Ad una settimana dalla chiusura della 19esima edizione del Cibus, il Salone Internazionale dell’Alimentazione, dopo il nostro doveroso giro di ispezione, non abbiamo dubbi nell’affermare che tra gli assi portanti della manifestazione a spiccare è il fattore ‘innovazione’.
Nella sezione novità, infatti, abbiamo avuto modo di appurare che l’approccio delle aziende tende sempre di più a soddisfare la domanda dei consumatori puntando sulla reinterpretazione della tradizione gastronomica italiana. Per nostra fortuna e per la felicità delle nostre pance, abbiamo avuto anche la possibilità di testare con le nostre papille diversi prodotti che dimostrano questo flusso di interesse volto a spingere a favore dell’introduzione di nuovi metodi e sistemi di produzione. Così, dopo aver parlato dei numeri del Cibus 2018, delle novità relative ai prodotti salutistici, ci rivolgiamo agli appassionati, agli addetti del settore e, soprattutto, ai golosoni e agli amanti dei formaggi, per presentare il nostro “report del gusto” con le migliori performance dei formaggi esposti dalle aziende del padiglione 2.
Cibus 2018 tra innovazione e formaggi
Prima di cominciare il nostro goloso tour, vi lasciamo guidare da una serie di dritte che vi permetteranno di affrontare il viaggio in modo più confortevole.
Primo suggerimento: fate merenda, o comunque mangiate qualcosa, prima di accingervi alla lettura di questo articolo. Non vorremmo mai che uno tzunami di acquolina in bocca vi travolgesse al punto da farvi venire i crampi allo stomaco per la fame. Secondo suggerimento: scegliete da quale parte stare o state da entrambe le parti. Abbiamo suddiviso in due categorie i formaggi selezionati per il nostro reportage. Parleremo di formaggi “innovativi” e grandi classici rivisitati, ma anche di formaggi speziati che hanno catturato la nostra attenzione per i loro profumi e per la particolarità dei loro colori.
Detto questo, da bravi inviati speciali, vi riportiamo, purtroppo solo a parole, quanto abbiamo scoperto, e apprezzato, tra le novità di prodotto del settore lattiero caseario presentate al Cibus 2018.
Dalla Puglia con delizia: il Trullocchiato
Questo formaggio ci ha subito incuriositi per la forma del packaging che si rifà ai Trulli, costruzioni in pietra a secco tipiche Puglia centro-meridionale. Lavorato a mano, prodotto con latte pugliese selezionato e stagionato in grotte naturali, viene prodotto da Deliziosa, un’azienda pugliese che è riuscita a realizzare un formaggio della forte identità che si lascia apprezzare per il gusto dolce e delicato impreziosito dall’aggiunta di fermenti propionici durante il periodo di riposo.
L’innovazione naturale: Pecorino con Omega 3
Altro giro, altro formaggio.
Questa volta vi raccontiamo di una serie di prodotti che nascono da sistemi di innovazione completamente naturali. Siamo nello stand dei Pecorini CLA di Argiolas Formaggi che ha creato una linea di prodotti dedicati a chi soffre di colesterolo alto grazie alla presenza di latte arricchito naturalmente con Omega 3 (ALA). Gusto eccezionale e consistenza più che interessante.
Burrotta: la burrata morbida e ricercata
“Stanchi della solita burrata?” Scherziamo. È una frase che suona bene ma che non ci permetteremmo mai di azzardare. Gli amanti dei formaggi e i fan della burrata ci aggredirebbero e avrebbero ragione. Non ci si può stancare della burrata.
Per chi come noi, però, si trova sempre in uno status di eterna curiosità gastro-culinaria, ecco una chicca interessante: si chiama Burrotta ed è una simpatica burrata fatta con mozzarella di latte di bufala made in Puglia che racchiude al suo interno un cuore morbido di ricotta. Una bomba di sapore che fa venire il sorriso.
Lo sanno bene quelli di Mò Bufala, l’azienda che produce questa prelibatezza, che in uno slogan recitano: “alleviamo solo delle bufale felici”.
Gli speziati: curcumella, zenzerino e piacentino
Ci siamo, è arrivato il momento di parlare dei formaggi speziati.
In questa categoria, anche se non è una novità di questo Cibus, non possiamo non dirvi che abbiamo avuto il piacere di incontrare un formaggio che regala sempre delle ottime performance a livello sensoriale. Si tratta del piacentino ennese, un formaggio siciliano prodotto con latte di pecora e zafferano che ha ottenuto la DOP a livello europeo nel 2011.
In questa occasione, il caseificio Valvo, lo ha presentato in una forma molto particolare. Guardate la foto.
Ma non è finita qui. L’innovazione al Salone Internazionale dell’Alimentazione colpisce ancora il mondo dei formaggi e ci propone due interessanti novità attraverso l’azienda Botalla: Zenzerino e Curcumella. Formaggi nati per stupire i palati gourmet. Entrambi prodotti con latte piemontese proveniente da allevamenti selezionati e stagionati su assi di abete. La particolarità di questi prodotti è nella loro preziosa composizione, oltre al buon latte, infatti, tra gli ingredienti sono presenti rispettivamente zenzero e curcuma, due spezie pregiate che consentono ai formaggi di raggiungere profumi ed aromi unici.
Parmigiano 63 e il Granarolo 400: i numeri che ci piacciono
Diamo i numeri (d’altronde di report abbiamo parlato, no?) ma stavolta quelli buoni e golosi. Infatti, tra uno stand e l’altro, nel padiglione 2 ci siamo imbattuti nei due grandi colossi del settore: Parmigiano Reggiano e Granarolo.
Dei primi, presenti in fiera con uno stand a mo’ di grande piazza che ha ospitato i vari produttori di Parmigiano Reggiano, ci ha colpito la proposta di Armonie Alimentari: Parmigiano “63 Essenze”, un formaggio di altissima qualità, la cui particolarità è legata alla produzione che utilizza solo latte di bovine nutrite sui Prati Stabili del comprensorio di Bibbiano, mantenuti attraverso sfalcio ed irrigazione senza semine artificiali.
63 è il numero di erbe che crescono spontaneamente in media per m2 di prato stabile, quelle che donano a questo formaggio un aroma e caratteristiche nutrizionali uniche.
Granarolo, invece, si è presentata al Cibus con una nuova forma, in tutti i sensi!
Nel loro stand abbiamo avuto la possibilità di assaggiare Quattrocento, un formaggio stagionato e realizzato con 400 litri di latte italiano della filiera Granarolo. Un prodotto senza conservanti, fatto solo con latte, sale e caglio, adatto anche ai consumatori che hanno scelto di essere vegetariani, perché fatto con caglio microbico. Buonissimo!
È il vostro momento: tirando le somme di questo report del gusto, quali sono i formaggi che vi hanno fatto venire l’acquolina in bocca?