L’Amaranto per molti è un ingrediente ancora sconosciuto. Se la quinoa infatti è la cugina famosa, l’amaranto con il suo sapore delicato e la sua forma curiosa, non ha ancora fatto breccia nel cuore della cucina italiana.
Anche l’amaranto è un falso cereale e i suoi piccoli grani, racchiusi in spighe rosse, rappresentano un alimento preziosissimo per chi, come vegetariani e vegani, ha escluso carne e pesce dalla propria dieta. L’amaranto è infatti ricco di proteine e di ferro inoltre è completamente privo di glutine, alimento che lo rende perfetto per chi è celiaco. Ci sono molti piatti in grado di farlo apprezzare: scopriamo allora l’amaranto in 3 ricette che a mio parere sono molto semplici e gustose.
Amaranto: 3 ricette completamente vegetali
Prima di passare alle ricette, ecco un paio di informazioni sulla preparazione dell’amaranto. Come la quinoa, deve essere lavato e cotto (per mezzo di bollitura, pentola a pressione o tostatura). Inoltre è importante sapere che durante la cottura tende a incollarsi così, per evitare questo spiacevole risultato, spesso nelle ricette viene unito ad altri cereali.
Antipasto di cannellini e amaranto con crema di barbabietola e zenzero
Un antipasto molto delicato e fresco, perfetto come apripista a piatti più articolati. I cannellini possono essere sostituiti con un altro genere di legumi e la barbabietola può lasciare il posto a un trito di pomodori freschi e cetrioli o, perché no, dell’avocado o da un semplice bouquet aromatico di erbe freschissime, naturalmente a seconda della stagione.
Ingredienti:
- 80 g di fagioli cannellini secchi
- 1 spicchio d’aglio
- 100 g di amaranto
- 300 g di acqua
- 1 porro
- succo di 1 limone
- zest di limone biologico
- zenzero fresco grattugiato
- 1 piccola barbabietola cruda
- q.b. di prezzemolo fresco
- q.b. di olio extravergine d’oliva
- q.b. di sale integrale matino
- q.b. di pepe nero macinato fresco
- q.b. di pepe verde macinato fresco
- 2cm di alga kombu
- q.b. di gomasio
Procedimento:
- Ammollate i fagioli per una notte in acqua quindi risciacquateli e cuoceteli, in ammollo, in pentola a pressione per circa 40 minuti con la kombu.
- A cottura ultimata, in una padella dai bordi alti, scaldate 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva, gettate l’aglio in camicia, quindi dopo 1 minuto aggiungete i fagioli scolati dall’acqua e fate cuocere a fuoco medio per circa 15 minuti, avendo cura di bagnare di tanto in tanto con l’acqua di cottura dei fagioli.
- Aggiustate di sale e pepe e, a cottura ultimata, rimuovere l’aglio e schiacciate con uno schiacciapatate quindi mettete da parte.
- Risciacquate l’amaranto in abbondante acqua fresca e cuocetelo in acqua bollente per 15-20 minuti a fiamma bassa. A cottura ultimata, spegnete, scolatelo con un colino a maglie fini e riponetelo in una ciotola.
- A questo punto aggiungete il porro fresco tagliato molto finemente, un poco di gomasio e del pepe verde macinato fresco, quindi mescolate il tutto e mettete da parte.
- Pulite la barbabietola e tagliatela sottilmente utilizzando un coltello in ceramica, fate quindi marinare le fettine in aceto, olio e sale integrale marino.
- Ungete delle coppette da budino con un poco di olio extravergine quindi riempite il fondo con l’amaranto (circa la metà) e aggiungere i fagioli schiacciati (per l’altra metà).
- Premete per bene e riponete in frigorifero per 30 minuti.
- Passato questo tempo sformate i vostri antipasti rovesciandoli sui piattini da portata, completate con del carpaccio di barbabietola, del pepe nero fresco, il prezzemolo fresco e un poco di zest di limone e zenzero fresco.
Polpettine di amaranto e lupini in crema di cipolle rosse agrodolce
Le polpettine di amaranto e lupini, in questa preparazione, sono cotte in forno: per una scelta ancora più gustosa potrete friggerle, a immersione, e condirle anche con semplice succo di limone e sale integrale marino. Ottime appena fatte, ancor più buone il giorno dopo, come ogni polpetta che si rispetti.
Ingredienti:
- 1 tazza di lupini cotti e conservati sottovuoto (si trovano nel banco frigo)
- 4 tazze di amaranto
- 2 patate cotte a vapore
- 4 cipolle rosse di Tropea
- q.b. di olio extravergine di oliva
- q.b. di sale integrale marino
- q.b. di pepe nero macinato fresco
- q.b. di farina integrale di grano tenero
- 2 cucchiai di sciroppo d’agave
- 4 cucchiai di aceto di mele
- q.b. di cumino
- q.b. di menta fresca
- q.b. di coriandolo
- q.b. di latte di soia al naturale
Procedimento:
- Lavate 2 tazze di amaranto con acqua fresca e cuocetelo in abbondante acqua per circa 20-25 minuti.
- Nel frattempo, a parte, scolate i lupini, risciacquateli e frullateli con le patate. Quindi mettete il tutto da parte.
- In una casseruola ponete 2 cucchiai di olio extravergine, scaldate e aggiungete le cipolle tagliate in 4 parti, aggiungete lo sciroppo d’agave, l’aceto e mezzo bicchiere di acqua. Coprite con il coperchio e cuocete per 10-15 minuti quindi con il frullatore ad immersione rendete omogenea la vostra salsa. A cottura ultimata, mettete da parte.
- n una bastardella ampia, unite l’amaranto cotto, i lupini frullati con le patate, un poco di cumino, coriandolo e menta fresca tritata.
- Se necessario, aggiungete qualche cucchiaio di farina, e componete le vostre polpette.
- Ora ponete una padella antiaderente sul fuoco dotata di coperchio, ungetela leggermente, scaldatela e una volta ben calda, tostate i semi di amaranto esattamente come fareste per preparare dei pop corn. Una volta “scoppiati” metteteli in una ciotola ampia.
- Passate le vostre polpette prima in una ciotola di latte di soia, quindi nella farina integrale, poi di nuovo nel latte di soia e infine nell’amaranto tostato.
- A questo punto foderate una teglia con carta da forno, aggiungete un filo d’olio extravergine, poggiate le polpette e cuocetele per 15-20 minuti a 220°C.
- Gustate le polpette di amaranto calde con la salsa di cipolle rosse di Tropea in agrodolce.
Pepite di amaranto e cioccolato al peperoncino di Calabria
Un dolce golosissimo, ricco di ferro e 100% vegetale. Scegliete del cioccolato di buona qualità, fair trade, biologico e se lo desiderate potrete sostituire le nocciole con noci o ancora con pistacchi e anacardi. Non dimenticate il pizzico di peperoncino, magari DOP di Calabria, in grado di rendere ancor più delizioso questo semplicissimo dolce.
Ingredienti:
- 1 tavoletta di cioccolato fondente al 70% di cacao
- un pizzico di peperoncino in polvere DOP
- 10 nocciole tostate e schiacciate grossolanamente
- 100 g di amaranto tostato
Procedimento:
- Sciogliete il cioccolato a bagnomaria molto lentamente.
- Nel frattempo, tostate l’amaranto, esattamente come spiegato nella precedente ricetta.
- Versate quindi l’amaranto, il pizzico di polvere di peperoncino ed il trito di nocciole tostate nel cioccolato e girate delicatamente con un cucchiaio.
- Foderate una leccarda con carta da forno, versate il composto di cioccolato fuso in modo che non sia eccessivamente sottile, altrimenti il rischio è che si rompa una volta solidificato.
- Lasciate quindi raffreddare e con un coltello suddividete in piccole pepite il vostro dolce.
Come avete visto, quindi, l’amaranto si presta a moltissime preparazioni diverse, dall’antipasto al dolce. Le ricette con l’amaranto, esattamente come quelle con bulgur, cous cous, miglio, farro, orzo o quinoa, permettono anche di realizzare zuppe, piatti unici e insalate ricche e complete perfette per l’happy hour.
Gustatelo accompagnandolo con le verdure e i legumi che più amate e scoprirete il suo gusto delicato e semplice perfetto anche per i più piccoli.