L’inizio dell’anno è il periodo per antonomasia dei buoni propositi: mangiare sano, iniziare a fare movimento e dare il via a piccole azioni positive che inneschino un cambiamento nella vita personale e collettiva. Non stupisce, dunque, che questo sia il periodo più adatto anche per immaginare cosa e come vorremmo alimentarci nell’anno (e nel decennio) che verrà. Se a fotografare i Food Trend per il 2020 ci pensa Whole Foods Market, è un sondaggio di Coop e Nomisma a delineare il carrello della spesa del presente e del futuro. Gli italiani, infatti, hanno le idee chiare sulla parola d’ordine che guiderà le nostre scelte alimentari:sostenibilità. Scopriamo, quindi, come sarà la spesa degli italiani nel 2020.
La spesa degli italiani nel 2020: green, sostenibile e di salute
Le abitudini alimentari degli italiani sono in costante evoluzione e, ormai da anni, è il Rapporto Coop 2019 (una ricca analisi realizzata dall’Ufficio Studi Ancc-Coop, e realizzato con la collaborazione scientifica di Nomisma, il supporto d’analisi di Nielsen e numerosi contributi originali) a fotografarne le evoluzioni e delinearne gli sviluppi futuri. Lo scorso anno, dunque, abbiamo assistito a una crescita di interesse verso i cibi freschi, salutari e biologici: i consumatori hanno scelto sempre più spesso i cereali integrali, e preferito la carne ai suoi sostituti vegetali.
In generale, trainati da quella che viene definita nel rapporto “Generazione Greta”, gli italiani hanno dimostrato una crescente sensibilità ai temi ambientali preferendo prodotti sfusi o plastic free, scegliendo quando possibile soluzioni che proponessero un packaging sostenibile.
Questi elementi, che già hanno fatto capolino nel 2019, sono confermati anche per il 2020. Il 26% degli intervistati, infatti, ha dichiarato che ha intenzione di aumentare il consumo di prodotti biologici e salutistici, il 31% che mangerà più cereali e il 19% che desidera far crescere la quota di superfood presenti nella propria dieta. Colpisce, secondo quanto emerge dal sondaggio, anche la curiosità nei confronti di cibi “particolari”: la quota di popolazione che ancora non ha mai assaggiato la quinoa oppure la curcuma sostiene di voler sperimentare nel 2020, proprio perché sempre più consapevole dei benefici sulla salute di questi alimenti.
Meno carne rossa, zuccheri e junk food
Tra gli alimenti che, invece, gli italiani metteranno di meno nel carrello troviamo quelli più nocivi per la salute. Più di un consumatore su tre ha dichiarato di voler ridurre il consumo di bevande gassate, considerate dannose per via dell’eccessiva presenza di zuccheri che può portare a un aumento di peso e, di conseguenza, a un maggior rischio di sviluppare sovrappeso e obesità, soprattutto nei bambini.
L’indagine Coop/Nomisma, inoltre, prevede una netta riduzione dei consumi di carne rossa contrapposto a un aumento di quella bianca, e a un calo di fast food e merendine in generale. Gli autori della ricerca, a tal proposito, suggeriscono che ciò possa dipendere anche dal dibattito pubblico sulla sugar tax e da una sempre più solida consapevolezza dei possibili danni dello zucchero legati a un consumo eccessivo.
Meglio mangiare in casa, anche con il food delivery
Terzo elemento che caratterizzerà la spesa del 2020 è la decisa preferenza degli italiani per cene e pranzi in casa. Infatti, il 20% degli intervistati ha dichiarato che la spesa per ristoranti e locali verrà tagliata per il nuovo anno, mentre resterà pressoché invariata quella per l’acquisto di alimenti da consumare in casa.
Quello che cambierà è, invece, il modo di fare la spesa. Sebbene la Grande Distribuzione Organizzata continui a mantenere il primato da questo punto di vista, è in rapida ascesa il food delivery, ovvero la consegna a domicilio di cibi pronti e non soltanto. L’elemento più innovativo, infatti, non riguarda tanto la classica pizza consegnata a casa, ma la spesa a domicilio. Secondo i dati dell’Osservatorio E-Commerce B4C del Politecnico di Milano, il settore dell’e-commerce è cresciuto del 15% nel 2019, trainato proprio dagli acquisti in ambito alimentare.
Coop/Nomisma aggiunge che, nel 2020, gli italiani prevedono di provare questa opzione con più intensità: il food delivery è, infatti, in cima alla lista di servizi che i consumatori immaginano di sperimentare per la prima volta proprio quest’anno. Il food delivery conquista soprattutto i giovani che, più smart delle generazioni precedenti, hanno anche una maggiore fiducia nell’e-commerce in generale.
Cambiamento per sé e per gli altri
In conclusione, l’indagine di Coop e Nomisma fotografa come gli italiani desiderano mettere in pratica il cambiamento, indicato in cima alle priorità. Emerge l’esigenza di partire dalla propria quotidianità per generare un impatto positivo sull’ambiente circostante: in primo luogo, infatti, gli italiani vogliono dedicarsi alla cura di sé e dell’ambiente. Il 65% degli intervistati è intenzionato a utilizzare meno plastica, mentre il 64% a ridurre concretamente gli sprechi.
Dal punto di vista alimentare, ciò si riflette nella ricerca di soluzioni per una spesa sostenibile che rispetti l’ambiente e i diritti dei lavoratori e, allo stesso tempo, che non sia dannosa né per la propria salute né per quella degli altri essere viventi. Una spiccata sensibilità green che andrà, nelle intenzioni dei consumatori, a realizzarsi in tanti piccoli gesti che potranno fare la differenza.
In che modo anche voi andrete a cambiare la vostra spesa per il 2020?