Può sembrare un controsenso accostare l’aggettivo artigianale al termine hi-tech, soprattutto quando si parla di homebrewing e cioè di birra fatta in casa. In genere, quando qualcuno rivela di essere un domozimurgo (dopo aver spiegato che è così che si chiama chi produce in casa la birra) viene immediatamente accostato ai monaci trappisti. L’immagine che si forma nella mente è quella di un vecchio in saio, con la chierica da frate, intento a rimescolare calderoni fumanti, anche se il qualcuno in questione ha venticinque anni e ha la barba da hipster.
È l’espressione “fatto in casa” che ci riporta indietro nel tempo e ci fa pensare alla manualità e ai procedimenti che appartenevano ai nostri nonni. Eppure nel XXI secolo anche le cose più genuine come una birra artigianale possono contare sull’aiuto della tecnologia. E l’homebrewer moderno può contare su un robot o meglio Brewbot.
Birra fatta in casa? Come sempre, ci pensa un’app!
L’internet 3.0 della birra artigianale
Brewbot è una macchina che rende estremamente semplice produrre la propria birra. Il progetto è nato da un gruppo di sviluppatori e designer dell’Irlanda del Nord, appassionati di homebrewing. Proprio la loro passione per la produzione di birra artigianale e la consapevolezza di quanto il loro hobby fosse impegnativo ha fatto nascere l’idea di semplificare il processo. Come? Grazie all’internet delle cose, tutto il processo di creazione della birra è controllato da un’app.
Un’app per fare in casa la birra artigianale
Grazie ai sensori contenuti nel macchinario, che è poco più grande di una lavatrice, sarà il vostro smartphone a seguire l’intero processo di birrificazione, mandandovi delle notifiche con le istruzioni di cosa toccherà fare a voi, come aggiungere gli ingredienti. E anche per quanto riguarda gli ingredienti la strada è spianata dalla tecnologia, perché si ha a disposizione un ampio database di ricette realizzate e sperimentate dai creatori di Brewbot o dalla community di utenti e appassionati. Questo ovviamente non rappresenta un limite per chi vuole sperimentare, anzi. Se il limite più grande per gli homebrewer è la difficoltà di riprodurre una birra particolarmente riuscita, questo è superato grazie all’automatizzazione del processo.
Secondo i creatori del progetto, Brewbot rappresenterebbe una opportunità di guadagno per i pub, che avrebbero la possibilità di ampliare la loro offerta con diversi tipi di birra di produzione propria, oltre che una comodità non da poco per gli appassionati. Questi ultimi però potrebbero avere qualche esitazione a spendere 2690 euro per farsi la birra in casa. Anche se sono certa che per molti ricevere una notifica sullo smartphone che ti avvisa che la tua birra è pronta da bere, sarebbe di gran lunga meglio dell’ennesimo messaggio dai gruppi di whatsapp o dell’invito a giocare a Candy Crush Saga.
Quando si dice che c’è un’app per ogni cosa… ora sappiamo oltre ad esserci siti per conoscere e acquistare birra online, c’è anche un’app per la birra artigianale fatta in casa!