Il ristorante francese Mirazur si è aggiudicato il primo posto della classifica dei World’s 50 Best Restaurants 2019, durante la cerimonia di martedì 25 giugno al Marina Bay Sands di Singapore. Dopo le vittorie dell’edizione 2018 e 2016, l’Osteria Francescana di Massimo Bottura cede il passo ed entra nella Best of the Best, la sezione introdotta quest’anno per i vincitori delle edizioni passate, ma l’Italia resta in top 50 con due ristoranti. Vediamo allora chi occupa i primi 50 posti della classifica (che quest’anno arriva a premiarne 120, invece dei 100 delle passate edizioni).
I vincitori dell’edizione 2019
A salire sul gradino più alto del podio, quest’anno è il Mirazur di Menton, in Francia (lo scorso anno era arrivato terzo): lo chef argentino Mauro Colagreco, classe 1976, ritira un doppio premio, perché il ristorante è anche The Best Restaurant in Europe per il 2019. Il Mirazur è entrato in classifica nel 2009, al 35° posto, ma negli ultimi anni era già molto vicino alla vetta: sesto nel 2016, quarto nel 2017 e terzo nel 2018. Nella brigata di cucina del Mirazur c’è anche un bel po’ di Italia: il braccio destro di Colagreco è infatti il napoletano Antonio Buono, Davide Garavaglia è il saucier, mentre Annalisa Borella guida la pasticceria.
Al secondo posto troviamo il Noma di Copenhagen, (vincitore di ben 4 edizioni precedenti), con lo chef René Redzepi. Terzo invece Asador Etxebarri, Atxondo (Paesi Baschi, Spagna), regno dello chef Victor Arguinzoniz.
Nella classifica, che quest’anno include ristoranti di 26 diversi Paesi, sono presenti ben 12 locali esordienti, come gli statunitensi Atelier Crenn (n. 35) e il Benu (n. 47), entrambi in California, a San Francisco.
Tra i Paesi maggiormente rappresentati, la Spagna occupa ben 3 posizioni della top 10: l’Asador Etxebarri (al n. 3), il Mugaritz (al n. 7) e il Disfrutar (al n. 9). L’Azurmendi vince invece il Westholme Highest Climber Award 2019, ovvero la migliore “scalata”, che lo ha visto passare dalla posizione n. 29 alla 14 in un anno.
La Danimarca si aggiudica due dei primi cinque riconoscimenti: oltre al Noma, infatti, in classifica c’è anche il Geranium (in quinta posizione), di cui vi avevamo parlato nel nostro articolo sui ristoranti stellati del Nord Europa, entrambi siti a Copenaghen.
Alain Passard dell’Arpège di Parigi vince il Chefs’ Choice Award, il premio che viene assegnato dai migliori chef del mondo presenti nella lista a un collega che abbia ricoperto un ruolo decisivo nel mondo della ristorazione nell’ultimo anno.
Il premio The Art of Hospitality Award va invece al Den di Tokyo (n.11). Tra i ristoranti asiatici, il Gaggan (n.4) di Bangkok, nominato The Best Restaurant in Asia, e l’Odette (n.18) dalla città ospitante di Singapore. Il The Test Kitchen (n.44), sito a Città del Capo, è stato nominato The Best Restaurant in Africa.
L’Italia a World’s 50 Best Restaurants 2019
All’evento sponsorizzato da S.Pellegrino e Acqua Panna, l’Italia ottiene due posti tra i primi 50: al n. 29 della classifica, infatti, c’è il ristorante Piazza Duomo di Enrico Crippa ad Alba e al n. 31 troviamo invece Le Calandre di Max e Raffaele Alajmo a Rubano. Niko Romito e il suo Reale a Castel di Sangro si posizionano 51esimi. Il ristorante Uliassi di Mauro Uliassi a Senigallia è una delle new entry italiane, al 66° posto, insieme a Riccardo Camanini con il suo Lido 84 a Gardone Riviera, 78°, che porta a casa anche il “One to watch award”, riconoscimento che va al ristorante da tenere in considerazione per il suo potenziale.
The World’s 50 Best Restaurants 2019: la Top 50
“Quest’anno siamo entusiasti di vedere il Mirazur aggiudicarsi il primo posto, dopo essere salito dal posto n.35 nella classifica dal suo debutto nella lista dei The World’s 50 Best Restaurants nel 2009. Assistere al suo progresso è stato fantastico. Questo è stato un anno di crescita meravigliosa per l’intera lista, con così tante nuove entrate da tutti gli angoli del mondo”, ha commentato William Drew, il direttore dei contenuti di The World’s 50 Best Restaurants.
Ecco i ristoranti nella top 50 di quest’anno:
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- Mirazur, Menton, Francia
- Noma, Copenhagen, Danimarca
- Asador Etxebarri, Atxondo, Spagna
- Gaggan, Bangkok, Thailandia
- Geranium, Copenhagen, Danimarca
- Central, Lima, Perù
- Mugaritz, San Sebastian, Spagna
- Arpège, Parigi, Francia
- Disfrutar, Barcellona, Spagna
- Maido, Lima, Perù
- Den, Tokyo, Giappone
- Pujol, Città del Messico, Messico
- White Rabbit, Mosca, Russia
- Azurmendi, Larrabetsu, Spagna
- Septime, Parigi, Francia
- Alain Ducasse au Plaza Athenée, Parigi, Francia
- Steirereck, Vienna, Austria
- Odette, Singapore
- Twins Garden, Mosca, Russia
- Tickets, Barcellona, Spagna
- Frantzén, Stoccolma, Svezia
- Narisawa, Tokyo, Giappone
- Cosme, New York, Usa
- Quintonil, Città del Messico, Messico
- Alléno Paris au Pavillon Ledoyen, Parigi, Francia
- Borago, Santiago, Cile
- The Clove Club, Londra, Regno Unito
- Blue Hills at Stone Burns, Pocantico Hills, Usa
- Piazza Duomo, Enrico Crippa, Italia
- Elkano, Getaria, Spagna
- Le Calandre, Rubano, Italia
- Nerua, Bilbao, Spagna
- Lyle’s, Londra, Regno Unito
- Don Julio, Buenos Aires, Argentina
- Atelier Crenn, San Francisco, USA
- Le Bernardin, New York, Usa
- Alinea, Chicago, Usa
- Hiša Franko, Hobarid, Slovenia
- A Casa do Porco, San Paolo, Brasile
- Restaurant Tim Raue, Berlino, Germania
- The Chairman, Hong Kong, Cina
- Belcanto, Lisbona, Portogallo
- Hof Van Cleve, Kruisem, Belgio
- The Test Kitchen, Città del Capo, Sudafrica
- Sühring, Bangkok, Thailandia
- De Librije, Zwolle, Paesi Bassi
- Benu, San Francisco, USA
- Ultraviolet by Paul Pairet, Shanghai, Cina
- Leo, Bogotà, Colombia
- Schloss Schauenstein, Fürstenau, Svizzera
Best of the Best
La novità di quest’anno era già stata annunciata alcuni mesi fa. Dall’edizione 2019, infatti, i ristoranti che hanno già ottenuto il primo posto in classifica non potranno più entrare in gara, ma troveranno posto un una sezione speciale, una vera e propria hall of fame della ristorazione mondiale, la Best of the Best:
- El Bulli, Roses, Spagna (2002, 2006-2009)
- The French Laundry, Yountville, USA (2003-2004)
- The Fat Duck, Bray, Regno Unito (2005)
- Noma, Copenhagen, Danimarca – location originale (2010-2012, 2014)
- El Celler de Can Roca, Girona, Spagna (2013, 2015)
- Osteria Francescana, Modena, Italia (2016, 2018)
- Eleven Madison Park, New York, USA (2017)
Che ne pensate di questa classifica? Avete provato qualcuno dei ristoranti premiati?
Immagine in evidenza: facebook.com/50BestRestaurants.