5 posti in cui mangiare vivendo il meglio di Genova

Mangiare a Genova

Se siete in visita a Genova, per un weekend, prendetevi questo consiglio: prima di tutto dimenticate la parola “visita”. Perché Genova è una di quelle città che vanno assaporate fino in fondo, ad ogni ora del giorno e della notte, anche se solo per un fine settimana. Poetica e sgraziata, autentica e vissuta, vi racconta la sua essenza fra i carruggi, ora stracolmi di gente, ora deserti, ora popolati da figure che pensavate vivessero solo nelle canzoni di De Andrè. E se avete l’animo un po’ sensibile a queste cose ne respirerete l’aria della città di porto: quella del calderone della diversità che nei secoli ha plasmato un’armonia di tradizioni e che ne ha fatto una città ricca, che freme di un’energia tutta sua.

“Tutto molto bello e poetico”, direte voi, “ma non era un articolo su dove mangiare a Genova?”. Sì e no, perché più che consigliarvi i migliori ristoranti e le migliori trattorie per assaggiare i suoi piatti tipici, ho intenzione di proporvi 5 esperienze gastronomiche da fare girando Genova, che secondo me, e sottolineo secondo me, vale davvero la pena di fare.

Andiamo.

Mangiare girando Genova: 5 esperienze enogastronomiche che sarebbe un delitto non fare

Focaccia Genovese con vista sul Porto Antico, San Fruttuoso, Camogli e Portofino

Portofino

Non vi dirò dove si mangia la migliore focaccia di Genova perché non spetta a me dirlo, ma ai genovesi: la focaccia è una cosa talmente buona e sacra che non basterebbero 3 anni di assaggi per dire quale vinca sulle altre. Se potete, quindi, assaggiatele tutte, ma badate bene: se vi trovate a Genova di domenica o nei giorni festivi c’è la possibilità che molte focaccerie siano chiuse, salvo poche eccezioni, come Teobaldo, in via Balbi. Se volete vivere questa esperienza, quindi, bannate la domenica, e fate così: puntate una focacceria vicina al Porto Antico, ad esempio la mitica Antica Focacceria Genovese, dirigetevi con il vostro bottino verso la Calata Mandraccio. Comprate un biglietto per il tour dei due golfi, salite a bordo, tirate fuori il primo pezzo di focaccia e godetevela, abbandonandovi alla vista del porto, che lascerete alle vostre spalle. Non mangiatela tutta però: lasciatene qualche pezzetto perché sarebbe davvero un delitto non gustarvela mentre ammirate i golfi di San Fruttuoso, Camogli e Portofino.

La farinata, al belvedere di Spianata Castelletto

Spianata Castelletto

È uno dei punti panoramici più famosi di Genova, ed è per questo che anche i genovesi lo scelgono per una birretta poetica al tramonto. Vi troverete davanti ad un tappeto di tetti e piccoli giardini pensili costruiti sulle terrazze della case, scorgerete i carruggi, l’inconfondibile profilo della lanterna e in fondo lui, il vero protagonista di Genova: il mare. Io vi consiglio di andarci una mezz’oretta prima del tramonto, ma solo dopo aver recuperato tra le vie del centro una bella farinata, magari all’Antica Sciamadda, farineria storica in via San Giorgio. Apro una parentesi doverosa: questo è il mio, personalissimo consiglio. Perché bisogna dire che proprio vicino al Belvedere Castelletto c’è anche il mitico Don Paolo, siciliano DOC che fa delle granite eccezionali. Ma dopotutto, chi vi impedisce di provarle entrambe?

Fritturina di pesce, al Porto Antico

In via di Sottoripa, vicino al Porto Antico e all’Acquario, trovate l’Antica Friggitoria Carega. Anche se è molto piccola non potrete fare a meno di notarla, perché a chiamarvi sarà l’odore di gamberetti, totani, acciughe e baccalà fritto. Dentro solo pochi sgabelli, quasi sempre occupati, ma a noi importa poco perchè la location in cui mangeremo è un’altra: fate mettere la vostra fritturina in una vaschetta e dirigetevi verso il mare, per mangiare vicino all’acquario. Trovata una bella panchina piazzatevi lì, e godetevi la vista del modernissimo e scenografico porto di Genova: secondo me, è una delle cose da fare assolutamente a Genova.

L’aperitivo Dai Muagetti

La quarta tappa che vi propongo è un po’ più fighetta. Niente cibo di strada, niente panchine, niente frittura. Vi porto un po’ fuori dalla città, a San Rocco di Camogli, per un aperitivo dalla vista unica. Siamo al bar Dai Muagetti, un locale ricavato nella roccia che ha posti solo all’aperto, con una vista mare più unica che rara. Ma non aspettatevi un buffet: insieme ai drink, infatti, vi verranno serviti degli stuzzichini, ma questo potrebbe essere un vantaggio, perché ho già in canna un consiglio per la cena.

Una cena a “Le Rune”

Le Rune

“Diverse piccole salette con tavoli anche sopra la cucina – apparentemente molto ambiti, sebbene faccia un po’ caldo – per una linea gastronomica legata alla regione e al mare; proposte economiche e piatti unici”. Così lo descrivono gli ispettori della Rossa, perché “Le Rune” è uno dei ristoranti della Guida Michelin 2017, ma non è questo che mi ha spinto a citarlo tra le esperienze enogastronomiche da fare nel capoluogo ligure. L’accoglienza calda e solare, il clima familiare, il servizio attento (ma mai “patinato”), si legano alla perfezione ad una cucina attenta al territorio ma cautamente rivisitata e soprattutto formidabile, che vi farà alzare dal tavolo con il sorriso della beatitudine stampato in faccia.

Assolutamente da provare l’antipasto “misto mare” (ah, il polpo rosticciato!), lo stoccafisso accomodato alla genovese (e chi se lo scorda?) e il semifreddo al Pandolce Genovese.

Tra le cose da fare a Genova però, c’è anche quella di assaggiare obbligatoriamente il pesto alla genovese in una delle trattorie storiche: prima di vagare a caso, date un’occhiata all’articolo che abbiamo scritto qualche tempo fa e di cui ho appena inserito il link!

Infine, dato che questa città mi è rimasta nel cuore e che spero di tornarci prestissimo, vi chiedo (soprattutto ai genovesi): ci suggerite altre indimenticabili esperienze gastronomiche da fare e altri posti in cui mangiare guardando il meglio di Genova?

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