Inserisco questo piatto tra quelli della zattera. Quasi più nessuno lo prepara a Modica. è un dolce di cui mi ero assolutamente scordato. L'ho rivisto qualche giorno fa sul banco del bar-pasticceria dove son solito fare colazione perchè il titolare, anziano pasticcere d'esperienza, l'aveva preparato su specifica ordinazione. Sono immediatamente andato a spulciare il quadernetto della Nonna Amelia ma la ricetta non c'era! Eppure tra i miei ricordi di bambino il dolce c'era e come! Pensate mi tornava anche il sapore in bocca! Ho chiesto, allora, a zie e parenti vari ed ecco saltata fuori la ricetta che ho preparato immediatamente. Ho offerto questo dolcetto finger food agli amici (che hanno apprezzato) bevendo Malvasia delle Lipari. Con le dosi che trascrivo si possono preparare 20-25 dolcetti.
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Preparazione 3 ore h
Tempo totale 3 ore h
Portata Dolci e Dessert
Cucina Italia
Porzioni 20 persone
Ingredienti
Istruzioni
- Per prima cosa lavate bene le foglie d'alloro ed asciugatele delicatamente una ad una.
- Spellate poi i gherigli di noce dopo averli sbollentati e fatti asciugare in forno caldo senza però che si tostino. Tritateli grossolanamente.
- In una pentola (possibilmente di coccio) mettete a riscaldare il miele a fiamma bassa aggiungete le chiare montate a neve, una puntina di pepe macinato e lo zucchero. Mescolate bene il tutto. Per verificare se il miele è al giusto punto di cottura, si può fare la tradizionale prova del piatto, ossia lasciare cadere un cucchiaino di miele su un piattino, se s'indurisce rapidamente il miele è pronto.
- A questo punto si uniscono le noci, si mescola per bene impastando con un cucchiaio di legno.
- Versate il tutto su una piastra di marmo bagnata (o su una spianatoia bagnata) e con il mattarello anch'esso bagnato stendete l'impasto. Prima che si sia del tutto consolidato, con un coltello a lama bagnata si tagliano dei rettangoli che verranno poggiati ognuno su una foglia d'alloro.
- Sistemate i dolcetti sul vassoi e appena freddi serviteli.
Note
La particolarità di questo dolcetto è che si porta alla bocca con l'intera foglia d'alloro e poi con i denti, sciogliendolo un po' in bocca, si tira via dalla superficie della foglia il croccantino che nel frattempo ha assorbito l'aroma dell'alloro. Una sorta di antico lecca-lecca.