Capita a tutti di dimenticare i cibi fuori dal frigo, oppure di doversi portare dietro il pranzo che verrà consumato dopo diverse ore. In estate, soprattutto, per via del caldo, questo può rappresentare un problema. Quindi, se ci si dimentica gli alimenti fuori dal frigo o non si conservano in modo adeguato, soprattutto durante la stagione estiva, sono ancora buoni da mangiare? Tutto dipende dalla tipologia del prodotto, ad esempio se si tratta di cibi deperibili, cotti o crudi e di che origine (animale, pesce, vegetali, e così via).
In questo articolo, proviamo a scoprire insieme come si deteriorano gli alimenti non conservati correttamente in frigo, quanto velocemente perdono la loro freschezza e sicurezza e, quindi, quali di questi è meglio buttare.
Il deterioramento degli alimenti
Tutti gli alimenti, più o meno, rapidamente vanno incontro a una perdita delle loro caratteristiche organolettiche. Ad esempio, si modificano il sapore, l’odore e la consistenza, e si sviluppano microrganismi, potenzialmente pericolosi per chi li ingerisce.
Una corretta conservazione è quindi una delle operazioni fondamentali per preservare il più a lungo possibile le caratteristiche del prodotto. La refrigerazione è il metodo principale, e infatti il frigorifero è oggigiorno un elettrodomestico indispensabile, che permette di conservare i prodotti a basse temperature. Non tutti gli alimenti devono essere refrigerati, ma possono rimanere tranquillamente fuori dal frigo. Altri, invece, non possono rimanere a temperatura ambiente, perché il caldo accelera i processi di deterioramento e li rende pericolosi per la nostra salute, a causa o di un elevato sviluppo e proliferazione di microrganismi, come abbiamo detto, o per effetto della decomposizione e trasformazione di alcune sostanze contenute (come gli amminoacidi).
Alimenti fuori dal frigo in estate: la lista
Ecco adesso una lista di alimenti, tipologia per tipologia, dove andremo a vedere quali sono quei prodotti da non consumare se dimenticati fuori dal frigoe quali invece possono essere consumati anche dopo alcune ore senza problemi.
Latte fuori dal frigo in estate
Le tipologie di latte che si trovano negli scaffali dei supermercati sono diversi: latte UHT, latte sterilizzato o pastorizzato fresco, si differenziano in funzione del trattamento termico che subiscono e, in base a questo, sono anche diversamente suscettibili al caldo.
Il latte UHT o quello sterilizzato, se lasciati fuori dal frigo, dopo un giorno possono essere ancora consumati. Il latte fresco, al contrario, va sempre conservato in frigo: in particolar modo dopo l’apertura, se rimane a temperatura ambiente, perde rapidamente le sue caratteristiche sia organolettiche che igieniche.
Yogurt fuori dal frigo
Lo yogurt, come il latte fresco, si deve riporre subito dopo l’acquisto in frigo: quindi pochi minuti al di fuori sono ammessi, ma passate delle ore i fermenti lattici e anche lieviti iniziano a fermentare. È possibile notare l’attività di questi microrganismi dal rigonfiamento del vasetto di yogurt dovuto alla produzione di CO2.
[elementor-template id='142071']Formaggi a temperatura ambiente
Per quanto riguarda i formaggi si distinguono due tipologie – stagionati e freschi– e, in base a queste, due diverse reazioni al caldo. I primi, in seguito al processo di maturazione, sono più “stabili”, ossia vanno incontro al processo di deterioramento più lentamente; i secondi, invece, dopo l’acquisto devono essere consumati in tempi brevi. Quindi, dimenticare un formaggio fresco fuori dal frigo, in estate, accelera tutti i processi chimico-fisici e microbiologici che deteriorano il prodotto. Al contrario, un formaggio stagionato lo si può lasciare tranquillamente a temperatura ambiente anche per un giorno.
I formaggi sono, tra l’altro, alimenti che spesso ci portiamo dietro per il pranzo, ad esempio nel panino o in mezzo a un’insalata: se si ha la possibilità conservarli in una borsa refrigerata sarebbe la soluzione ideale, ma in ogni caso il prodotto si mantiene integro fino all’ora di pranzo anche in estate, pure se freschi.
Carne
La carne fresca non va mai lasciata fuori dal frigo, soprattutto con il caldo estivo. Se invece è stata cotta e viene poi lasciata a temperatura ambiente, è preferibile consumarla entro le 24 ore, previa nuova cottura.
Pesce fuori dal frigorifero
Così come la carne, anche il pesce, essendo un cibo altamente deperibile, è fondamentale riporlo in frigo subito dopo l’acquisto e cestinarlo nell’eventualità che venga dimenticato al di fuori di esso.
Salumi fuori dal frigo
I salumi, che il più delle volte li acquistiamo già affettati, vanno riposti a temperature di refrigerazione e consumati nell’arco di qualche giorno.
Per la pausa pranzo o per un pic-nic, i panini con i salumi sono un classico: non c’è nessun problema se sono consumati durante la giornata in cui sono stati preparati, anche durante l’estate.
Frutta
Quasi tutta la frutta si può conservare a temperatura ambiente. In estate, tuttavia, per conservarla più a lungo e rallentare il processo di maturazione dovuto al caldo, riporle in frigo è eventualmente un’ottima soluzione. Ad esempio, l’anguria o il melone, una volta tagliati, è bene riporli in frigo, essendo una tipologia di frutta molto deperibile perché contenenti molta acqua. Per le banane meglio evitare la refrigerazione, in quanto la maturazione non avverrebbe in modo adeguato, necessitando d’aria.
Verdure fuori dal frigo
Dal punto di vista microbiologico, lasciare la verdura cruda al di fuori del frigo non causa nessun problema. Come per la frutta, però, anche per questi prodotti sicuramente riporli in frigo è preferibile: così facendo, si riuscirà a consumare un prodotto organoletticamente migliore. I piatti cotti a base di verdura, come ad esempio le frittate con le verdure, involtini di verza, e così via, se lasciati fuori dal frigo, vanno consumati nell’arco delle 24 ore, considerando tra l’altro che queste pietanze contengono sia verdure che altri prodotti come uova, formaggi o salumi, quindi più fattori che contribuiranno al processo di deterioramento del piatto.
Uova
Per preservare la freschezza e rallentare lo sviluppo microbiologico delle uova (ancora integre), è sempre consigliato riporle in frigo:tuttavia, dimenticarle per qualche ora al di fuori non comporta nulla di grave (per capire se sono ancora fresche, vi consigliamo la lettura di questo articolo).
Invece, la questione cambia se parliamo di cibi con questo ingrediente. Ad esempio, le creme a base di uova crude si deteriorano velocemente: l’odore che emanano, se dimenticate al di fuori del frigo, sarà il primo segnale che indica di non consumarle. Per quanto riguarda frittate o altri prodotti contenenti uova cotte, anche in questo caso, se li si vuole portare come piatto pronto, devono essere consumati entro l’arco della giornata.
In conclusione, possiamo dire che in linea generale, soprattutto d’estate, occorre prestare un’attenzione in più per la conservazione degli alimenti, soprattutto per i prodotti freschi e più deperibili di altri, come i latticini, la carne, il pesce, perché una conservazione fuori dal frigo, a causa delle alte temperature, come abbiamo visto li rende non più idonei al consumo e quindi da buttare.
Vi è mai capitato di aver dimenticato qualcosa fuori dal frigo, soprattutto d’estate?