Che sia nata a Milano, ormai non ci sono più dubbi. Come riporta il Cucchiaio d’argento, infatti, la conferma è arrivata in seguito al ritrovamento di una pergamena datata 1148 che descrive un pranzo offerto ai canonici dall’abate della Basilica di Sant’Ambrogio di Milano, e riporta fedelmente la più antica menzione del “Lumbolos cum panicio”, la cotoletta alla milanese.
Ed è sempre al Cucchiaio d’argento che dobbiamo la ricetta classica di questa famosa preparazione.
Eliminate il grasso di contorno delle costolette, incidetele lungo il bordo perché la carne non si arricci durante la cottura. Con un batticarne bagnato assottigliate leggermente la carne dal lato esterno lasciando una parte più spessa all’attaccatura dell’osso. Immergete le costolette nelle uova sbattute non salate, quindi passatele nel pangrattato sottile ricavato da pane bianco e per far aderire l’impanatura effettuate ancora una leggera battitura in modo che friggendo la crosticina di pane non si sollevi. In una larga padella lasciate fondere abbondante burro chiarificato e quando spumeggia immergetevi le costolette, fatele dorare 5-6 minuti per parte, la carne deve restare morbida. Sgocciolatele, asciugatele su carta assorbente da cucina, salate, disponetele sul piatto da portata e servitele.