Le coppie più smaliziate avranno sicuramente già pianificato il perfetto menu di San Valentino per festeggiare con il proprio partner: afrodisiaco o a base di pesce, menu a tema con antipasti e decorazioni a forma di cuori, a lume di candela e musica lounge di sottofondo. Manca un ultimo dettaglio fondamentale: il vino.
È risaputo, in una cena romantica vino e dolce sono un dettaglio fondamentale, oggi vi mettiamo in guardia dai vini da non bere durante la vostra cenetta di San Valentino.
Vini per la cena di San Valentino: cosa non scegliere
Banditi i vini corposi dalla cena di San Valentino
Il primo campanello d’allarme lo accendiamo sui vini corposi. Il menu in questa circostanza sarà leggero, con varietà di antipasti e portate sfiziose di pesce o verdure (pensavate a un risotto di carciofi e gamberi? crostini di pane con salmone? O un’insalata di calamari?), dunque optate per vini delicati e bandite i vini corposi. Ricordate che alla maggior parte delle donne piacciono le bollicine: orientate la vostra scelta su prosecco o vino frizzante come uno Chardonnay, Pinot Grigio o Müller Thurgau. Gli uomini sono più versatili ma di sicuro con uno spumante d’eccellenza il primo brindisi sarà già quello fortunato.
Etichette storicamente inguardabili: evitatele
Anche l’occhio vuole la sua parte. Infatti, il primo attributo che orienta la scelta di un vino prima dell’acquisto è l’etichetta. Non fatevi ingannare dal nome apparentemente ricercato, perché se la bottiglia non si presenta bene a tavola potrebbe generare una cacofonia che rovinerà la vostra cena. E se la cultura del vino è un’arte, per molti viticoltori e autori di etichette anche la bottiglia può lasciare spazio a forme sospette di arte contemporanea: mettereste mai a tavola un vino dedicato alla memoria (senz’altro indelebile) di una porno star? Oppure una bottiglia sulla cui etichetta è disegnata una poetica signorina inginocchiata nell’accingersi a suggerire l’arte della fellatio? Sicuramente arte anche quella, ma magari durante una cena romantica meglio evitare. E che dire della creatività americana che non manca mai neanche in cantina a tal punto da dedicare un’intera gamma di etichette ad un rinnoceronte? Al quanto bizzarro e creativo, sì, ma poco adatto all’occasione. Sembra impossibile, ma è tutto vero!
Vini dalla Spagna senza amore
Mentre la Spagna strizza l’occhiolino al Lambrusco ed è tra i paesi più vivaci nella produzione del vino, certamente c’è una sua specialità da tenere lontana per la vostra cena di San Valentino: il Don Simon. È il classico vino da usare in cucina per insaporire le polpette o da Shakerare per preparare i cocktail (gli spagnoli lo userebbero per preparare sangria e calimocho), ma non per un evento sofisticato.
Vi siete fatti un’idea di quale vino acquistare per la vostra cena di San Valentino? Teneteci aggiornati!