Le cime di rapa sono una vera e propria istituzione della cucina mediterranea, in particolare di Lazio, Puglia e Campania dove questa brassicacea è particolarmente diffusa. Che sia abbinata alle acciughe o alla pancetta con la pasta, oppure al naturale, questa pianta erbacea fa sempre la sua bella figura. Non tutti sanno che, però, oltre a essere buona, è una preziosa alleata dell’organismo, in particolare per la sua funzione depurativa e detossificante che la rende perfetta per l’inverno.
Per conoscere più a fondo le cime di rapa e le proprietà che le caratterizzano, abbiamo intervistato la dottoressa Francesca Evangelisti, biologa nutrizionista.
Caratteristiche e proprietà nutrizionali
Brassica rapa è il nome scientifico della rapa comune che, appunto, è parte della famiglia delle brassicacee o crucifere, una pianta che può raggiungere anche il metro di altezza e comprende circa 30 specie diverse che si differenziano per dimensioni, forma e colore. Le cime di rapa che utilizziamo in cucina sono, per l’appunto, le infiorescenze di colore giallo che vengono raccolte prima che i fiori sboccino e impiegate assieme alle foglie più tenere: “questo è il motivo – spiega la biologa nutrizionista – per cui sono ortaggi tipicamente invernali, che si raccolgono tra novembre a febbraio.”
Dal punto di vista della composizione, ben 86,8 grammi di cima di rapa su 100 grammi di prodotto sono acqua, mentre per quanto riguarda gli altri nutrienti ci sono 4,2 g di proteine, 3,1 g di zuccheri e 0,4 g di grassi. Non mancano le vitamine e i minerali che, come sottolinea la dottoressa Evangelisti, sono più abbondanti nelle cime che nelle radici. “Numerosi anche gli aminoacidi, gli antiossidanti, in particolare luterani e xanthina, ma soprattutto polifenoli, flavonoidi, omega 3, acido folico e carotenoidi. Un ulteriore vantaggio è rappresentato, infine, dal fatto che 100 grammi di cime di rapa contengono solo 27 calorie.”
Cime di rapa: proprietà e benefici
Questi elementi, ammesso che le cime di rapa vengano preparate con alcune accortezze per conservarne le proprietà, fanno sì che si tratti di un ortaggio molto importante nella dieta. Vediamo quali benefici possiamo trarne.
Azione depurativa, detossificante e antiossidante
Le proprietà più preziose delle cime di rapa sono quelle depurative e detossificanti: “contribuiscono – spiega l’intervistata – ad eliminare scorie e tossine dall’organismo, grazie al ricco contenuto di acqua, motivo per cui sostengono anche la funzionalità epatica e renale”.
Inoltre i numerosi antiossidanti presenti le rendono anche un potente alleato contro i radicali liberi: in questo modo ci aiutano a contrastare l’invecchiamento dei tessuti e delle cellule, ma “svolgono anche una funzione preventiva di malattie cardiovascolari e neoplasie”.
Vista, respirazione e digestione
La presenza di vitamina A fa sì che le cima di rapa siano da annoverare tra gli alimenti che sostengono la salute degli occhi: “prevengono diverse malattie oculari – aggiunge la dottoressa Evangelisti – come la cataratta e la degenerazione maculare.” Inoltre, sempre la vitamina A, svolge un’azione preventiva anche per l’apparato respiratorio: soprattutto per chi soffre di asma contribuisce a proteggere la funzionalità polmonare.
“Dal punto di vista della digestione, invece – specifica l’intervistata – è la capacità di assorbimento della bile a risultare utile per l’organismo.”
Contro la stanchezza e la debolezza
Le cime di rapa hanno, poi, la peculiare caratteristica di essere molto ricche di clorofilla, sostanza nota per la sua capacità di combattere l’astenia. “I minerali e le vitamine esercitano un vero e proprio effetto energizzante e, in particolare, ferro e vitamina C svolgono un’azione antianemica.” Quest’ultima sostanza, come sappiamo, svolge molteplici funzioni benefiche per il nostro organismo: in questo caso è utile ricordare la capacità di favorire la sintesi di collagene, ragion per cui aiuta la guarigione delle ferite e combatte le infezioni.
“Calcio e fosforo, infine – conclude la dottoressa Evangelisti nel raccontare le proprietà delle cime di rapa – sono molto salutari per le ossa, così come è indicato in gravidanza per l’acido folico, in caso di disturbi alimentari per le proprietà aperitive, contro l’helicobacter pylori che causa disturbi gastrici.”
Uso delle cime di rapa
Sappiamo che il modo d’uso degli ortaggi, e in generale di tutti gli alimenti, può contribuire alla reale assunzione delle proprietà che contengono al naturale. Come consumare, dunque, le cime di rapa? Solitamente vengono cotte e hanno un sapore amarognolo, leggermente piccante: “le cotture migliori sono al vapore o in padella – suggerisce la biologa nutrizionista – mentre se scegliamo la bollitura, è importante ricordare di ridurre i tempi di cottura: è sufficiente sbollentarle in qualche minuto, poi possono essere saltate in padella con aglio e cipolla.”
Non solo orecchiette con le cime di rapa, dunque, ma sono molto gustose anche accompagnate con patate lesse, oppure stufate e utilizzate come ingrediente per un risotto. L’importante è che siano acquistate fresche: “per riconoscerle, possiamo osservare il colore che dev’essere verde acceso, gli steli devono essere sodi e non troppo grossi.” Non si possono conservare a lungo: massimo due giorni per poter beneficiare al massimo delle proprietà.
Consiglio della salute è poi quello di condirle con l’aceto di mele: insieme potenziano l’azione depurativa e detossificante che appartiene da entrambi gli alimenti. Se vogliamo poi aggiungere del succo di limone, aumenta anche l’efficacia contro l’anemia. “Molto apprezzata è anche la salsa a base di cime di rapa, yogurt e rafano – aggiunge l’intervistata – una ricetta che può essere anche molto salutare perché, in questo caso, viene potenziata l’azione di rinforzo del sistema immunitario.”
Controindicazioni delle cime di rapa
Concludiamo la chiacchierata con la dottoressa Evangelisti a proposito delle cime di rapa e delle proprietà che apportano. cercando di individuare le possibili controindicazioni: “è bene che chi soffre di problemi renali, iperuricemia oppure gotta non le consumi spesso per via del considerevole contenuto di purine.” Da mangiare assolutamente bollite, poi, per chi soffre di calcoli perché ripassate in padella possono aggravare il problema: per qualsiasi altra patologia o caso particolare, è caldamente suggerito un consulto con il proprio medico, poiché questo articolo non può in alcun modo sostituire il suo parere. Se vogliamo, invece, metterci subito alla prova in cucina, vi consigliamo questo ottimo tortino di cime di rapa con cous cous!