Le Arance Rosse di Sicilia: un tesoro agricolo della terra del sole

arance rosse di sicilia tagliate a metà
Rosse, dolci e leggermente acidule, le arance rosse di Sicilia nascono in un territorio unico. Ma qual è la loro storia e cosa dona il loro colore intenso?

Rosso intenso, sentori dolci e una leggera acidità: le arance rosse di Sicilia si distinguono per il loro sapore equilibrato e la polpa dalla caratteristica colorazione. Coltivate in zone specifiche dell’isola, sono il risultato di un territorio che offre condizioni climatiche favorevoli e un terreno ricco di nutrienti. La loro freschezza e il profumo delicato le rendono ideali per numerosi utilizzi in cucina.

Ma qual è la loro storia? Dove vengono coltivate? E cosa conferisce alla loro polpa quel rosso intenso così caratteristico? Scopriamolo insieme! 

La storia delle arance rosse di Sicilia e le loro origini antiche

Arance rosse
MERCURY studio/shutterstock

Non è semplice ricostruire il percorso preciso che racconti come gli agrumi siano giunti in Sicilia, ma una cosa è certa: il loro arrivo risale a tempi molto remoti. Un mosaico nella villa del Casale di Piazza Armerina testimonia la coltivazione del cedro e del limone sull’isola già durante il tardo periodo romano.

L’arancia amara (Citrus aurantium) fu introdotta in Sicilia nel VII secolo dagli Arabi, che contribuirono alla diffusione degli agrumi nel Mediterraneo. Tuttavia, fino al XVI secolo, le “arance bionde” vennero coltivate esclusivamente per scopi ornamentali, contribuendo alla creazione di splendidi giardini, termine che ancora oggi identifica i terreni destinati alla coltivazione degli agrumi.

L’arancia rossa (aurantium iudicum), invece, arrivò in Sicilia intorno al 1646, grazie a un missionario genovese di ritorno dalle Filippine. Il frutto fu descritto per la prima volta dal gesuita Giovanni Battista Ferrari nell’opera Hesperides , dove lo elogiò per le sue peculiarità, tra cui la polpa pigmentata, definita “purpurei coloris medulla”.

Fu solo nel XIX secolo che la coltivazione dell’arancia rossa conquistò un ruolo centrale nell’economia siciliana, un primato che mantiene ancora oggi.

L’evoluzione dell’arancia rossa siciliana è quindi un intreccio di storie, influenze e mutazioni naturali che si sono sviluppate nei secoli, fino a raggiungere l’eccellenza che oggi conosciamo. La sua crescita è stata favorita dall’ambiente unico della Sicilia, dove il terreno vulcanico e il clima ideale hanno creato le condizioni perfette per la coltivazione di queste varietà di agrumi, oggi tra le più pregiate al mondo.

Oltre alla sua origine antica, questo frutto si distingue anche per un altro elemento fondamentale: il suolo in cui cresce.

Un suolo vulcanico ideale per la coltivazione

Aranci alle pendici dell'Etna
Alanstix64/shutterstock

Le arance rosse di Sicilia crescono esclusivamente nella Piana di Catania e in alcune zone di Enna e Siracusa, dove le condizioni ambientali uniche ne determinano la qualità eccezionale. Queste aree, grazie alla presenza dell’Etna, uno dei vulcani più attivi d’Europa, arricchisce il terreno di minerali e nutrienti, rendendolo particolarmente fertile per la coltivazione di questo agrume. Il risultato è un frutto succoso, dalla polpa rossa intensa, che ha ottenuto il prestigioso marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta) dall’Unione Europea, a garanzia della sua origine e qualità.

Ma qual è il verso segreto di queste arance? Gran parte della loro unicità deriva dal contrasto tra il clima secco e le forti escursioni termiche che caratterizzano queste zone. Durante il giorno l’irraggiamento solare è intenso, mentre di notte le temperature si abbassano sensibilmente, anche grazie alla neve che spesso ricopre l’Etna durante l’inverno. Questo alternarsi di caldo e freddo favorisce la produzione di antocianine, pigmenti naturali che conferiscono alle arance il tipico colore rosso della polpa e ne esaltano le proprietà antiossidanti. 

Questo particolare microclima, caratterizzato da venti caldi e suoli vulcanici, ha favorito nel tempo lo sviluppo di diverse varietà di arance rosse, rendendo la Sicilia la terra d’elezione per uno degli agrumi più apprezzati al mondo.

Le varietà: genuinità e differenziazione

Spremuta di arance rosse
Yakov Oskanov/shutterstock

Le arance rosse siciliane si suddividono in diverse varietà, tra cui la Tarocco, la Sanguinello, e la Moro. Ognuna di queste ha caratteristiche uniche che la distinguono dalle altre. La Tarocco, ad esempio, è famosa per il suo sapore equilibrato, che mescola dolcezza e acidità, e per la sua polpa particolarmente succosa. La Sanguinello, più tardiva, ha una tonalità di rosso intenso e un aroma più forte, mentre la Moro si distingue per il suo sapore leggermente amarognolo e per la sua polpa che vira verso il rosso più scuro.

Pur con le loro differenze, queste varietà condividono le stesse straordinarie qualità: freschezza e ricchezza di vitamine e antiossidanti, che le rendono un prodotto non solo delizioso, ma anche salutare.

Ora che hai scoperto tutto su questo agrume, è arrivato il momento di imparare come utilizzarlo in cucina.

Scorze d’arancia candite al cioccolato

scorze d'arancia candita con cioccolato
Giorgio Rossi/shutterstock

C’è poco da dire: il succo di queste arance rosse è così buono che meriterebbe di essere gustato esclusivamente come spremuta, per assaporarne appieno la freschezza e il sapore unico. Ma se cerchi un’alternativa altrettanto deliziosa per valorizzare questo frutto, le scorze al cioccolato sono la scelta ideale. Un connubio irresistibile tra la dolcezza del cioccolato e il gusto agrumato e intenso delle scorze, per un piccolo peccato di gola che esalta al massimo tutto il profumo e l’essenza delle arance rosse.

Ingredienti

  • 3 arance rosse di Sicilia IGP
  • 200 g di zucchero
  • 100 ml di acqua
  • 150 g di cioccolato fondente

Preparazione

  1. Lava accuratamente le arance rosse di Sicilia e asciugale. Con un coltello affilato, rimuovi la scorza in strisce larghe, facendo attenzione a non prelevare troppo albedo (la parte bianca).
  2. Porta a ebollizione una pentola d’acqua, immergi le scorze e lasciale cuocere per 5 minuti. Scolale e ripeti il ​​procedimento un’altra volta per eliminare l’amaro.
  3. Versa lo zucchero e l’acqua in una padella, mescola e porta a bollore. Aggiungi le scorze d’arancia e falle cuocere a fuoco basso per circa 20 minuti, fino a quando non diventano lucide e morbide. Trasferisci su una griglia o sulla carta forno per farle asciugare.
  4. Sciogli il cioccolato fondente a bagnomaria. Quando le scorze si sono asciugate, immergi metà di ogni striscia nel cioccolato fuso e adagiale sulla carta forno per farle raffreddare completamente.
  5. Riponi le scorze in un contenitore ermetico e gustale come accompagnamento o come goloso regalo.

Hai mai assaggiato le arance rosse di Sicilia? Hai qualche ricetta da consigliarci?

 

Immagini in evidenza di: Viktoria Hodos/shutterstock

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