Essere vegetariani o vegani, una condizione che spesso non è una scelta ma un’esigenza, implica tante piccole difficoltà quotidiane: dalle cene con gli amici, alle festività, ai viaggi, agli aperitivi o cene al ristorante. Siamo, purtroppo, sempre pronti per l’imprevisto e sempre in allerta: nonostante le raccomandazioni la leggerezza o l’ignoranza della gente fa sì che spesso ci si imbatta in piccole sminuzzate parti di alici sulla pizza o in condimenti, tonno nelle insalate, piccoli quadrati di prosciutto in crocchette, torte salate o zuppe, brodi a base di pesce e tante altre sorprese.
Se su queste essere preparati è impossibile (sennò che sorprese sarebbero?), possiamo però informarci e documentarci su grassi e sostanze di origine animali, non visibili e quindi spesso impossibili da riconoscere a occhio nudo. In questo modo, tanto controllando gli ingredienti degli alimenti al supermercato tanto chiedendo informazioni ai negozianti, saremo in grado di evitare gli alimenti in cui generalmente sono contenuti.
Alla scoperta di sostanze e grassi di origine animali
Prima di analizzare i cibi insospettabilmente non vegani o vegetariani, partiamo dal conoscere e analizzare i più diffusi, presenti tanto in prodotti confezionati quanto in prodotti freschi e da forno.
Tenete presente che tutte queste sostanze possono essere sostituite con alternative vegetali, non necessariamente più care o difficili da reperire. Questo va tenuto presente sia per eventuali ricette da realizzare in casa sia per comprendere quanto l’utilizzo di queste sostanze sia spesso legato soprattutto a tradizioni popolari o culinarie locali e alla non conoscenza di eventuali ingredienti alternativi.
- Acido stearico: è il grasso più diffuso in natura. Se di origine animale è generalmente ricavato dai maiali
- Caglio animale: enzima coagulante estratto dallo stomaco dei vitelli
- Carminio, cocciniglia (E120): pigmento rosso ricavato da coccinelle femmine schiacciate. Per un etto di questo colorante vengono uccise circa 70000 coccinelle (fonte: “La dieta Skinny Bitch”, R. Freedman e Kim Barnouin, TEA Edizioni)
- Colla di pesce: gelatina ottenuta dalle vesciche dei pesci
- Gelatina: sostanza addensante proveniente da bovini e suini, i ottiene bollendo ossa, pelle e tendini
- Lardo: grasso di maiale
- Sego: grasso di tessuto membranoso presente nei bovini.
- Strutto: grasso estratto da addome o reni di maiale
Alimenti Vegani e Vegetariani: 10 insospettabili casi
Senza addentrarci sulla questione salutista, per la quale come sempre consiglio di rivolgervi a medici e nutrizionisti o di approfondire con letture e informazioni ben documentate, vi presento alcuni alimenti apparentemente vegani e vegetariani che riservano soprese. Data la grande diffusione di sostanze animali all’interno di una vastissima gamma di prodotti l’elenco sarebbe davvero lunghissimo ma quelli che vado a elencarvi sono i più noti.
1) Caramelle, lecca lecca, Martini Rosso© e Alchermes
Cosa hanno spesso in comune questo gruppo di prodotti? Il colore rosso brillante. Come avrete già intuito quel colore sta spesso a indicare la presenza di cocciniglia. Occhio quindi a dolci, dolciumi e spritz. Tenete conto inoltre che molte caramelle contengono anche acido stearico.
2) Il Formaggio
Il vero incubo dei vegetariani è il formaggio, quasi sempre contenente caglio animale. Su internet è possibile trovare elenchi sempre aggiornati di marchi italiani e stranieri di formaggi che contengono caglio vegetale.
3) Pane, dolci e prodotti da forno
Questa categoria di prodotti è sorprendente e terribilmente ampia: croissant, pasticcini, pane in cassetta, sfoglie per torte salate e tantissimi altri cibi apparentemente vegetariani o vegani molto spesso contengono in realtà lo strutto, o altre sostanze di origine animale. In Italia sono davvero tante le specialità culinarie locali che contengono strutto e le regioni in cui viene regolarmente utilizzato al posto di burro e olio.
Qualche esempio di specialità locali con strutto: l’erbazzone emiliano, la piadina romagnola, la sfogliatella napoletana e il cannolo siciliano.
Da vegetariana il mio consiglio è: fate attenzione e chiedete sempre. In alcuni (rari) casi vi proporranno addirittura alternative 100% vegetariane.
4) Patatine fritte
Sapevate che come alternativa economica e poco salutare all’olio vegetale le patatine fritte possono essere cotte con il lardo?
5) Patatine e snack in busta
Molte marche lavorano e imbevono questi prodotti con il sego, grasso animale perlopiù di equini e bovini.
6) Birra, Guinness e sidro
La birra può non solo contenere acido lattico animale ma anche chiarificanti derivati dai pesci e gelatine animali: la ricetta originale della Guinness, la nota birra scura irlandese, prevede appunto l’utilizzo di queste sostanze, così come alcune varietà di sidro, molto popolare nei paesi nordici, non sono “vegan friendly”.
7) Il Vino
Alcuni vini possono contenere albume, colla di pesce, gelatina. Non sono in molti a sapere che per molti vini vengono utilizzati chiarificanti a base di proteine animali. Perfino i vini biologici possono farne a meno, ma non escludono l’uso di caseina, albume e colla di pesce. Come per altri prodotti esistono tantissime varietà che sono al 100% vegetariani o vegani.
8) Chewing-gum
Molte gomme contengono infatti acido stearico o lanolina, derivante dal vello della pecora. In supermercati biologici è possibile trovare chewing-gum 100% vegetali.
9) Gelatine di frutta, budini, torte, gelati, yogurt, Nutella©
Questa categoria di prodotti cela sempre qualche sorpresa, poiché contenente generalmente gelatina animale (di maiale o pesce).
10) La Frutta secca
La frutta secca, apparentemente un prodotto salutare da integrare nell’alimentazione per l’apporto di sostanze nutritive e vitamine, spesso viene lavorata con prodotti vegetali scadenti ed economici (quali l’olio di palma) e acidi e grassi di origine animale.
Insomma, amici, sono tanti i prodotti e gli alimenti vegani e vegetariani da inserire nella vostra black list. Ne avete altri da segnalarci?