E' un'antica ricetta bolognese ma con delle varianti sono riuscito a trovarla in tutto il nord, anche se spulciando in internet sembra che anche nel napoletano usasse qualcosa di simile.Comunque la ricetta che vi do' è tipica di Bologna città, anche se nei menù dei ristoranti è sparita, resiste ancora in svariate case, data la bontà e la semplicità.La segnalo sulla zattera perchè è un tipico piatto povero che si stà perdendo per cose già pronte, ma le nostre nonne sapevano che questa minestra si poteva conservare per molti giorni una volta cotta, e addirittura seccata e poi fatta rinvenire a comodo e necessità nel brodo.Quattro salti nel brodo e via!!
Nessuna valutazione
Preparazione 3 ore h
Tempo totale 3 ore h
Portata Primi in brodo
Cucina Italia
Porzioni 4 persone
Ingredienti
- 50 gr mortadella
- 50 gr prosciutto crudo dolce
- 50 gr Parmigiano Reggiano grattugiato
- 1 noce burro
- 4 uova intere
- farina
- sale
- pepe
- noce moscata
- 3 lt brodo di gallina
Istruzioni
- Iniziamo col fare un ottimo brodo di gallina nella maniera tradizionale e facciamolo bollire almeno 2 ore.
- Prendiamo la mortadella ed il prosciutto che mi raccomando deve essere magrissimo, e li tritiamo finemente, a questo punto andranno impastati con il formaggio, il sale ed il pepe, il burro e la noce moscata in abbondanza.
- Il composto così ottenuto dovrà essere ora unito alle uova e alla farina, nella quantità necessaria a creare un impasto morbido ma abbastanza duro da essere lavorato.
- Adesso fare una palla con il composto ed inserirla in un sacchetto di lino o cotone non colorato e non lavato con detersivi, si può prendere anche uno straccio e bollirlo in acqua e sale per fargli perdere eventuali residui di detersivo, chiudere il sacchetto ed immergerlo nel brodo bollente e far bollire per almeno 3 ore.
- Al termine della cottura, estrarre la palla dal brodo e farla raffreddare, a questo punto sarà sufficientemente dura da poterla tagliare a cubetti di 1x1 cm e mangiata in una bella e fumante scodella del rodo che avete usato per cuocerla.