Expo è l’evento mondiale dell’alimentazione. Le offerte gastronomiche sono quindi innumerevoli: si può mangiare italiano, arabo, cinese, giapponese, asiatico, americano.
Aggirandovi tra Padiglioni e Cluster, scegliere ad Expo dove mangiare potrebbe essere più difficile del previsto. Per aiutarvi nella scelta abbiamo preparato questa piccola guida divisa in due sezioni : ristoranti e street food.
Dai ristoranti più economici ai più costosi di Expo: dove mangiare
Ristoranti: cibi interessanti, appetitosi e ricercati
Trovare ad Expo dove mangiare non è di certo un problema: la lista di ristoranti che vi proponiamo, una selezione di sei, segue il criterio dal più economico al più costoso. Generalmente, il servizio è il fattore principale che determina la differenza del prezzo: nei ristoranti meno costosi non si effettua servizio al tavolo, ma si ordina alla cassa e poi si va a ritirare il proprio piatto quando è pronto.
Un avvertimento: mangiare nei ristoranti dei padiglioni è certamente un’esperienza interessante in quanto si possono scoprire le tradizioni culinarie dei diversi paesi del mondo, purtroppo non è affatto economico: non aspettatevi, per un pasto completo con le bevande, di spendere meno di 20 euro a persona.
Padiglione del Marocco
Già la location vale la visita, e anche i prezzi sono inferiori rispetto agli altri ristoranti dei padiglioni. Mangerete come sultani al chiaro di luna sotto un cielo stellato in un tranquillo giardinetto interno immerso nel verde. Se vi piace la cucina marocchina qui potrete gustare ottimi piatti tradizionali: tajine di pollo al limone, canditi ed olive, tajine di manzo alle prugne e sesamo, tajine di agnello berbero all’olio di argan e verdure (12 euro). Per dessert concedetevi un gelato soft con le mandorle oppure deliziosi dolcetti tipici, come i biscotti alla pasta di mandorle.
Padiglione di Israele
Il ristorante all’aperto del padiglione israeliano è meno suggestivo di quello del Marocco, ma altrettanto tranquillo. Potrete scegliere se mangiare su delle tavolate in legno proprio accanto alla cucina, oppure un po più appartati, su tavoli rotondi in mezzo ad un prato. Immancabili le salsine, come un delicatissimo hummus di ceci.
Per piatto principale scegliete i falafel, molto saporiti e cotti con maestria, accompagnati da una fresca insalatina di cetrioli e pomodori. Lasciate un po di spazio anche al taboulè, la tipica insalata a base di bulgur a cui la menta dona un sapore fresco. Il tutto viene accompagnato con due fette del più diffuso pane del Medioriente, la pita. L’unica nota dolente è il servizio, poco accogliente.
Padiglione dell’Argentina
Innanzitutto, personale ospitale accogliente, gentile e solare. Si mangia all’aperto, su dei tavolini purtroppo piccoli e non particolarmente comodi, e non viene effettuato il servizio al tavolo. Tuttavia non disperate: la bontà del cibo che assaggerete vi farà subito dimenticare questi inconvenienti.
Iniziate con un piatto di empanadas, i tipici antipasti argentini a forma di mezzaluna, dei fagottini di pasta ripieni di carne, formaggio o verdure (4,50 euro l’uno). Il consiglio è quello di gustarli sorseggiando magari un’ottima sangria.
Poi potete sbizzarirvi nella scelta dei piatti di carne, dai 15 ai 25 euro, accompagnati da verdure cotte e patate. Per esempio, consigliamo: lomo a la parrilla (filetto di manzo alla griglia), la costilla de asado (costoletta di vitello alla griglia) o la costilla de cordero (costoletta di agnello). Per un sapore decisamente più particolare, concedetevi un super calorico revuelo de chorizo y uevo (uova strapazzate con salsiccia su pane tostato, 8.50 euro)
Padiglione della Corea
Al ristorante coreano, inserito all’interno di un originale padiglione bianco assolutamente da visitare, verrete accolti come in famiglia. Il personale infatti è molto professionale e disponibile; si mangia in una tranquilla e minimale sala interna e verrete serviti al tavolo con ogni comodità.
I piatti sono tradizionali e abbondanti: per antipasto, consigliamo il Crispy Mandu, dampings coreani fritti, 5 euro. Come portata principale, davvero gustoso il Ssamanjang Dak: pollo grigliato marinato in una salsa dolce di soia, 20 euro. Anche il manzo marinato nella salsa barbeque coreana è davvero ottimo: scegliete per esempio il Grilled Galbi. L’offerta di vini non è ampissima ma berrete comunque del vino di qualità.
Padiglione del Brasile
Il ristorante brasiliano si trova in un’elegante sala rettangolare, mangerete seduti comodi su delle poltroncine e verrete serviti al tavolo in tempi rapidi da personale gentile ed esperto, che vi porterà subito come entrees degli sfiziosi panini al formaggio. Immancabile la churrascaria: il menu, di 45 euro, comprende come antipasto un’insalata di pollo, come piatto principale il tradizionalissimo rodizo di carne accompagnato da riso, feijoada e banana fritta.
Se il vostro stomaco e le vostra tasche, non sono così capienti, allora optate per i piatti completi, sia di carne, che di pesce o vegetariani, dai 22 ai 35 euro. Con il menu Picanha, per esempio, mangerete 300 grammi di ottima carne di manzo al sangue, accompagnata da salsa vinaigrette, da riso con piselli e carote e tapyoca fritta (35 euro). Da bere, potete rimanere sul classico e sorseggiare del vino di qualità (7 euro al calice), oppure essere un po più esotici e sorseggiare una rinfrescante caipirinha (10 euro).
Le offerte di CIR Food
Aromatica. Questo è il ristorante di punta di CIR. Si trova lungo una delle “stecche” vicino Piazza Italia, 58 coperti al piano terra, 45 coperti al primo piano. Ospita esperti chef resident e chef stellati che cambiano ogni due settimane, come Angelo D’Amico, del ristorante Le Macine (Benevento) e Mariangela Susigan.
Dal 10 al 23 agosto, Aromatica ospiterà lo Chef stellato Stefano Santo che proporrà come antipasto una crema fredda di burrata, pomodori infornati, rapa rossa e fagiolini, per primo pasta e ceci, seppia, granella di cacao, come secondo manzo alle erbe, finocchio candito e polvere di olio al pistacchio e per dessert un cremoso al cioccolato con riduzione di pompelmo e gelato al rosmarino.
Questo è un ristorante per intenditori, per chi ama la cucina ricercata e per chi in un piatto non ricerca solo la qualità e il gusto, ma anche la bellezza. Infatti i piatti che Aromatica propone sono tutti espressi e curati nel dettaglio. Potrete scegliere fra menu degustazione di due, tre o quattro portate oppure menù à la carte, scegliendo fra antipasti, primi o secondi piatti.
Accompagnate il tutto con una selezione dei migliori vini delle più eccellenti cantine. Dulcis in fundo…i dessert, davvero deliziosi!
Il menu degustazione di agosto propone: un vitello tonnato con spuma di acciughe, un risotto bianco alla milanese, filetto di vitello su letto di patate con cipolle rosse brasate e salsa all’aceto balsamico, tiramisù, caffè e acqua.
Meno costoso, ma assolutamente indicato per una tranquilla cena di qualità in una suggestiva terrazza, il secondo ristorante di CIR che vi segnaliamo è il Ristorante in Cascina Triulza.
Street food a Expo: dove mangiare per un pranzo più light…(almeno per le tasche!)
Il fatto che sia cibo da strada non significa che non si possa fare un pranzo o una cena completi, dall’antipasto al dessert; basterà semplicemente cambiare di posto. La mini-guida che segue, lontana dalla pretesa di essere esauriente in quanto le offerte di street food sono ancora più numerose di quelle dei ristoranti, seguirà quindi questo criterio.
Street aperitivo: un salto ai padiglioni Belgio e Messico
Per l’aperitivo potete scegliere fra una fresca birra artigianale accompagnata da croccanti e sfiziose patatine fritte al Padiglione del Belgio. La birra nel giardino all’aperto costa quattro euro, stesso prezzo per le patatine; all’interno del Padiglione, dove la varietà di offerta di birra è più ampia, una belga tradizionale da 33 viene 5 euro, mentre da 75, 9 euro.
Se non siete amanti della birra, potete andare al Padiglione del Messico dove potrete sorseggerete margaritas, tequila sunrise, mojito, oppure una classica birra accompagnati dai messicanissimi tacos con guacamole!
Se invece all’aperitivo non siete abituati a mangiare e volete una bevanda alcolica ma molto rinfrescante, una tappa assolutamente da non saltare è il Padiglione di Cuba al Cluster Cacao e Cioccolato. Qui troverete un ambiente festoso e verrete serviti da bartender accoglienti e solari. Ovviamente, berrete un fantastico Mojito, preparato secondo la tradizione cubana: poco ghiaccio e molta menta fresca!
Dalla pizza napoletana ai noodles
Anche per quanto riguarda il pasto principale vi indichiamo una lista di opzioni, tutte molto gustose. Iniziamo con una pietanza italianissima: la pizza napoletana! Vicino a Cascina Triulza troverete degli stand gestiti da giovani esperti pizzaioli che vi prepareranno in pochi minuti una pizza napoletana degna del migliore Bella Napoli o Pulcinella della vostra città! Le dimensioni della pizza, cucinata nel forno a legna sono ridotte, quindi se avete molta fame forse non sarà sufficiente. L’unico limite è che si può mangiare solo margherita o marinara, il lato positivo è sicuramente il prezzo: solo 4 euro!
Dall’Italia passiamo all’Olanda. Il Padiglione olandese è pensato per offrire ai visitatori un’oasi di relax: divanetti, puff, cuscini in un cortile tondo con un sottofondo musicale molto piacevole faranno da contorno alla vostra cena. Qui si può mangiare Hot dog con stufato, panino con formaggio fritto, polpette di carne e patate fritte, fish e vegan burghers. Il prezzo oscilla da X a Y.
Di fianco all’Olanda, troverete il Padiglione Francese che offre buonissime baguette con prosciutto, x euro, e le più caratteristiche croque baguette, 6 euro.
Per chi volesse uno street food in stile un po meno fast food, il Padiglione del Vietnam è la vostra meta. Qui troverete noodles, i tipici spaghetti di soia, leggeri ma gustosi, con carne o con verdure (da 8 a 15 euro). Provate anche i Goi Cuon, rotoli di verdure e gamberi, 2 pezzi 8 euro, oppure le numerose varianti di involtini primavera. Il tutto accompagnato con una bevanda rinfrescante: il Dà Chanh, succo di limone.
A fine cena, un buon dessert. Anche qui le opzioni sono numerose: per gli amanti del gelato la destinazione è senza ombra di dubbio la gelateria Pernigotti al Cluster Cacao e Cioccolato. Per chi preferisse un dessert più consistente, ritornate dall’Olanda e ordinate un minipankakes, per esempio, alla Nutella.
Al termine di questa lettura diteci: avete deciso ad Expo dove mangiare?