I legumi non dovrebbero mai mancare in una dieta sana e bilanciata, poiché rappresentano una fonte imprescindibile di sostanze preziose come fibre, amido e acidi grassi. Il fatto, però, che talvolta richiedano tempi di preparazione lunghi fa sì che in molti li acquistino precotti e confezionati nei barattoli di latta. Mantengono così intatte le loro proprietà? L’abbiamo chiesto alla dottoressa Francesca Evangelisti, biologa nutrizionista, che risponde alla domanda: i legumi in scatola fanno male alla salute oppure no?
I legumi in scatola fanno male?
I legumi in commercio si trovano freschi, secchi, in scatola oppure surgelati. Di tutte queste tipologie, certamente i legumi in scatola sono quelli maggiormente utilizzati dato che, essendo precotti, sono già pronti all’uso e quindi molto comodi e pratici per realizzare, ad esempio, insalate o contorni di vario tipo. Ma possiamo usare tranquillamente i legumi in scatola o ci sono delle controindicazioni? Ci sono differenze con i legumi freschi o secchi?
Cosa cambia quando consumiamo i legumi in scatola
Facciamo chiarezza su questo punto: la dottoressa Evangelisti introduce l’argomento dicendo che “i legumi in scatola non fanno così male alla salute come molti pensano e rappresentano pertanto una buona opportunità di consumare questi alimenti che altrimenti, per mancanza di tempo nel cucinarli, verrebbero certamente meno sulle nostre tavole.” Molti non sanno, infatti, che i legumi in scatola mantengono sostanzialmente le stesse proprietà nutrizionali di quelli freschi o essiccati, con buone quantità di ferro, carboidrati, fibra e vitamine.
La differenza c’è a proposito dell’apporto proteico: “i legumi in scatola sono un po’ meno ricchi di proteine poiché queste vengono parzialmente perse durante i processi di lavorazione e pastorizzazione.” Per questa ragione, la dottoressa suggerisce a chi segue una dieta vegetariana e vegana di non utilizzare i legumi in scatola come principale fonte alternativa a carne e pesce.
I legumi in scatola non fanno male, ma attenzione…
Trattandosi di alimenti conservati a lungo in contenitori generalmente di latta, è bene prestare comunque attenzione quando si consumano i legumi in scatola. “Le lattine che vengono usualmente utilizzate per conservare i legumi – spiega la biologa nutrizionista – sono certamente un limite in quanto contengono spesso sostanze tossiche, dannose per la salute, che possono essere rilasciate nell’alimento.” Un esempio tipico è dato dal bisfenolo A, conosciuto più comunemente come BPA, una sostanza chimica usata tipicamente per produrre plastiche e resine.
In secondo luogo, la dottoressa Evangelisti sottolinea come i legumi in scatola contengano spesso additivi di vario tipo, come il glutammato monosodico, una sostanza generalmente impiegata per aumentare gusto e sapore degli alimenti inscatolati. “Da non dimenticare assolutamente – aggiunge – che i legumi in scatola contengono anche molto sale che, nell’alimentazione quotidiana, non deve mai essere eccessivo dato che in quantità elevate può comportare gravi conseguenze come un aumento della pressione arteriosa, problemi ai reni e anche a carico dell’apparato cardiocircolatorio.”
Non tutti sanno che può essere aggiunto anche dello zucchero con l’obiettivo di attenuare il sapore amaro e rendere i legumi più dolci, soprattutto i piselli. Anche in questo caso, un eccesso nella dieta quotidiana può comportare effetti dannosi per la salute.
Infine, per riconoscere la qualità di un legume in scatola la dottoressa Evangelisti suggerisce di osservare il liquido di governo, una volta scolati: “se questo risulta poco limpido e contiene bucce e residui vari, indica certamente una lavorazione a monte non adeguata.”
Come scegliere i legumi in scatola
Abbiamo, dunque, evidenziato come il legumi in scatola non facciano male di per sé e che, anzi, possono essere consumati, insieme a quelli freschi e secchi, per una dieta bilanciata. La dottoressa Evangelisti, però, aggiunge alcuni consigli per scegliere i prodotti più salutari sul mercato.
Si parte dalla lettura dell’etichetta: “è bene controllare la presenza di eventuali additivi o altri alimenti quale sale e zucchero aggiunti al prodotto e in quali quantità sono presenti. Se si individua una marca che per esempio contiene meno sale è certamente da preferire, così come è meglio evitare quelle che apportano zucchero al prodotto.”
Una volta acquistati, la biologa nutrizionista suggerisce di sciacquare sempre i legumi sotto acqua corrente, “questo sia per liberarli al meglio dal liquido di governo – in genere acqua, ma che certamente è bene eliminare poiché rimasta chiusa per un lungo periodo di tempo – e per eliminare al meglio qualsiasi traccia di sale e zucchero.” Una volta aperta la lattina, poi, bisogna prestare attenzione alla conservazione, se non vengono consumati subito. “Il suggerimento è quello di trasferire gli avanzi in un contenitore a tenuta stagna, da conservare in frigorifero, ma solo per pochi giorni (a seconda comunque di quanto riportato in etichetta dopo l’apertura del prodotto).”
È bene, in conclusione, acquistare legumi in scatolame biologico, così da evitare l’eventuale assunzione delle possibili sostanze tossiche presenti nelle lattine. Voi conoscevate le caratteristiche dei legumi in scatola?