di Rossana Puccio.
Nuovo schiumeggiante appuntamento per la Compagnia del cibo sincero di Sciacca, questa volta lungo i sentieri affascinanti della birra. Guida sapiente sarà Olga Radionova, la frizzante proprietaria dell’Armagnac, una vera e propria istituzione nel campo delle birre.
In questo accogliente locale ciò che colpisce non è solo la varietà considerevole delle proposte, ma anche la ricerca continua che Olga con suo marito Salvatore portano avanti con professionalità e competenza.
Il programma della serata di venerdì 2 marzo prevede un viaggio nella conoscenza e nella degustazione, a partire da una conversazione sulle origini della birra, sugli ingredienti, le varietà, i dosaggi, le curiosità su di un prodotto spesso sopraffatto dalla commercializzazione e dall’omologazione del gusto.
Probabilmente più del vino, che per tradizione e circostanze registra un’attenzione crescente presso il pubblico dei consumatori, la birra sembra relegata alla tipica serata in pizzeria, dove circolano quasi esclusivamente prodotti di grandi aziende di massa.
Un’ottima occasione quindi per gli attenti amici della Compagnia di Sciacca, e non solo (l’invito ovviamente è aperto a chiunque volesse sperimentare), per avviarsi in questo percorso, che specificatamente prevede quattro degustazioni: la Rothaus Pils, l’approccio morbido; la Rothaus Weiss, una birra di frumento; la Weininger Festbier rossa, 7° gradi alcolici, e la Trappe Dubbel, la famosa birra d’abbazia, di nobile origine medioevale.
Il tutto sarà accompagnato dai piatti tipici del locale, specialità dell’Armagnac quali il kebab o le varità di salsicce, fino alla novità del dolce, alla birra naturalmente!
Report della serata “Fantasia e profumi” a Montallegro
Di Rossana Puccio.
Con il nutrito gruppo di amici della Compagnia del cibo sincero di Sciacca abbiamo scelto di ritornare al ristorante Capitolo primo a distanza di un anno, affrontando la fredda serata del 10 febbraio fino al piccolo paese agrigentino di Montallegro.
Argomento del nuovo Capitolo erano le verdure e le carni d’inverno.
Conoscevamo bene il posto, in quanto molti di noi eravamo già stati clienti soddisfatti negli anni passati, ma ancora una volta ci hanno entusiasticamente sorpreso. Sottolineo la gentilezza e la professionalità del servizio; ai tavoli è presente anche la moglie del proprietario e chef. Mi piace citare, tra le tante delizie di carne e verdure, la coda di manzo farcita su terrina di patate fondenti allo stracotto di cipolle, l’eccezionale, per equilibrio e sapidità, lasagnetta di pasta fresca al battuto di cavolfiori e salsiccia e profumo di finocchietto selvatico, ancora le intriganti ballotine di verza riccia con un tocco di cannella. Un capitolo a parte, è proprio il caso di dirlo, il finale, vale a dire un effluvio erotico-passionale con cui si è presentato il fondente al cioccolato con crema ghiacciata di arance e mandorle.
Anche per questo val la pena di vivere e viaggiare!