Dopo le numerose campagne in tutta l’Unione Europea che chiedevano a gran voce l’abolizione delle cannucce in plastica usa e getta, tutti noi sappiamo ormai con estrema chiarezza, che la plastica usa e getta ha le ore contate.
Dall’anno prossimo, infatti, la plastica monouso, quella usa e getta come piatti, posate, cannucce e cotton fioc sarà bandita per sempre. La direttiva europea è entrata in vigore il 2 luglio 2019 e gli Stati membri saranno tenuti a recepirla entro il 3 luglio 2021. Ecco quindi che in tutta l’Unione Europea si sta assistendo a una vera e propria gara verso la ricerca delle opzioni sostenibili in sostituzione a questo materiale.
È in questo clima che nascono le tante alternative alle cannucce di plastica, da quelle in acciaio a quelle fatte di alghe, fino ad arrivare a quelle commestibili: in questo articolo, scopriamone più da vicino alcune, analizzando pro e contro.
Perché dire addio alle cannucce di plastica?
Le cannucce di plastica usa e getta hanno di fatto una vita brevissima ma una persistenza enorme: basti pensare a quanto permangono in media in un bicchiere. Avete però mai riflettuto invece su quanto sia estremamente lunga la vita di una cannuccia una volta che giunge in una discarica?
La plastica infatti per degradarsi sappiamo che impiega centinaia e centinaia di anni, circa cinquecento. Rappresenta infatti la maggior parte dei rifiuti riversati negli oceani e nei mari e, purtroppo, il triste primato di rifiuto pericoloso va anche alle cannucce, che ottengono infatti un vero e proprio posto d’onore.
Come riporta il WWF, la plastica prodotta a metà degli anni ‘60 del secolo scorso a oggi è passata da 15 milioni ad oltre 310 milioni: ogni anno oltre 8 milioni di tonnellate di plastica inquinano mari e oceani, e si stima che oltre 150 milioni di tonnellate di plastica siano ormai presenti negli oceani di tutto il mondo. Senza un cambiamento di rotta, nel 2025, gli oceani avranno 1 tonnellata di plastica per ogni 3 tonnellate di pesce, numeri che fanno davvero impressione. Questo materiale, di fatto, si trova ormai ovunque e recentemente è stata trovata anche nella fossa delle Marianne e, soprattutto, all’interno dei cibi che mangiamo (soprattutto pesci) sotto forma di microplastiche, a cui abbiamo dedicato un approfondimento.
Si tratta quindi di un enorme pericolo a cui la fauna marina e costiera è costantemente sottoposta: ogni giorno infatti l’ingestione da parte di tartarughe, uccelli marini, cetacei porta a gravi conseguenze sulla loro salute o sulla loro riproduzione, fino nel peggiore dei casi anche alla morte. Come per le posate di plastica che piano piano sono state sostituite con materiali maggiormente sostenibili, alle volte anche commestibili, anche per le cannucce questa scelta la sta facendo da padrone. Scopriamo insieme quali sono le alternative possibili.
[elementor-template id='142071']Alternative alle cannucce di plastica: quali scegliere?
In questi anni, diverse realtà si sono mosse nella direzione di creazione di cannucce sostenibili: da quelle biodegradabili in Mater-Bi, una bioplastica, a quelle in carta fino a quelle commestibili. Le possibilità sono tante, quindi, e noi ne abbiamo selezionate 5, una scelta fatta sulla base della tipologia e del materiale utilizzato. Ecco per ciascuna i pro e i contro e dove poterle trovare.
Cannucce di carta
Cannucce realizzate esclusivamente in carta riciclata, come quelle del brand Treba, che si possono acquistare ovunque, dai supermercati agli shop online.
- Pro: non alterano il gusto della bevanda e a fine vita sono 100% riciclabili nel bidone del compostaggio o nella frazione umida di raccolta dei rifiuti.
- Contro: sono monouso e hanno un rapido scioglimento, soprattutto nelle bevande calde; inoltre, nella loro produzione, possono essere usate sostanze chimiche (in quelle Treba non sono però presenti), come coloranti o sbiancanti considerati “possibili inquinanti”.
Cannucce di bambù
Le cannucce di bambù, come quelle di Bambaw, sono riutilizzabili all’infinito, sostenibili e molto “naturali”; è possibile acquistarle praticamente ovunque, dalle grandi catene di oggettistica per la casa agli shop online.
- Pro: sono riutilizzabili, biodegradabili e non creano problemi se immerse nelle bevande calde; inoltre, non contengono coloranti o inchiostro.
- Contro: non sono insapori e non possono essere lavate in lavastoviglie; richiedono infatti un apposito scovolino per essere pulite, rendendo quindi la pulizia più difficoltosa. Inoltre, la loro produzione è di solito dislocata molto lontano dal nostro Paese, quindi per poterci raggiungere devono percorrere moltissimi chilometri aumentando così la CO2 prodotta.
Cannucce di acciaio inox e in vetro pyrex
Le cannucce di acciaio inox Penta Stars e di vetro pyrex Nÿ Straw sono un’ottima alternativa alle cannucce di plastica. Vediamo perché:
- Pro: sono entrambi riutilizzabili all’infinito e riciclabili; inoltre, rispetto a quelle di bambù sono più “inerti”, ovvero interagiscono meno con i drink e possono essere lavate in lavastoviglie;
- Contro: si trovano con un poco più di difficoltà nei supermercati o nei negozi di casalinghi (bisogna quindi acquistarle online).
Cannucce realizzate con gli steli dell’erba
Queste cannucce sono un vero fenomeno green arrivato dal Vietnam: in Europa non sono approdate in larga scala eppure, a rigor di cronaca, dobbiamo certo annoverarle tra le alternative sostenibili alle cugine di plastica. Le Strawmee sono certamente le più famose.
- Pro: si possono riutilizzare finché non si deteriorano (fino a tre volte per uso privato) e, a fine vita, sono 100% riciclabili nel bidone del compostaggio o nella frazione umida di raccolta dei rifiuti.
- Contro: si trovano con estrema difficoltà solo online.
Cannucce di alghe
Lolistraw è il nome di cannucce realizzate a partire da alghe, un’altra alternativa alle cannucce di plastica.
- Pro: sono OGM free, biodegradabili e compostabili. Inoltre, sono commestibili e quindi possono essere masticate e mangiate; un’altra particolarità sta nel fatto che possono essere anche aromatizzate secondo vari gusti.
- Contro: sono monouso e si trovano con estrema difficoltà solo online.
Cannucce di mais gluten free
Tra le cannucce commestibili rientrano anche quelle marchigiane Canù straws prodotte dalla Cooperativa Campo, che ha avuto l’idea di utilizzare delle zite, un tipo di pasta lunga e cava, in mais bio non OGM.
- Pro: sono gluten free e quindi adatte per i celiaci; hanno una lunga durata nel drink (oltre 1 ora) anche in una bevanda calda e sonoinsapori; inoltre, si riciclano facilmente.
- Contro: sono monouso e per il momento l’offerta è dedicata al settore bar e ristorazione ma da dicembre 2020 sarà possibile acquistare Canù direttamente sull’e-commerce della cooperativa e dall’anno prossimo sarà possibile acquistarle anche presso i più grandi supermercati del nostro Paese.
Diciamo addio alla plastica è sperimentiamo la sostenibilità grazie alle alternative delle cannucce. Voi le usate?