triloba, nasce nel 2015 a Bergamo, da un’idea di Mirko Roberti e Giulia Serafini, due ragazzi giovani, sognatori e talentuosi, vincitori di molti premi importanti, con lo scopo di diffondere frutti esotici adatti alla coltivazione nel nostro paese. I loro frutteti si sviluppano all’interno del Parco dei Colli e sono circondati da siepi di specie diverse, ad altissima biodiversità, in grado di fare da rifugio alla fauna selvatica.

Il frutteto di Asimina viene concimato in maniera organica e si integra armoniosamente nel paesaggio agricolo delle colline circostanti.

Foto di Carmela Kia Giambrone

Due dolci ricette per assaporare l’Asimina

L’asimina risulta un alimento perfetto in un regime alimentare vegetale, adatto agli sportivi e visto il suo gusto avvolgente e ricco, perfetto per la prima colazione e la merenda da solo o aggiunta a yogurt vegetale, frullati con latte di mandorla o avena e perchè no, per realizzare sorbetti e gelati di frutta fresca.

Foto di Carmela Kia Giambroneblan

Torta vegan all’asimina e nocciole

Una torta molto fresca, perfetta per gustare il frutto dell’asimina in un dolce semplice ma molto ricco. Una base di avena e nocciole che sposa una crema soffice e leggera a base di tofu, yogurt e asimina, assaporandone la dolcezza a ogni morso.

Ingredienti:

Procedimento:

  1. Iniziate preparando la base, nel frattempo preriscaldate il forno a 180° C.. In una terrina unite i fiocchi d’avena, le nocciole e lo zucchero quindi versate il burro di soia fuso e mescolate con un cucchiaio di legno fino a ottenere un composto omogeneo.
  2. Rivestite una tortiera bassa di carta da forno, ponete la base e schiacciate con le mani compattandola il più possibile.
  3. Cuocete in forno per circa 15 minuti quindi togliete dal forno e lasciate raffreddare.
  4. Ora passate alla preparazione del top. Utilizzando un mixer frullate il tofu, lo yogurt, la banana, lo zucchero e la purea di asimina.
  5. Quindi preparate la gelatina di agar agar seguendo le istruzioni sulla bustina, aggiungendo tanta acqua bollente quanta richiesta, cuocete a fuoco lento in un piccolo pentolino quindi una volta completamente disciolta, lasciatela raffreddare leggermente ed unitela alla miscela del top.
  6. Versate quindi il top sulla base raffreddata e livellatela utilizzando il dorso di un coltello. Ponete in frigorifero per almeno 3 ore prima di servire.

Budini all’asimina

Anna_Pustynnikova/shutterstock.com

Budini leggeri, fruttati e molto dolci, 100% vegetali e velocissimi da preparare.

L’asimina regala il suo profumo e il suo gusto in completa naturalezza, senza alcuna variazione. Assolutamente da provare.

Ingredienti:

Procedimento:

  1. In un pentolino ponete l’amido, aggiungete lo zucchero e con una frusta iniziate a mescolare il composto aggiungendo a filo il latte di soia in cui avrete frullato la polpa di asimina.
  2. Ponete sul fuoco il pentolino e a fuoco basso cuocete sino a che la crema non risulterà densa e liscia, serviranno dai 6 ai 10 minuti massimo.
  3. Versate la crema in due stampi da budino leggermente bagnati con del Baileys vegan al latte di mandorla.
  4. Lasciate intiepidire quindi riponete in frigo per almeno 6-8 ore. Servite sformando i budini rovesciati su piattini da dolce.

Ecco quindi come un frutto mai visto prima entra con facilità a far parte della nostra cucina e si sposa perfettamente a piatti semplici e alla portata di tutti.

Un alimento dalla spiccata ricchezza nutrizionale che spezza la routine in regimi alimentari controllati, sportivi e non, permettendo di scoprire con naturalezza sapori nuovi, tanto in cucina quanto nella vita. L’ Asimina così allarga i confini della conoscenza in fatto di cibo, cultura e non in ultimo, quelli della propria mente. Avevate mai assaggiato questo frutto?

 

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