di Alex Castelli.
La sorgente dell’acqua San Pellegrino si trova sulle Alpi italiane, precisamente nel territorio del comune di San Pellegrino Terme (Bg) in Val Brembana. Pare che fosse nota già a Leonardo Da Vinci, che la definì “miracolosa” nel 1509 quando visitò il paese. È un’acqua minerale naturale, gassata con l’aggiunta di un carbonato naturale che le conferisce bollicine grosse e persistenti. Ha un residuo fisso di 959 mg/litro, con presenza di numerosi sali minerali, un sapore acidulo e deciso con retrogusto amarognolo e salato. Per gustarne appieno il gusto e le capacità rinfrescanti e dissetanti va servita a una temperatura compresa tra gli otto e i dieci gradi centigradi.
Acqua di natura termale, la San Pellegrino ha riconosciuti effetti benefici sull’organismo, tanto da essere consigliata in caso di malattie dello stomaco e dell’intestino, del fegato e delle vie biliari. È consigliata inoltre nelle malattie dei reni e delle vie urinarie. Il rilevante contenuto di magnesio (oltre 52 mg/l) favorisce l’attività digestiva e la corretta assimilazione dei nutrienti, oltre ad essere un’ottima fonte integrativa per chi pratica attività sportiva. Anche i solfati presenti in abbondanza contribuiscono a favorire la digestione, ma rendono l’acqua controindicata a chi soffre di colite o di osteoporosi. I solfati infatti possono aumentare l’infiammazione delle pareti dello stomaco e dell’intestino e limitano l’assorbimento di calcio, minerale pure presente in quantità considerevole in questa acqua.
Le sue caratteristiche chimiche eccezionali ed equilibrate (14 minerali disciolti) sono dovute al percorso che l’acqua compie all’interno delle rocce dolomitiche prima di sgorgare. Il percorso di discesa e risalita è lungo più di un chilometro e permette all’acqua di purificarsi e arricchirsi delle sostanze liberate dalle rocce, riscaldandosi a contatto col calore della terra. Alla fine sgorga a 25 °C dalle tre fonti vicine, chiamate Palazzolo, Fonte Vecchia e Salaroli, prima di essere imbottigliata dalla San Pellegrino.
La storia dell’azienda San Pellegrino è lunga più di un secolo. Nel 1899 venne fondata la Società Anonima delle Terme di San Pellegrino, quando ormai lo stabilimento termale era attivo da sessant’anni ed era diventato un luogo di villeggiatura, oltre che di cura. In quell’anno l’acqua san Pellegrino venne imbottigliata per la prima volta per la distribuzione, con una produzione di 35.343 bottiglie. Più di un sesto era destinato all’estero.
Già alla sua nascita dunque quest’acqua rivela una vocazione internazionale che mantiene tutt’oggi: nel 1908 era distribuita nelle capitali europee e nelle più grandi città del resto del mondo, compresa Sydney in Australia, e ancora oggi è molto apprezzata all’estero.
Oltre a essere la più grande e nota azienda distributrice d’acqua in Italia, la San Pellegrino è riuscita nel 1988 a portare l’acqua italiana in Francia, nel 1999 ha festeggiato con un grande concerto alla Scala di Milano il suo centenario e nel 2003 ha raggiunto la quotazione record di 10 dollari per una bottiglia da 75 cl nei ristoranti newyorkesi, che vendono 50.000 bottiglie al giorno. Oggi è distribuita in 100 nazioni diverse ed è di proprietà della multinazionale svizzera Nestlè Waters.
Abbinamenti
L’acqua minerale San Pellegrino si abbina ottimamente con salumi e menu di carne.
Etichetta
Temperatura alla sorgente: 24,7 °C
Acidità: ph 7,84
Residuo fisso a 180° C: 959 mg/l
Minerali (contenuto espresso in mg/litro)
- Silice 9,1
- Sodio 39
- Potassio 2,2
- Calcio 186,9
- Magnesio 52,2
- Cloro 61,3
- Solfati 476
- Bicarbonati 241
- Nitriti <0,02
- Nitrati 1,9