di Alex Castelli.
S’Aranzada: è questo il nome in sardo dell’aranciata nuorese, dolce tipico fatto di striscioline di buccia d’arancia cotte nel miele e guarnite da mandorle sgusciate.
È un dolce genuino e semplice, da gustare a fine pasto come dessert ma anche come spuntino durante la giornata, grazie a un alto tenore energetico e alle sue proprietà toniche e digestive.
Nella provincia di Nuoro si usa offrirlo in occasioni importanti come banchetti e ricevimenti, in particolare nei matrimoni. Più è buona l’aranzada, migliore è la riuscita della festa. È usanza che gli sposi donino ai parenti stretti “sa parte”, ovvero una parte dei dolci della cerimonia nuziale, aranzada compresa. I parenti poi ricambieranno con “sa torradura” (la restituzione), un dono di ringraziamento agli sposi.
A seconda delle zone di manifattura esistono diverse varietà di questo dolce, che si differenziano per le proporzioni tra gli ingredienti. Variando la quantità di scorza d’arancia varia il sapore dominante del dolce, mentre con la quantità di miele cambia la sua consistenza.