Questo è una ricetta che inserisco,per amor di zattera, ma spero in cuor mio che nessuno più trovi nelle macellerie la carne d’Asino,forse perche sono un ipocrita pentito con sulla coscienza tanti puledri di questo stupendo animale consumati nelle baldorie giovanili,ma fra tutti gli animali è quello che stimo e amo di più,forse c’è qualcosa di ancestrale,ma bisogna ricordare che sino a trenta anni fa, l’Asino in Sardegna,come per il Peone Messicano,era una ricchezza, prezioso come forza lavoro , nei trasporti dei prodotti dalle zone impervie,e devo dire con orgoglio e ammirazione,che erano rarissimi i contadini che vedevano nel compagno di lavoro invecchiato giunto alla fine dei suoi giorni,del ragù o delle bistecche,era come un atto di cannibalismo, le davano degna sepoltura come a un parente caro, mi dirette Zuanne predichi bene ma razzoli male,che ne dici degli altri animali che tè magni?Non ho niente da dire a mio discarico,sono un mangiatore di animali,ma il Somaro NO ,l’Asino è mio fratello un mio simile non lo mangio e basta. Quindi vi prego al posto del somaro macinato usate un’altra carne. Siiii lo Sooo!!!! I somari sono quasi in via d’estinzione,ma di asini in giro c’è né tanti, ma sono in gran parte bipedi quindi non commestibili.
5 da 1 voto
Preparazione 1 ora h
Tempo totale 1 ora h
Portata Carne
Cucina Italia
Porzioni 4 persone
Ingredienti
Istruzioni
- Se il lardo ha la cotenna eliminarla, tritarlo finemente e con lui la cipolla, l’aglio, la carota e il sedano.
- In una pignatta di coccio scaldare l’olio, unire il trito e la carne macinata, il lauro e il rosmarino. Far insaporire e sfumare col vino.
- Aggiungere il cavolo tagliato a liste grossolane, aggiungere dell’acqua calda o brodo, salare coprire la pignatta e a fuoco dolce e cuocere per un’ora.
- Servire con polenta, riso Pilaf o purea di patate.