Quando si mangia fuori, disporre di un menù digitale può essere una comodità in più, nonché un servizio utile e completo che permette di controllare attentamente gli ingredienti e le caratteristiche dei piatti. Questo eventualità diventa una necessità per chi soffre di determinate intolleranze dovute agli allergeni alimentari, come abbiamo visto nei nostri approfondimenti. Ma come funzionano i menù digitali e quali sono le loro potenzialità? Sono sempre la scelta giusta per i locali? Abbiamo preso in considerazione alcuni progetti già avviati e operativi, per cercare di saperne di più su questa novità, che si sta facendo strada nel mondo della ristorazione, attirando l’interesse di clienti ed esercenti.
Menù digitale: sfruttare positivamente l’uso dello smartphone
Nell’ambito della ristorazione, i menù in formato digitale si possono annoverare tra le novità più interessanti degli ultimi anni, un’innovazione sorta grazie alla diffusione degli smartphone, che promette vantaggi sia per i clienti che per gli esercenti. Inutile negare che l’utilizzo di questi strumenti sta cambiando la vita delle persone, inducendo comportamenti e abitudini impensabili fino a pochi anni fa, nei rapporti sociali quanto nella fruizione delle informazioni. La navigazione da mobile, del resto, ha superato quella da personal computer, con un trend di crescita netta e costante, mentre il nostro Paese si distingue per la sua particolare passione per lo smartphone, con oltre il 70% dei cittadini che ne possiede uno, dato numerico anche superiore se si considerano nello specifico i giovani under 35. In media, le persone controllano i messaggi e le notifiche sul telefono ogni 15 minuti.
Questa situazione, piaccia o no, detta nuove dinamiche comunicative e commerciali, che impongono adattamenti e aggiornamenti anche nel mondo della ristorazione, per creare o ripensare la propria presenza digitale. La connessione costante alla rete Internet, infatti, ha aperto la strada alla nuova frontiera del mobile marketing, una forma efficace di promozione, che si distingue per l’immediatezza, e a sua volta genera nuove opportunità di business.
Menù digitale: come funziona?
Creare e utilizzare un menù digitale, quindi, parte dall’idea di sfruttare al meglio la diffusione capillare degli smartphone, con l’usabilità e l’intuitività che li caratterizzano. Oggi molti ristoranti hanno già adottato questa innovazione, che offre la possibilità di ordinare all’interno dei locali col proprio telefono – di solito, in questo caso, seguendo il link generato da un QR code posto sul tavolo – oppure utilizzando tablet o pannelli touch appositamente dedicati. Solitamente, questi servizi sono offerti da operatori informatici, e per i ristoratori possono avere costi variabili in base alla completezza della proposta: ad esempio, su richiesta, si possono scegliere menù multilingue e spazi web dedicati. Inoltre, esistono piccole realtà commerciali che impiegano questo strumento per le comande da asporto tramite un’app, consentendo ai propri clienti l’ordinazione a domicilio, un tipo di utilizzo che si presta particolarmente al menù digitale.
A grandi linee, e sempre in base ai diversi operatori attivi sul mercato, si potrà accedere al menù seguendo dallo smartphone il QR code presente ai tavoli, la modalità più diffusa. Dopo aver selezionato la lingua per i testi, sarà possibile filtrare i piatti in base alla presenza di allergeni, oltre a controllare i dettagli delle preparazioni e vedere le foto delle portate. Alcuni operatori includono anche la versione cartacea del menù e del libro degli ingredienti, completando ulteriormente l’offerta. Infine, con una condivisione sui social network, l’esperienza gastronomica sarà sottoposta ai propri contatti virtuali.
Nel panorama internazionale, con le loro differenze, sono molte le piattaforme che propongono un servizio di menù digitale. In Italia, tra quelli che prevedono l’utilizzo dello smartphone da parte dei clienti, possiamo citare Foodmenu, Menù NFC, XMenu, Smarttouch, mentre all’estero si segnala il francese E-office NFC. In un nostro articolo, inoltre, ci siamo già occupati di Dishcovery.
Quali sono i vantaggi?
Soprattutto per i ristoratori, il menù digitale offre vantaggi di diverso tipo, che possiamo sintetizzare in questi quattro principali ambiti.
- Gestione. Tenendo presente le peculiarità, le preferenze e le abitudini della propria clientela, questo strumento consente di presentare quotidianamente un elenco aggiornato di piatti e prodotti disponibili e, a differenza del menù cartaceo, si ha la possibilità di gestire semplicemente integrazioni e modifiche, evitando spiegazioni aggiuntive al tavolo. Ad esempio, si potranno inserire i piatti del giorno o togliere momentaneamente cibi stagionali non più a disposizione, monitorando anche i risultati delle vendite e del gradimento dei clienti, con i piatti più cliccati e ordinati, oltre a quelli che hanno ottenuto meno successo e richiedono una rivisitazione o l’eliminazione dalla carta.
- Presentazione. Sul piano grafico ed estetico, invece, il menù digitale esalta l’offerta ristorativa, con immagini, descrizioni complete e curate ed effetti visivi, che potranno essere aggiornati nel tempo. Questa vetrina virtuale può essere inserita nel sito web del locale, oppure nell’app dedicata, aiutando la formulazione e la razionalizzazione della proposta quotidiana e integrando la strategia di comunicazione coordinata.
- Condivisione. Il menù digitale, come si accennava, potrà essere visibile e condivisibile sui social network o attraverso le newsletter via mail, un fattore molto rilevante ai fine del marketing e del rapporto diretto coi clienti. Come sappiamo bene, il dibattito intorno al cibo crea interesse, condivisione e socializzazione, di conseguenza favorire la visibilità sui media che veicolano questi aspetti ha evidenti risvolti positivi.
- Multimedialità. Sempre in base al tipo di servizio scelto, il menù digitale può essere inserito nella app dedicata al ristorante, magari con la possibilità di gestire ordini e consegne in modo automatizzato. Pertanto, si tratta di uno strumento che, se ben redatto e accattivante, costituisce la principale fonte informativa di queste applicazioni.
Menù digitale e gestione degli allergeni
Parlando dei vantaggi del menù digitale, la semplificazione e l’efficientamento nella gestione degli allergeni nella ristorazione merita un’attenzione particolare. Infatti, si tratta di aspetti fondamentali, che probabilmente basterebbero da soli a giustificare la scelta di avvalersi di questa tipologia di servizio. Come abbiamo visto nei nostri approfondimenti, il Regolamento dell’Unione europea 1169/2011 prevede la gestione e la comunicazione degli allergeni. All’interno di un menù digitale, la funzione “filtro”, che mostra unicamente i piatti corrispondenti a determinati requisiti soggettivi di sicurezza, risulta essere davvero utile per chi è obbligato a rispettare una dieta particolare. Solo le portate prive dell’allergene selezionato, quindi, saranno visibili e selezionabili dal cliente.
I pro per i clienti
Per i clienti, in sintesi, i vantaggi del menù digitale possono essere così elencati.
- Più informazioni e trasparenza riguardo agli ingredienti, alle ricette e a tutte le caratteristiche dei piatti;
- facilità e intuitività nella fruizione e nella selezione, nonché maggiore autonomia nell’utilizzo;
- possibilità di ordinare da casa, dal lavoro, o in generale a distanza rispetto al ristorante;
- scelta fra le lingue dei testi, aspetto molto importante per il turismo;
- esperienza coinvolgente e, per chi lo desidera, condivisione sui social network;
Il menù digitale è sempre la scelta migliore?
Come abbiamo visto, anche la carta del ristorante può diventare smart e facilmente utilizzabile da un’ampia gamma di clienti, sempre più avvezzi alla tecnologia da tasca. Ma questo strumento è adatto a tutti i punti di ristoro? Inoltre, incentivare l’uso del telefono a tavola – a maggior ragione negli spazi pubblici – non ha risvolti negativi?
Con una visione romantica, o perlomeno legata alla ristorazione tradizionale, alla prima domanda si potrebbe rispondere che il menù digitale non si presta all’atmosfera di tutti i locali. Ad esempio, pensiamo alle osterie che hanno conservato un ambiente e un servizio legati al passato, o ai locali dove Internet e i cellulari non sono graditi, che orgogliosamente propongono un approccio opposto, basato sull’incontro e sulla conversazione faccia a faccia. Almeno a tavola, c’è ancora chi allo smartphone preferisce le chiacchiere, e ai social la socialità. Potrà trattarsi di una nicchia di realtà etichettabili come rétro, ad ogni modo non va del tutto trascurata.
Lungi dalla retorica, questi aspetti vanno valutati prima di compiere determinate scelte, specie se si parla di tecnologie che, nel bene o nel male, influenzano i rapporti umani. È chiaro, infine, che questa considerazione vale sia per i proprietari e i gestori – chiamati a dare un’impronta al proprio locale – sia per i clienti, che dovranno decidere dove e come trascorrere la propria cena.
E voi cosa ne pensate del menù digitale?