di Paola Armato
Una domenica, intensa, ricca di attività: libri, vino, cibo e grappa a Sambuca di Sicilia organizzata dalla Compagnia Comunale del Cibo Sincero di Sambuca di Sicilia il 30 giugno 2013. La cantina che ci ospita è quella dell’Azienda Di Prima, socia e sostenitrice della Compagnia del Cibo Sincero, si trova a Sambuca di Sicilia e conta 38 ettari di vigneti.
Arrivo dei partecipanti
Alle ore 10.00, arrivano in cantina, puntuali, gli amici e i soci di Palermo, di Menfi e di Burgio. Ad accoglierli: Gaspare Di Prima con la moglie Licia Cardillo, scrittrice, il figlio Davide con la moglie Valeria, i soci Francesca Di Prima, Pino Guzzardo e Antonino Vinci, presenti anche i giornalisti, Piero Rotolo e Rosaura Di Caro. E’ una splendida giornata di sole, la cantina, ubicata in un luogo incantevole, sulle sponde del Lago Arancio, è circondata da circa dodici ettari di lussureggianti vigneti di Grillo e Syrah. Martino Ragusa, Presidente Nazionale della Compagnia del Cibo Sincero, affascinato dallo splendido paesaggio si complimenta con la famiglia Di Prima, definendo la cornice del lago Arancio dove è incastonata la cantina, luogo “magico” e “paradisiaco”, invita i presenti a compiere ogni sforzo nella comunicazione e nella divulgazione, anche attraverso la stampa, delle bellezze paesaggistiche della Sicilia con la sua cultura e suoi tesori enogastronomici.
Visita dei vigneti e della cantina
Guidati da Davide Di Prima, ci accingiamo alla visita dei vigneti prospicenti il Lago, poi, la Cantina, la cui capacità di trasformazione è di circa 1.600 hl. E’ lo stesso Davide a precisare che in Cantina si vinificano, esclusivamente, le uve provenienti dai vigneti aziendali, chiudendo il processo di filiera dal produttore al consumatore; le uve raccolte, infatti, sono prodotte, selezionate, trasformate e lavorate fino all’imbottigliamento del vino, nella stessa azienda.
La Degustazione!
E’ arrivato il momento tanto atteso, si comincia con i Vini del Lago: il “Grillo del Lago” Doc Sicilia 2012 che viene raccontato e descritto da Giuseppe Di Marco, una degustazione molto coinvolgente e partecipata con numerosi interventi poi, si procede analogamente con il“Rosè del Lago” IGP Terre Siciliane 2012, biologico, prodotto da uve di Nero D’Avola, Syrah, Cabernet Franc e Merlot; di colore rosa intenso, definito dai presenti “un rosato dal colore affascinante” ed infine la punta di diamante dell’azienda: il “Villamaura” 2008, Syrah in purezza, le cui uve provengono dal vigneto aziendale coltivato sulle sponde del lago Arancio, dove il vitigno ha trovato il suo habitat naturale, con risultati eccellenti. Soddisfatti i partecipanti, con un po’ di rammarico lasciano l’Azienda Di Prima con la sua splendida cornice, dove la Compagnia del Cibo Sincero si è riservata di ritornare per assistere alla presentazione di un nuovo Vino Di Prima il “Moscato secco” su cui l’azienda sta ancora lavorando.
Presentazione dei libri: ”Orto e Mangiato” di Martino Ragusa e “La poltrona di Carolina e il gelo di mellone” di Licia Cardillo ed Elvira Romeo.
Nella sala seminari, inizia i lavori Leo Ciaccio, neosindaco di Sambuca di Sicilia, che dopo aver portato i saluti della Amministrazione Comunale e ringraziato i soci e gli amici, ha ribadito la sua personale disponibilità e quella dell’Amministrazione a sostenere le iniziative della Compagnia per la promozione del Cibo Sincero, evidenziando l’importanza del territorio e dell’agricoltura nell’arte della gastronomia e nella salubrità del cibo; ha proposto una stretta collaborazione tra l’Amministrazione Comunale e la Compagnia del Cibo Sincero per la elaborazione di un Menù a cui i Ristoratori potranno ispirarsi e/o adottare, le cui pietanze prevedano l’utilizzo dei prodotti del territorio quindi l’olio, i formaggi….. il vino. A seguire il direttore di Egnews,Piero Rotolo, che ha avviato la presentazione con la citazione: “non sono io che curo l’orto, è l’orto che cura me” di Martino Ragusa, il quale, oltre a ribadire che “l’orto cura la mente e il corpo”, l’orto delle poche fatiche, quello in vaso, generoso che ti dà tanto e chiede poco, ha evidenziato anche l’importanza “dell’autoproduzione”, cita “il palazzo ecologico quello autoproduttivo” di Giovan Battista De Angelis ed evidenzia la necessità che le coltivazioni tornino a rispettare il ciclo biologico delle piante, quello dell’alternanza delle stagioni.
Su questi principi concordano anche le autrici del libro “La poltrona di Carolina e il gelo di mellone”, la scrittrice Licia Cardillo, alla domanda del giornalista Piero Rotolo: “un libro a quattro mani, come vi è venuta l’idea” ? Si riserva di rispondere dopo, perché desidera preliminarmente ribadire i principi enunciati da Martino, “il rispetto della stagionalità degli ortaggi, delle regole della natura e quindi dell’alternarsi delle stagioni e dei tempi dell’attesa per avere i relativi prodotti”. Poi, racconta del rapporto di collaborazione ed amicale, nato per caso, con Elvira Romeo a casa di amici comuni dove Licia avendo degustato il prelibato gelo di mellone, preparato da Elvira, le chiede di curare la rubrica gastronomica della “Voce di Sambuca” di cui è direttrice. Un rapporto che si è consolidato nel tempo e da cui nacque il progetto “La poltrona di Carolina e il gelo di mellone”, un connubio di sicilianità, dove Licia con le sue novelle racconta la Sicilia nei suoi molteplici aspetti evocando la cucina siciliana ed Elvira con le sue pietanze rimanda ai racconti, come scritto in prefazione “la magia del buon gusto – quello della parola scritta e quello degli ingredienti culinari”. Anche Elvira tiene a precisare di credere nel rispetto della natura, nelle stagioni, evidenziando le caratteristiche culinarie e salutari che ne derivano dall’uso di prodotti di stagione, genuini, freschi appena raccolti. Racconta, che le sue ricette parlano della cucina siciliana, privilegiando quella trapanese ed in particolare quella di Marsala, la città in cui è nata e vive ed aggiunge “non sono sola ad inventare le ricette, nascono con i contributi della mia famiglia e degli amici”.
Poi la presentazione del Menù elaborato con le ricette di Martino Ragusa ed Elvira Romeo:
“peperoni ammuddicati – parmigiana di melanzane – bruschette con peperoni arrostiti – frittata dell’orto di agosto – crocchette di zucchine – cotolette di melenzane- pennette al ragù di verdure – busiate al sugo di tonno – medaglioni di braciole di tonno – fagiolini alla menta e aceto balsamico – frutta di stagione – crostata con il gelo di mellone”.
Alle ore 14.00, circa, tutti seduti nell’accogliente sala del Don Giovanni Hotel per il pranzo, dove vengono servite le pietanze elaborate dalla cucina dell’Azienda “Don Giovanni” accompagnate dai Vini Di Prima: “Pepita bianco” Doc Sicilia 2012 e il “Rosè del Lago” vino biologico IGP Terre Siciliane 2012.
Poi, ringrazia Giacomo Rallo ed in particolare, l’Azienda Donnafugata per avere aderito alla Compagnia del Cibo Sincero, ha auspicato di poter lavorare insieme nell’imminente futuro, essendo i suoi prodotti sinceri; ancora il sindaco Leo Ciaccio, che ringrazia l’Azienda, per la forza propulsiva che infonde nel territorio Sambucese, fungendo da stimolo e da traino per l’economia dell’intero territorio. Infine, Giacomo Rallo, il quale nel ringraziare tutti gli intervenuti, definisce Sambuca un territorio magico e in generale invita tutti i presenti a considerare la Sicilia un “sistema Continente” con le sue grandi potenzialità naturali dove le aziende producono e ricercano la qualità, parallelamente le Associazioni apprendono, informano, divulgano affinchè le eccellenze della Sicilia possano essere patrimonio di tutti. Ancora, il Maestro Cappello racconta dell’interessante progetto “Viaggi intorno alla prevenzione”, realizzato in collaborazione con l’istituto oncologico. Un progetto la cui finalità è quelladi realizzare biscotti, in generale dessert, con prodotti alternativi al grasso animale, agli zuccheri semplici…; interviene anche lo chef Pupillo che si complimenta con la Compagnia del Cibo Sincero per l’organizzazione della giornata che ha visto diversi momenti interessanti come la visita all’azienda Di Prima e le riflessioni “sull’orto fatto in vaso” che offrendo l’opportunità di utilizzare il prodotto appena raccolto consente il completo trasferimento dei suoi profumi in casseruola.
Una giornata solare che si è conclusa con la degustazione della fragrante “crostata con gelo di mellone“ di Elvira ai profumi di cioccolato, pistacchio e fiori freschi di gelsomino.