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La rivoluzione dei LEA: l’aggiornamento che proietta in avanti la sanità italiana

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La sanità italiana compie un significativo passo in avanti per garantire cure accessibili a tutti. Con un decreto recentemente approvato durante la Conferenza Stato-Regioni, dal prossimo 30 dicembre il Servizio Sanitario Nazionale offrirà gratuitamente cure essenziali in ugual misura in tutto il Paese.

Grazie all’aggiornamento dei LEA, i Livelli Essenziali di Assistenza, sono state introdotte cure innovative e terapie avanzate senza costi aggiuntivi per i cittadini. Ecco cosa cambia e quali sono le principali novità.

Nuove cure gratuite nei LEA: ecco cosa cambia in Italia dal prossimo 30 dicembre

Impasto per pasta fatta in casa senza glutine
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Dal 30 dicembre 2024, gli italiani avranno accesso a nuove cure completamente coperte dal Servizio Sanitario Nazionale. Dall’endometriosi alle prestazioni di procreazione medicalmente assistita, passando per le diagnosi di celiachia fino alle visite per i disturbi alimentari. Il pacchetto dei nuovi livelli essenziali di assistenza si amplia con l’obiettivo di garantire a tutti i cittadini l’accesso a prestazioni sanitarie omogenee e al passo con le innovazioni scientifiche, superando in questo modo le disomogeneità territoriali.

Cosa sono i LEA e perché sono importanti

Ma cosa sono i LEA? I LEA rappresentano l’insieme di prestazioni e servizi che la sanità pubblica garantisce ai cittadini gratuitamente o con il solo pagamento di un ticket. Questi livelli vengono periodicamente aggiornati per includere nuove tecnologie, cure avanzate e rispondere ai cambiamenti dei bisogni sanitari della popolazione.

Il nuovo nomenclatore tariffario, frutto di una lunga trattativa tra le Regioni e il Ministero della Salute, include ora oltre 3.000 prestazioni, ampliando l’offerta di trattamenti che prima erano disponibili solo a pagamento o in centri privati. La maggior parte delle risorse messe a disposizione saranno destinate a prestazioni di specialistica ambulatoriale, mentre le rimanenti a quelle di specialistica protesica, con un investimento complessivo che sfiora i 550 milioni di euro.

Le nuove cure gratuite disponibili nei LEA

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Dopo quasi 30 anni, con l’ultimo aggiornamento dei LEA, il Sistema Sanitario Nazionale introduce importanti novità. Oltre un centinaio di patologie sono state aggiunte all’elenco delle malattie rare, garantendo maggiore accesso a diagnosi e trattamenti specifici. Tra le innovazioni, spicca l’inclusione della diagnostica molecolare nel regime pubblico, insieme a nuovi ausili informatici e strumenti di comunicazione per persone con disabilità.

Per i disturbi alimentari, come bulimia e anoressia, sono previsti esami e visite mirate per un monitoraggio efficace, mentre la diagnostica moderna si arricchisce di tecniche avanzate come l’enteroscopia con microcamera ingeribile. Nel campo oncologico, l’adroterapia – una radioterapia innovativa basata sull’uso di ioni carbonio o protoni – entra a far parte delle cure disponibili, affiancandosi a tecniche d’avanguardia come la radioterapia stereotassica e quella assistita da braccio robotico, per trattamenti più mirati e meno invasivi. 

Il Ministero della Salute ha messo in evidenza alcune delle novità più rilevanti inserite nei LEA, a partire dalla specialistica ambulatoriale:

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Per quanto riguarda le prestazioni previste per l’assistenza protesica le principali novità riguardano:

Come accedere alle nuove prestazioni

Per usufruire delle nuove cure gratuite, basterà rivolgersi al proprio medico di base o al distretto sanitario di riferimento. Le strutture sanitarie pubbliche si stanno già preparando per garantire una transizione agevole verso il nuovo sistema, sempre più orientato a promuovere una cultura del benessere accessibile a tutti.

Questi aggiornamenti, infatti, rappresentano un significativo passo in avanti verso una sanità più inclusiva e tecnologicamente avanzata, in grado di garantire un equo accesso alle cure su tutto il territorio nazionale riducendo le disuguaglianze, soprattutto nelle regioni con carenze strutturali o risorse limitate destinate ai servizi sanitari.

 

Immagine in evidenza di: Oksana Kuzmina/shutterstock

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