Questa ricetta proviene dalla mia amica Francesca. L’ho assaggiata in casa sua, poi l’ho rifatta e proposta a moglie e figli. Stranamente è piaciuta a tutti per cui mi sono deciso a prepararla per il pranzo di Pasqua approfittando degli ultimi cespi di radicchio trevigiano.
Nessuna valutazione
Preparazione 2 ore h
Tempo totale 2 ore h
Portata Primi asciutti
Cucina Italia
Porzioni 6 persone
Ingredienti
- 500 gr fusilli
- 100 gr cipollotti o porri
- 1 cespo radicchio
- 150 gr pancetta a cubetti
- 3 rametti timo
- 4 cucchiai crema di latte
- 1 bicchiere vino bianco secco
- olio d'oliva extra vergine
- sale
- pepe
Istruzioni
- La prima cosa da fare è preparare una leggera crema con poco latte un po’ di farina del burro ed un po’ di formaggio grattugiato. In alternativa potete utilizzare un po’ di besciamella già pronta.
- Tagliate il radicchio alla base per staccare meglio le foglie che laverete sotto l’acqua corrente. Sgocciolate bene le foglie e tagliatele a listarelle quanto più sottili possibile.
- Mettete la pancetta a rosolare prima senza altri grassi in maniera che perda un po’ del suo. Poi sgocciolatela del suo grasso e passatela in un’altra padella con tre cucchiai d’olio d’oliva già caldo, e completate la sua rosolatura.
- Unite i cipollotti (o i porri) affettati anch’essi sottilmente ed il radicchio. Fate rosolare il tutto e poi aggiungete il vino bianco, che lascerete sfumare.
- Unite la crema di latte e regolate di sale e pepe.
- Quando la salsa sarà pronta, tenetene da parte 2 - 3 cucchiai e frullate il resto in maniera che ne risulti una crema abbastanza densa.
- Mettete la crema così ottenuta in una padella capiente tanto da poterci poi saltare la pasta e profumatela con le foglie di timo.
- Lessate la pasta, scolatela al dente e tuffatela nella padella con la crema di radicchio, amalgamando per bene.
- Impiattate i fusilli sistemando sulla sommità di ogni piatto un po' del composto di radicchio tenuto da parte e terminate guarnendo con qualche altra fogliolina di timo.
- Portate in tavola del Parmigiano Reggiano (o del grana) grattugiato in modo che chi vuole si possa servire a piacere.