Bere acqua può sembrare un’attività neutra, tuttavia, come abbiamo visto parlando di acqua fredda, alcuni accorgimenti sono fondamentali per poter essere sicuri di consumarla nella quantità e nelle modalità corrette. Per esempio, sono in molti a preferire quella frizzante, fresca o a temperatura ambiente, perché ritenuta più dissetante, ma è davvero così e quali sono le differenze tra le due? Per fare chiarezza abbiamo intervistato la dottoressa Francesca Evangelisti, biologa nutrizionista, per rispondere ad una, ulteriore, domanda fondamentale: l’acqua frizzante fa male?
La composizione dell’acqua frizzante
Partiamo, dunque, da una definizione: l’acqua frizzante è un’acqua minerale particolarmente ricca di anidride carbonica. “Questo tipo di prodotti – spiega la dottoressa Evangelisti -può essere naturalmente frizzante, detta anche effervescente naturale, quando l’anidride carbonica è presente originariamente (acque che sgorgano come tali dalla sorgente), oppure frizzante artificiale, quando l’anidride carbonica viene addizionata volutamente mediante un processo detto carbonazione.” A seconda del contenuto di anidride carbonica, l’acqua può essere frizzante o leggermente frizzante.
[elementor-template id='142071']L’acqua frizzante fa male?
“Di per sé l’acqua frizzante – introduce l’argomento la biologa nutrizionista – non risulta particolarmente dannosa per la salute, ma il suo consumo, a lungo andare, può esercitare effetti negativi sul nostro organismo.”
In primo luogo, è utile precisare che la capacità di idratazione dell’acqua frizzante è pari a quella dell’acqua naturale, per cui da questo punto di vista non ci sono differenze. Non c’è nessuna differenza neppure per quanto riguarda il potere dissetante: “il maggior effetto dissetante che molte persone avvertono quando bevono acqua gasata è dovuto semplicemente al fatto che le bollicine che contiene stimolano i recettori del gusto presenti sul palato, donando pertanto una maggiore sensazione di freschezza in bocca, comunque temporanea.”
L’anidride carbonica può danneggiare i denti
Dal punto di vista, invece, degli effetti negativi la dottoressa Evangelisti sottolinea come l’acqua frizzante possa causare problemi ai denti, poiché l’anidride carbonica che contiene attacca lo smalto. “Da questo punto di vista si sconsiglia di consumarla durante i pasti e di usare una cannuccia quando la si beve, così da evitare il contatto con i denti.” In secondo luogo, l’acqua frizzante contiene più minerali (in particolare sodio, magnesio, potassio e calcio) rispetto a quella naturale. “Se questo può sembrare un vantaggio per tutti coloro che assumono pochi minerali con l’alimentazione, in realtà non lo è – chiarisce l’intervistata – poiché si tratta di minerali inorganici e, pertanto, non facilmente assimilabili dall’organismo.” Inoltre, la maggior presenza di queste sostanze può determinare ritenzione idrica, motivo per cui è bene evitare acqua frizzante in caso si soffra di questo problema. Sempre per la presenza di sali, l’acqua frizzante è anche sconsigliata in chi soffre di pressione alta.
Sconsigliata per chi soffre di problemi gastrici
A questi effetti negativi, si aggiunge il fatto che essi vengono esercitati anche a livello gastro-intestinale poiché le bollicine possono determinare dilatazione delle pareti gastriche con conseguenti gonfiore addominale, aerofagia e meteorismo: “è pertanto altamente sconsigliata nei soggetti che soffrono di tali disturbi.”
Non soltanto, però. L’acqua frizzante, infatti, stimola la secrezione dei succhi gastrici e, anche da questo punto di vista, possono esserci secondo la dottoressa Evangelisti degli effetti negativi. “Intanto bisogna dire che non è vero che tale caratteristica favorisce la digestione, o meglio, non la favorisce in maniera significativa, in quanto la sensazione di digerire meglio dopo aver bevuto acqua frizzante dipende sostanzialmente dalla emissione dei gas in essa contenuti, tramite eruttazioni.” Un effetto digestivo lieve può essere percepito da chi soffre di digestione lenta, ma non da chi ha disturbi più significativi, per i quali invece non c’è nessun effetto positivo. “Inoltre – aggiunge l’intervistata – la stimolazione delle secrezioni gastriche può creare disturbi in chi soffre di gastrite o peggio ancora di reflusso gastro-esofageo che, nei casi più gravi, può anche essere indotto.” L’acqua frizzante è quindi da evitare assolutamente in caso di reflusso, acidità gastrica, gastrite o ulcere gastriche.
Infine, molti sono convinti che l’acqua frizzante sia più sicura di quella naturale, poiché l’anidride carbonica che contiene è in grado di limitare la replicazione batterica, ma non si è certi di tale proprietà, dato che non esistono allo stato attuale dati sicuri a riguardo.
Non sostituire l’acqua frizzante a quella naturale
In conclusione, a prescindere dalle sue caratteristiche organolettiche, che possono o meno piacere, secondo la biologa nutrizionista è sconsigliato bere sempre acqua frizzante. “In altre parole – specifica – l’acqua frizzante non deve mai sostituire completamente quella naturale, che deve sempre restare la prima scelta, soprattutto quando è necessario assumere più liquidi, ad esempio durante la stagione estiva, quando il rischio di disidratazione è maggiore.”
Bere ogni tanto acqua frizzante non fa male, ma deve essere un evento occasionale, preferendo comunque sempre quella effervescente naturale. Quando, poi, si sceglie di acquistare e consumare acqua con le bollicine, attenzione alle etichette: il suggerimento è quello di accertarsi che la composizione in minerali faccia al proprio caso e sia pertanto idonea in caso di presenza di certe patologie, come per esempio problemi renali, e tenere conto del fabbisogno del calcio ed il livello di pressione arteriosa. “In questi casi – sottolinea la dottoressa Evangelisti – sarebbe indicato confrontarsi con un esperto.”
Voi siete abituati a bere acqua frizzante o naturale? Conoscevate questi effetti sull’organismo?