Anno 2013; regia di Ritesh Batra; genere: commedia.
TRAMA: Ila prepara ogni giorno il pranzo da consegnare al marito. Come ogni mattina lo cucina con amore, ricevendo i consigli di una saggia zia, e lo mette nel “lunchbox”, quel contenitore che i corrieri consegnano in una affollatissima Mumbai, in lunghi viaggi compiuti con le biciclette e i treni locali. Ma questo ingegnoso e articolato sistema di consegne, studiato addirittura dall’Università di Harvard, un giorno si inceppa e il delizioso pranzo di Ila arriva all’uomo sbagliato o forse, a quello giusto.
SCENA: La curiosità e quel solletico allo stomaco, che non è la fame, spingono l’uomo che riceve per errore il pranzo, Saajan, ad intraprendere una corrispondenza con la donna sconosciuta che lo fa letteralmente rinascere e rivivere attraverso i cibi tradizionali indiani, cucinati con tanta sapienza. Ne scaturisce uno scambio epistolare che fa vibrare molte corde e ci immerge nella variegata quotidianità indiana. Una scena in cui il regista decide di mettere un pizzico di tensione nel pubblico assetato di emozioni: quella in cui tutti i colleghi seduti alle loro scrivanie, prendono uno ad uno, lentamente, il loro lunchbox, ma Saajan teme di non riceverlo più e l’attesa è scandita da un grande e antico orologio a muro.
COMMENTO: E’ un film che si degusta, lentamente, seduti nella propria poltrona. Una commedia dolce in cui il cibo si mescola ai sentimenti, anzi li nutre. La tentazione, impossibile ovviamente, di allungare la mano nel grande schermo ed appropriarsi del lunchbox che il protagonista maschile riceve per errore è forte. I profumi delle spezie si diffondono per la sala e il cibo si scioglie in bocca. Una commedia che affronta in modo semplice e sincero grandi e complicati sentimenti umani. Li addolcisce o li inasprisce a seconda dei personaggi e delle scene. Il prodotto finale è un film servito su un piatto d’argento.